David
Sciunnach,
rabbino
|
“Ya’akòv era un uomo integro che risiedeva
sotto le tende” (Bereshìt 25, 27). Ci insegna Rabbi Yesha’yà Horowitz
Halevì, conosciuto come Ashlà Hakkadòsh, quanto sia importante che
l’uomo si allontani dalla via della menzogna e della truffa. Ya’akòv
Avìnu aveva delle grandi qualità e di tutte queste qualità e virtù
viene citata solo quella della “integrità”. Da ciò si impara che non
c’è virtù più grande del condurre una vita candida e retta.
|
|
David
Assael,
ricercatore
|
Mentre sulla sponda Ovest l’UE recita la sua
parte e fa finta di scandalizzarsi dell’ovvio, ossia che le vite dei
capi di stato sono controllate da ogni parte, sulla sponda Est si sta
giocando una partita geopolitica di grande rilevanza. L’Ucraina, la più
significativa fra le repubbliche ex-sovietiche, ha aderito ad un
trattato di libero scambio con l’Europa, che la separa dalla galassia
russa per avvicinarla all’ orbita occidentale, aprendo una porta che
potrà essere attraversata da altri. D’altro canto, l’Ungheria di Orban
docet, alcuni Paesi dell’UE guardano con favore al modello asiatico e
vorrebbero spostarci tutti verso quei lidi. Insomma un grande
rimescolamento di carte. E noi? C’è chi si era fatto attrarre dai venti
siberiani, ma alla fine, di quei giorni ci è rimasto solo il lettone di
Putin. E forse è un bene.
|
|
|
Cultura e istruzione
per difendere la Memoria |
“L'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane
ha più volte ribadito che la Memoria si tutela al meglio, ma
soprattutto si difende nel modo migliore privilegiando le armi della
cultura e dell'istruzione, impegni perenni e prioritari che nessuno
potrà mai porre in secondo piano anche perché le leggi stesse devono
sempre trovare una solida base nella coscienza collettiva”. Lo scrive
il presidente dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Renzo
Gattegna in un editoriale che apparso sul quotidiano La Stampa. Per
questo Gattegna annuncia l'intenzione di coinvolgere le strutture
dell'UCEI “nel rivolgere un pressante appello e invitare a un confronto
e a una collaborazione diverse categorie che in un modo o nell'altro si
trovano in prima linea nella diffusione di cultura e di informazione
nella nostra società”. Educatori, docenti, intellettuali, giornalisti.
Ma anche coloro, come i bibliotecari e gli addetti alla vendita di
libri e di giornali, “che a contatto con la popolazione svolgono
attività di diffusione e che inconsapevolmente si trovano spesso a
essere strumento di chi pubblica appelli all'odio e all'ignoranza”.
L'intervento del presidente UCEI arriva a seguito dell'articolo in cui
il quotidiano torinese annunciava, in esclusiva, il ritiro del disegno
di legge sul negazionismo e la sua trasformazione in aggravante di
reati già esistenti.
|
|
Leggi
|
|
Voci a confronto
|
“Bisogna distinguere fra la libertà del
pensiero e quella dell’insegnamento. Senza arrivare ad una legge
apposita si deve cercare nelle leggi esistenti la possibilità di
fermare la diffusione dell’insegnamento della menzogna e dell’odio
nelle scuole e nelle università. Cosa diremmo se ci fosse chi insegna
ai giovani la teoria geocentrica in astronomia o introducesse gli Ufo
come fattore chiave della storia del Novecento?”. Lo scrive Anna Foa in
un editoriale sul negazionismo della Shoah che appare oggi su Avvenire.
Sul Fatto Quotidiano Marco Travaglio attacca Pierluigi Battista per
l’articolo relativo alla sentenza della Corte di Appello di Roma che ha
confermato la condanna di primo grado a Peppino Caldarola e Antonio
Polito per quanto scritto dal primo sul Riformista in merito alla
vignetta “Mostri elettorali” di Vauro che, alla vigilia delle elezioni
del 2008, deformava il volto dell’ex parlamentare Fiamma Nirenstein
ritraendola con tre stemmi sul petto – quello del Pdl; il fascio
littorio; e la stella di David. “Anziché ricordare l’unico e vero
motivo della condanna (la falsa accusa a Vauro di aver dato della
“sporca ebrea” alla Nirenstein) Battista – scrive Travaglio – sostiene
che Caldarola era accusato di aver ‘bollato come antisemita la
vignetta’. Il che rientrerebbe nel diritto di critica, mentre non può
rientrarvi l’attribuzione di un fatto determinato falso e grave come
quella frase mai scritta”.
