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6 aprile 2014 - 6 Nissan 5774
PAGINE EBRAICHE 24

ALEF / TAV DAVAR PILPUL

alef/tav
Benedetto
Carucci Viterbi,
rabbino
Colui che veniva colpito da tzara’at - una alterazione della pelle che secondo i Maestri era punizione per la maldicenza - doveva presentare come offerta, passata la “malattia”,  due uccellini. Gli uccellini, così nota Rashì, cinguettano. Il “cinguettare", l’uso della parola non riflettuto e preso alla leggera secondo la lettura di rabbi Yerucham Levovitz di Mir - sebbene non ancora maldicenza - ne è l’origine più evidente.
 
David Bidussa,
storico sociale
delle idee
“Naissance du Purgatoire” è un libro che Jacques Le Goff, il grande storico del Medio Evo scomparso martedì scorso, pubblica in francese nel 1982 (Einaudi lo traduce nel 1983 con il titolo “Nascita del Purgatorio”). E’ un libro che dice una cosa semplice: la civiltà europea supera il panico della fine del mondo dell’anno Mille nel momento in cui inventa un luogo che consente, pur con un processo lunghissimo, di approdare alla felicità e alla beatitudine del Paradiso.
Quel libro trenta anni fa parlava anche a noi lettori che non ci occupavamo di Medio Evo. Diceva che oltre le utopie in crisi, si doveva riprendere a pensare un’altra possibilità di futuro, magari creando un nuovo purgatorio.
Trenta anni dopo, il nostro presente è fondato su tre convinzioni: il riscatto sembra un orizzonte irraggiungibile; la possibilità del miglioramento inesistente; la tentazione di chiudersi ciascuno a casa propria (culturale, ideologica, teologica, …) è fortissima secondo lo slogan “i miei valori non tradiscono mai”. Resta l’auspicio a non precipitare ulteriormente verso l’inferno, che detta così non mi sembra una grande idea di purgatorio.
 
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MILANO – Appuntamento alle ore 10 di lunedì 7 aprile con l’incontro “L’Umanitaria e l’utopia realizzata di Prospero Moisè Loria nel duecentenario della sua nascita”, organizzato, con il patrocinio di Comunità ebraica e Comune dal Comitato Inquilini “Primo Quartiere Operaio Umanitaria”. Previsti gli interventi del rabbino capo di Milano Alfonso Arbib, Bruno Pellegrino, autore de “Il filantropo” (Minerva edizioni), l’assessore del Comune Francesco Cappelli e il presidente della Società Umanitaria Piero Amos Nannini (Salone Arci, via Andrea Solari 40).

FIRENZE - “Rinascimento: ebrei e cristiani”. Questo il titolo del seminario internazionale organizzato dalla Comunità ebraica di Firenze in collaborazione con il Gruppo di Studi dei Ricercatori ospiti per l'anno accademico 2013-2014 e con il patrocinio di Villa I Tatti -The Harvard University Center for Italian Renaissance Studies. I lavori si apriranno questo pomeriggio alle 17.30 in Comunità (Sala Servi). A intervenire il rabbino capo Joseph Levi, Riccardo Fubini, Gur Zak, Stein Kokin, Francisco Javier Apellaniz, Michele Luzzati, Tamar Herzig, Emily Michelson e Shulamit Furstenberg.
 
Un ciclo di incontri sull'etica medica
Un ciclo di incontri sull’etica medica patrocinato dal Dipartimento Educazione e Cultura UCEI, avrà luogo nei locali del Tempio dei Giovani sull’Isola Tiberina con cadenza settimanale. Appuntamento ogni lunedì alle 20. Tra i rabbinim coinvolti Roberto Colombo, Roberto Della Rocca, Riccardo Di Segni, Cesare Efrati, Gianfranco Di Segni, Benedetto Carucci, Ariel Di Porto, Amedeo Spagnoletto, Gavriel Levi, Umberto Piperno.
 
