Giuseppe Momigliano,
rabbino
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La
Haftarah di questo shabbat ci riporta un personaggio biblico non molto
conosciuto Iftach, uno dei Shofetim, i Giudici, le cui vicende sono
narrate nell’omonimo libro biblico e che guidarono il popolo d’Israele
prima che venisse istituita la monarchia, con il re Saul inizialmente e
successivamente in modo stabile con il re Davide e la sua discendenza.
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Davide
Assael,
ricercatore
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La
decisione del governo Netanyahu di sospendere l’accordo raggiunto
l’anno scorso sull’area di preghiera comune al Kotel risponde, come
noto, a logiche di politica interna, ma rischia di avere conseguenze
anche sul piano internazionale. Alta si è levata la protesta del
Presidente dell’Agenzia Ebraica Natan Sharansky e dell’ebraismo
statunitense, dove un’alta percentuale di cittadini ebrei è iscritta
alla Comunità reformed o conservative. A questo punto, ci si chiede:
cosa farà Trump? Spalleggerà Bibi, che doveva essere il suo amico più
fidato, oppure affiancherà l’ebraismo di casa propria, di cui si è
promosso paladino complice la parentela con Kushner? Intanto, lo
spostamento dell’ambasciata a Gerusalemme può attendere.
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Amatrice, calcio d'inizio'
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“Amatrice,
calcio d’inizio”. Il Corriere dello Sport, nella sua edizione odierna,
presenta a tutta pagina l’iniziativa dell’Unione delle Comunità
Ebraiche Italiane nei luoghi del sisma.
Un campo di calcetto donato alle popolazioni terremotate che sarà
inaugurato nel pomeriggio di domenica a Scai, la frazione più popolosa
del Comune rietino, con un incontro amichevole tra una selezione del
Maccabi Italia e l’Amatrice 2.0. Si tratta, come ricorda il quotidiano,
del primo impianto sportivo che torna disponibile dal 24 agosto scorso.
“Grazie all’UCEI possiamo tornare in campo” dichiara il sindaco Sergio
Pirozzi, che sarà tra i protagonisti della giornata di domenica. “Lo
sport è veicolo straordinario per la condivisione di valori profondi,
che ci uniscono nel segno della solidarietà e dell’amicizia” conferma
l’assessore UCEI Franca Formiggini Anav, nelle scorse ore a Scai per
una ultima ricognizione.
Le Br e i palestinesi.
Intervistato da La Stampa, il presidente della Commissione d’inchiesta
sul Caso Moro Giuseppe Fioroni parla dei presunti legami tra le Brigate
Rosse e i palestinesi. Dopo aver ascoltato l’audizione dell’ex
militante del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina (Fplp)
Bassam Abu Sharif, Fioroni spiega al quotidiano che secondo Abu Sharif
nel 1978 i palestinesi diffidavano delle Brigate Rosse e per questo
riferivano all’intelligence di Roma qualsiasi informazione ricevessero
circa potenziali attentati in Italia nel quadro di un impegno
unilaterale firmato dal fondatore del Fplp George Habash e accoglievano
nei loro campi numerosi giovani italiani disposti a curare i malati ma
anche a combattere per la loro causa. In quell’impegno unilaterale
siglato da Habash, spiega Fioroni, vi sarebbe anche la promessa di
“impedire attentati in Italia e a considerarci solo un Paese di
transito. Se Abu Sharif ne troverà copia negli archivi del Fplp lo
avremo presto in mano”. Sarebbe quindi una possibile conferma del
presunto lodo Moro.
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domenica l'inaugurazione del nuovo campo
Amatrice, in campo con il sorriso
“Amatrice,
calcio d’inizio”. