Paolo Sciunnach,
insegnante
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Rabbi
Akivah disse: Ci sono quattro tipi di figli del Re. Uno viene
colpito e tace, uno viene colpito e si ribella, uno viene colpito e si
lamenta supplicando, uno viene colpito e dice a suo Padre: colpiscimi!
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Anna
Foa,
storica
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Il
maiale torna ad assumere un'altissima funzione simbolica e a essere
posto al centro dei conflitti religiosi e culturali. Quando in Spagna
c'era l'Inquisizione, si torturavano i marrani per far loro confessare
che non mangiavano la carne di porco in "obbedienza alla legge di
Mosè". Durante l'occupazione di Roma, invece, le suore di alcuni
conventi dove c'erano degli ebrei nascosti aggiungevano il lardo alla
zuppa solo dopo aver servito i rifugiati, perché potessero mangiare
senza problemi.
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Un ciclo di incontri sull'etica medica
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Un
ciclo di incontri sull’etica medica patrocinato dal Dipartimento
Educazione e Cultura UCEI, avrà luogo nei locali del Tempio dei Giovani
sull’Isola Tiberina con cadenza settimanale. Appuntamento ogni lunedì
alle 20. Tra i rabbinim coinvolti Roberto Colombo, Roberto Della Rocca,
Riccardo Di Segni, Cesare Efrati, Gianfranco Di Segni, Benedetto
Carucci, Ariel Di Porto, Amedeo Spagnoletto, Gavriel Levi, Umberto
Piperno.
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I vertici dell'ebraismo
rispondono alle accuse
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“La
presunta truffa ai danni della Comunità Ebraica di Milano e i presunti
illeciti di alcuni medici dell'Ospedale Israelitico sono oggi
all'attenzione della magistratura. Oggi la Comunità Ebraica di Milano e
l'Ospedale Israelitico, nonché la Comunità Ebraica di Roma, sono in
queste vicende parti lese. Sono invenzioni le accuse di negligenza e di
leadership dedite a rapporti privilegiati”. È la chiara risposta
congiunta riportata dal Corriere della Sera e Repubblica del presidente
dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Renzo Gattegna e dei
presidenti delle Comunità ebraiche di Roma e Milano, Riccardo Pacifici
e Walker Meghnagi, alla lettera aperta pubblicata ieri a firma di tre
intellettuali italiani, Gad Lerner, Stefano Levi Della Torre e Moni
Ovadia. Questi ultimi hanno attaccato i vertici comunitari, in
particolare di Roma e Milano, accusandoli di “negligenza”, di coltivare
“rapporti privilegiati col potente di turno” e di “abbinare il
settarismo identitario con le pratiche clientelari”. Accuse che hanno
radici lontane, con uno scontro aperto tra i tre firmatari e le
istituzioni dell'ebraismo italiano, in particolare Lerner e Ovadia, e
che riapre la polemica, prendendo spunto dalle vicende dell'Ospedale
israelitico di Roma e della sottrazioni indebite di cui è rimasta
vittima la Comunità ebraica di Milano. Oltre a respingere al mittente
le accuse, i diretti interessati, con il supporto del presidente
Gattegna - come riportano Alessia Gallione e Gabriele Isman su
Repubblica – rispondono alla richiesta di Lerner, Levi Della Torre e
Ovadia di “fare pulizia prima di Pasqua, come ci insegna la
tradizione”, parlando di provocazioni e critiche strumentali. “Pesach,
la Pasqua Ebraica, significa "passare oltre" – si legge nel comunicato
congiunto dei tre presidenti - Sicuramente passeremo oltre a questa
provocazione ma è bene ricordare che in questa festa, secondo le
tradizioni, tutti si devono porre in una posizione di dialogo e
ascolto”. Alla messa in dubbio sul ruolo di controllo dei vertici
comunitari e la mancanza di trasparenza, Pacifici e Meghnagi affermano
che gli scandali sono emerso “solo grazie ai due enti che, sin dalle
prime avvisaglie, hanno sporto denuncia: noi siamo parti lese”
(Repubblica Milano).
Il processo di pace come ostacolo alla pace tra israeliani e
palestinesi. A sostenerlo, dalle pagine d e La Stampa, lo scrittore
israeliano Abraham B. Yehoshua che descrive il quadro delle trattative
come una “interminabile e inesauribile serie di illusioni”, proponendo
di interrompere momentaneamente i colloqui.
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Ungheria - l'ombra dell'antisemitismo
Jobbik, minaccia in crescita
Un
elettore su cinque in Ungheria ha scelto il partito di estrema destra
Jobbik. Un partito che della retorica antisemita ha fatto la sua
bandiera, che invoca liste di proscrizione antiebraiche, che infiamma i
suoi elettori gridando al complotto pluto giudaico massonico,
responsabile, insieme all'Europa, della crisi economica ungherese.
Doveva essere passeggero quel successo del 2010 e invece quattro anni
dopo, l'estrema destra ungherese guadagn quattro punti percentuali in
più, passando dal 17 al 21 per cento. “Il successo di Jobbik, partito
sfacciatamente neonazista, dovrebbe servire come una sveglia per
l'intera Europa”, ammonisce il presidente del Congresso ebraico europeo
Moshe Kantor.
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Oltremare
- Rehov Ben Yehuda |
Rehov
Ben Yehuda è il centro del kasher, e non per motivi di intrinseca
santità. Piuttosto per la vicinanza al mare, e quindi alla spiaggia, e
quindi alle moltitudini di francesi (e italiani) che si arrostiscono al
sole telavivese con immensa goduria, specie se fuori stagione. I
francesi in particolare, tendono ad essere piuttosto osservanti (almeno
per gli standard telavivesi), o comunque a mangiare kasher.
Daniela Fubini, Tel Aviv
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Tea
for two - Beteavon |
Nella
mia domenica da divanizzata, sensazione sublime, mentre tutta Milano
sembra essersi decisa fare una maratona dopo l'altra, mentre incombe il
Salone del Mobile, leggo su twitter che l'ultima edizione di Masterchef
Israele l'ha vinta un'araba, cittadina israeliana. Ecco, io adoro
questo tipo di notizie. Mi piace pensare che il cibo pacifichi gli
animi. Mi piace immaginare lunghe tavolate in mezzo al deserto e un
mare di dolci al miele.
Rachel Silvera, studentessa/stagista
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