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Francia, Marine Le Pen
contro kosher e halal
Francia: Marine Le Pen contro la possibilità di osservare le regole alimentari religiose kosher e halal nelle scuole. Nelle città che in base ai risultati delle recenti elezioni amministrative verranno amministrate dal suo Front National, Le Pen ha impartito la direttiva di introdurre nei menù delle mense carne di maiale, definendo la scelta degli istituti che hanno deciso di evitare di servirla per andare incontro alle esigenze di famiglie musulmane e ebraiche “un attacco alla laicità dello Stato” (Repubblica). Sul Corriere, il commento del corrispondente a Parigi Stefano Montefiori, che sottolinea come nel ripescare quella che era già stata in passato un’istanza della formazione di estrema destra, la leader dimostri ancora una volta la sua nuova strategia di comunicazione, mascherando una manovra xenofoba dietro alla bandiera della laicità e dei valori della Repubblica.
In corso oggi le elezioni nazionali in Ungheria. Sul Corriere il quadro di una situazione preoccupante, con un leader populista e antieuropeista come Viktor Orban che sembra aver blindato la riconferma dopo aver già pesantemente ridimensionato la democrazia nel suo paese, e un’opposizione dichiaratamente xenofoba e antisemita, quella del partito Jobbik, che riesca a stargli ancora più a destra. Ancora da Budapest, spazio sui giornali anche alla storia di uno dei leader di Jobbik che, scopertosi ebreo, nipote di una sopravvissuta ad Auschwitz, ha scelto di cambiare vita (Stampa).
Ampio spazio sulla maggior parte dei giornali anche alla notizia che l’amante di Adolf Hitler, Eva Braun, sarebbe stata di origine ebraica, secondo quanto emerso dall’esame del dna di alcuni capelli condotto dal programma televisivo britannico “Dead famous Dna”, che richiamerebbe una sequenza generalmente associata agli ebrei ashkenaziti. Notizia che molti scelgono di riportare con titoli e racconti a tinte forti e di dubbio gusto (tra gli altri “Sangue nemico” si legge sul Fatto Quotidiano, “Hitler tradito dalla compagna. Eva Braun aveva sangue ebreo” la proposta di Libero).
Nel voler sottolineare il presunto paradosso della storia, sorge spontanea la domanda se con questo tipo di narrativa, non si rischia invece di avvalorare la tesi secondo cui esisterebbe un “sangue” o addirittura una “razza” ebraica.
Roma. Il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti sarà tra coloro che accompagneranno gli studenti nel Viaggio della Memoria ad Auschwitz (Corriere). Mistero invece sul rifiuto del cimitero acattolico di accogliere i resti dei partigiani Rosario Bentivegna e Carla Capponi, come richiesto dalla figlia e dalle autorità locali (Corriere Roma).
Israele. Sul Corriere Davide Frattini racconta la battaglia del kibbutz Kfar Vitkin per non finire nelle mani di un fondo cinese. Sul Messaggero Eric Salerno analizza le difficoltà dei negoziati di pace.
 
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  davar
Israele - negoziati di pace 
Diplomazia in affanno
Iniziative unilaterali. Jonathan Pollard. Razzi da Gaza. Tzipi Livni. Saeb Erekat. Benjamin Netanyahu. Abu Mazen. Una girandola di nomi, notizie, dichiarazioni e controdichiarazioni segna le ore e le giornate più difficili dalla ripresa dei negoziati di pace tra israeliani e palestinesi sotto l’egida americana e in particolare del segretario di Stato John Kerry.
Sarà probabilmente parecchia la carne al fuoco dell’incontro programmato per queste ore tra i due team negoziatori, gli israeliani guidati da Livni e i palestinesi da Erekat, e l’inviato americano Martin Indyk, a partire dalla decisione del presidente palestinese Mahmoud Abbas di spingere unilateralmente per ottenere il riconoscimento della Palestina come Stato attraverso le Nazioni Unite e al di fuori delle trattative di pace.
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Qui Firenze - festival dei bambini
DafDaf: unici, uguali, uniti
“Unici, uguali, uniti: vivere al meglio un mondo fatto di diversità”. È il messaggio lanciato dalla Comunità ebraica di Firenze in occasione del Festival dei Bambini, iniziativa di ampio respiro organizzata dal Comune e sostenuta dalla presidenza della Repubblica con l’obiettivo di sensibilizzare i più piccoli su culture in dialogo e diverse modalità di espressione. Proprio in Comunità i giovanissimi ospiti sono stati invitati ad ascoltare alcune letture animate e a costruire un giornale assieme alla redazione del mensile ebraico dei bambini DafDaf.
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QUI FIRENZe - festival dei bambini
Leggere, nel nome di Laura
Laura da giovane, Laura con il marito Angiolo, Laura con i figli Leo e Lia. Immagine dopo immagine si svela lo scenario che fu di ispirazione e in cui crebbe la passione per la scrittura di Laura Orvieto, indimenticabile protagonista della letteratura per l’infanzia cui il Comune di Firenze ha voluto dedicare uno degli eventi di apertura del Festival dei Bambini. Una testimonianza commovente e parzialmente inedita che vive anche attraverso le parole di Caterina Del Vivo, la studiosa che più di ogni altra ne ha approfondito la figura attingendo al vasto archivio custodito al Gabinetto Vieusseux e curando numerose pubblicazioni che, oltre a spiegare l’impatto dirompente dei grandi classici dell’antichità palesatosi tra gli altri nel celeberrimo ‘Storie della storia del mondo’, hanno svelato quanta importanza abbia nei suoi racconti il legame con le radici ebraiche e con un’identità con la quale imparerà a rapportarsi con piena consapevolezza a partire dalle Leggi razziste del ’38.
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qui roma, qui milano
Yom Aliyah, risposte su Israele
Quali sono le opportunità di lavoro? In quali scuole mandare i propri figli? Quali le condizioni per affittare o comprare casa? Domande pratiche di chi guarda a Israele come il luogo dove proseguire il proprio cammino e costruirsi un futuro. Domande cui si può trovare risposta attraverso Yom Aliyah, la due giorni, tra Roma e Milano, dedicata a coloro che scelgono per esempio Gerusalemme, Tel Aviv o Haifa come meta di vita. Un'iniziativa che vede coinvolte la Comunità ebraica della Capitale oggi e quella milanese domani, organizzata grazie alla collaborazione tra l'Agenzia Ebraica, il ministero dell'Educazione israeliano e quello per l'Aliyah, il Keren Hayesod, l'Irgun Olei Israel e progetto Masa. “Educazione, casa e lavoro sono i tre elementi al centro delle domande – spiega Gilad Peled, shaliach dell'Agenzia Ebraica per l'Italia – e questo giorno vuole diventare un appuntamento fisso annuale dove poter trovare consigli e risposte per chi decide o pensa a Israele come futura casa". Ad accogliere il doppio appuntamento le scuole ebraiche di Roma e quelle di Milano.
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QUI ROMA
In viaggio per la Memoria
Centinaia di giovani in viaggio verso la Polonia per il Viaggio della Memoria organizzato dalla Regione Lazio. Oltre 300 gli studenti (in rappresentanza di 94 istituti del territorio) che visiteranno Cracovia, il suo ghetto e l’antico quartiere ebraico di Kazimierz, e saranno poi accompagnati nell’orrore di Auschwitz-Birkenau anche attraverso la viva testimonianza dei sopravvissuti Piero Terracina, Sami Modiano, Andra e Tatiana Bucci. A guidare la delegazione il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, il vicepresidente Massimiliano Smeriglio e il presidente del Consiglio regionale Daniele Leodori. Per la Comunità ebraica romana partecipa, tra gli altri, l’assessore alla Memoria Elvira Di Cave.