Sempre sul Fatto l’intervento, con titolazione piuttosto greve (Al
massimo stronzo, antisemita no!), dello stesso Vauro. “Non sono
propenso alle querele – afferma – ma non posso tollerare che mi vengano
attribuiti aggettivi che io trovo sconci e osceni. L’unica cosa
importante è che venga sancito che io non sono un antisemita”.
Sul Corriere Battista intanto precisa: “Le frasi sulla «razza ebraica»
da me riportate nelle Particelle elementari del 28 ottobre sono state
pronunciate in Corte d’appello dal sostituto procuratore generale che
ha chiesto la conferma della condanna di primo grado di Antonio Polito
e Peppino Caldarola, e non dalla presidenza del Collegio giudicante”.
Su Vatican Insider de La Stampa e a margine dell’incontro
interreligioso di Assisi Lisa Billig intervista, tra gli altri, il
rabbino David Rosen, direttore Internazionale per gli Affari
interreligiosi della AJC (American Jewish Committee). “E’ importante –
spiega Rosen – che i politici capiscano che hanno bisogno di
collaborare con le religioni sulle iniziative politiche che aiutino a
superare i conflitti. La maggior parte dei politici di oggi non
vogliono avere nulla a che fare con le religioni. Ma se non vogliamo
che le religioni siano parte del problema, devono essere rese parte
della soluzione”.
Si avvicina l’appuntamento con la rassegna sul cinema israeliano
Pitigliani Kolno’a Festival di Roma. Il via alle proiezioni sabato 2
novembre, questa mattina la conferenza stampa (Tempo Roma).
Storica decisione dei Paesi Bassi, che restituiranno 139 opere d’arte
rubate dai nazisti agli ebrei e successivamente esposte nei museo
olandesi. Tra le opere quadri di Matisse, Kandisky e Klee (Repubblica).
|
|
Leggi
|
|
Provvedimenti antinegazionismo
Un coro a molte voci |
Il dossier raccolto dalla redazione circa il
denso dibattito a proposito dei provvedimenti antinegazionismo che vede
protagonisti storici, intellettuali e giuristi.
|
|
Scarica
il dossier
|
|
|
festival
Comics
& Jews in pista a Lucca
Otto
pagine per parlare di cultura e pensiero ebraico in compagnia delle
grande matite del fumetto internazionale. Da Rutu Modan a Robert Crumb,
da Goscinny a Daniel Clowes, da Cristopher Huh a Jérémie Dres: un
mosaico complesso e articolato che la redazione del giornale
dell'ebraismo italiano Pagine Ebraiche, protagonista per il quarto anno
consecutivo a Lucca Comics and Games, ha composto nel dossier Comics
& Jews curato da Ada Treves e in distribuzione in tiratura speciale
nel corso della manifestazione.
Due gli appuntamenti con la redazione. Giovedì 31 ottobre alle 12,
nella Sala dell'Oro della Camera di Commercio di Lucca, l'intervista
pubblica a due disegnatori di fama: l'israeliana Rutu Modan e il
canadese Guy Delisle. Modan è tra le principali candidate alla vittoria
del Gran Guinigi 2013. Nella grande intervista che appare su Pagine
Ebraiche la disegnatrice si sofferma sui tratti essenziali del suo
lavoro e sulla sua ultima opera, “La proprietà”, appena arrivata in
Italia grazie a Rizzoli Lizard.
Con gli autori interverranno la curatrice del dossier Ada Treves e il
disegnatore Giorgio Albertini.
Venerdì 1 novembre alle 12, sempre in Sala dell'Oro, la presentazione
di Comics & Jews. Oltre alla curatrice porteranno un contributo
Guido Vitale, coordinatore dei dipartimenti Informazione e Cultura
dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane; Giovanni Russo,
coordinatore di Lucca Comics; Emilio Varrà, esperto di fumetto e tra i
fondatori di BilBolBul; Chiara Fucà, illustratrice.
|
qui
bologna
La
luce e la gioia di Marina
Si
intitola “Hora ve-Simcha. Luce e gioia - Opere su carta e pergamena
1986-2013” e rappresenta “la conclusione di un lungo percorso iniziato
da bambina, osservando mio papà disegnare, poi cimentandomi io in prima
persona, appassionandomi e studiando arte, e arrivando, con la
decorazionela ketubbah per il matrimonio di mia figlia all’inizio degli
anni ’90, a riscoprire il mondo ebraico, gli oggetti, e i luoghi
dell’Italia ebraica”. Così l’illustratrice Marina Falco Foa racconta
l’esposizione che si inaugura al Museo ebraico di Bologna in occasione
della cerimonia del Premio letterario Adei-Wizo Adelina Della Pergola.