Sorgente di vita
Pesach secondo Primo Levi
Una poesia di Primo Levi, “Pasqua”, con suggestioni che rimandano al significato profondo della festa,  il ricordo dell’esodo dall’Egitto e la liberazione degli ebrei dalla schiavitù del faraone, apre la puntata di Sorgente di vita di domenica 6 aprile.
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  pilpul
Il senso di ciò che pare insensato
Non è compito di queste righe offrire una diagnosi sui tempi correnti, ossia sulla natura e le matrici della crisi che come Paese stiamo attraversando. In parte perché l’argomento, nelle sue tante declinazioni, può risultare off topic, ossia fuori tema rispetto a una newsletter ebraica. Poi – ed è questo, in fondo, l’aspetto più rilevante -, data la sua natura incontenibile (nel senso che si presta a molte sfaccettature interpretative, non sempre riconducibili a un unico denominatore e a un solo livello di analisi), perché comporta il rischio di fuoriuscire da un’analisi che intenda mantenere il rigore e la comprensibilità che si chiedono a una lettura lucida, e disincantata, del difficile presente. Rimane il fatto che le ricadute di una crisi di trasformazione, qual è quella che stiamo vivendo, si ripercuotono immediatamente sulla vita degli ebrei, di qualsiasi Stato siano cittadini.

Claudio Vercelli
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Nugae - Nero integrale
Dolcemente viaggiare, sì. Talmente forte il sapore di zucchero, che la maggior parte del tempo non si percepisce nemmeno il retrogusto amarognolo della lontananza. Dalle persone ovviamente. Che però non costituiscono un pensiero così angoscioso dato il numero di applicazioni con nomi inglesi e iconcine colorate, che impediscono di perdersi di vista anche volendo. Da alcune cose, come i cinque carichissimi portapenne sulla scrivania o il comodino verde prato stupendo a forma di valigia comprato solo pochi mesi fa. Ma tanto qualcosa fa pensare che il sentimento non sia reciproco, quindi non vale la pena perdere troppo tempo a struggersi. E poi dal cane, quello sì che è un vero problema.

Francesca Matalon, studentessa di lettere antiche
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Identità: Yitzhak Halevi Herzog
Nel 1958 l’allora Primo ministro dello Stato di Israele, David Ben Gurion si è trovato a gestire il fatto che la nozione stessa di identità ebraica era diventata in Israele oggetto di una legislazione che avrebbe avuto implicazioni pratiche cruciali. A cinquanta “Saggi di Israele” Ben Gurion pose la domanda divenuta il titolo del lavoro del professor Eliezer Ben Rafael, che in un e-book intitolato “Cosa significa essere ebreo?” – scaricabile dai siti www.proedieditore.it e www.hansjonas.it – ha messo in luce per la prima volta in Italia quella discussione sistematica sull’identità ebraica. Ogni domenica, sul nostro notiziario quotidiano e sul portale www.moked.it, troverete le loro risposte.
Oggi quella di Yitzhak Halevi Herzog (1888-1959).
Nato in Polonia, agli studi rabbinici aggiunge quelli di matematica e di lingue semitiche all’università di Londra e alla Sorbona. Emigra in Irlanda di cui diventa Rabbino Capo nel 1925. Membro fondatore del movimento religioso-sionista Mizrahi, partecipa attivamente al sionismo irlandese e ai Congressi sionisti successivi. Dopo la morte del rabbino Abraham Isaac Kook viene eletto Rabbino Capo di Eretz-Israel e si stabilisce a Gerusalemme nel 1937. Nella sua qualità di Rabbino Capo è stato anche presidente del Supremo Tribunale di appello rabbinico e del Consiglio Rabbinico
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