L’appuntamento è al Museo ebraico di Bologna alle 16. A intervenire,
oltre all’artista, saranno la presidente dell’Adei-Wizo Ester Silvana
Israel, il presidente della Fondazione Museo ebraico di Bologna Emilio
Campos, il direttore dell’istituto Franco Bonilauri. La mostra rimarrà
aperta fino al 20 novembre.
Leggi
memoria
Storia
di una famiglia in Europa
“Quando
si entra in questo genere di tunnel non se ne esce facilmente: io in
fondo ho trovato mio nonno”. Così Tanya Beilin ha descritto ieri sera,
nel corso di una presentazione nell'aula magna della scuola della
Comunità ebraica di Milano, il lungo percorso di ricerca attraverso cui
l'ha portata la lettura del diario di suo nonno Menachem Selinger per
farlo diventare un libro tradotto in italiano dal tedesco, intitolato
Wir sind so weit... Storia di una famiglia ebraica nell'Europa nazista.
Ricordi e riflessioni dal 1939 al 1945 (Il Faggio) . Sono intervenuti
Tanya Beilin, nipote dell'autore e curatrice dell'edizione, Ruth
Selinger, figlia dell'autore, Marcello Pezzetti, storico, Iwona
Zawidzka, curatrice del museo di Bochnia, moderati da Fiona Diwan,
direttrice del Bollettino della Comunità ebraica di Milano.
Leggi
|
dossier
Lotta
al negazionismo
Un dibattito a molte voci
Storici,
intellettuali e giuristi a confronto sull'opportunità di varare
specifiche norme penali che puniscano il negazionismo della Shoah e di
altri genocidi.
Clicca qui per scaricare il dossier raccolto dalla
redazione del
portale dell'ebraismo italiano www.moked.it
(Nel dossier gli interventi di Renzo Gattegna, Fabio Levi, Riccardo
Pacifici, Adriano Prosperi, Pierre Vidal, Sergio Romano, Donatella Di
Cesare, Marcello Flores, Simon Levi Sullam, Carlo Ginzburg, Enzo
Traverso, Giovanni Belardelli, Marco Tarquinio, Alberto Cavaglion,
Fiamma Nirenstein, Jörg Luther, Claudio Vercelli, Giuliano Zincone,
Corrado Augias, Anna Foa, Bernard-Henri Lévy, Riccardo Di Segni, Angelo
d'Orsi, Mario Pirani, Benedetto Ippolito, Stefano Jesurum, Dino Levi,
Amos Luzzatto, Giovanni Cocco, Salvatore Carrubba, Ubaldo Casotto, Dino
Cofrancesco, Stefano Levi Della Torre, Emanuele Fiano, Giorgio Israel,
Stefano Rodotà, David Bidussa)
Ticketless
- Sopravvivenza
Opporsi
alla legge non vuol dire sottovalutare il negazionismo. Sfogliando in
treno il dossier di questo portale ho abbozzato un piccolo decalogo di
sopravvivenza: 1) una proposta lessicale: preferirei parlare di vario
negazionismo; 2) tutti coloro che sono intervenuti, mi ci metto
anch’io, usano un tono moralistico: c’è il pericolo di una retorica
dell’anti-negazionismo 3) ciascuno nel suo campo dovrebbe suggerire
qualcosa di concreto.
Alberto Cavaglion
Leggi
Periscopio
- Asserzionismo
Avevo
detto, mercoledì scorso, che oggi avrei di nuovo parlato di poesia, ma
sono costretto, mio malgrado, a cambiare programma, scendendo, dalla
leggiadria e delicatezza dell’argomento annunciato, al massimo della
sgradevolezza.
Ho avuto infatti la disavventura, proprio mercoledì scorso, 23 ottobre,
verso le 18,45, di ascoltare, per radio, durante la trasmissione “La
zanzara”, le ripugnanti affermazioni di Gianni Vattimo su Shoah e
Israele.
Francesco Lucrezi, storico
Leggi
Dal
Kosherfest
Si
è aperto ieri, per concludersi questo pomeriggio, il Kosherfest, la più
grande manifestazione, almeno finora di prodotti kosher, o comunque
legati al concetto.
Quest'anno l'affluenza è decisamente superiore alle passate edizioni,
così come è aumentato
il numero degli espositori, circa 375, con una bella presenza italiana,
con lo stand del Ministero dello Sviluppo economico, in collaborazione
con Federalimentare, Federbio, Fiere di Parma e Unione delle Comunità
Ebraiche Italiane.
Mosè Silvera
Leggi
|
|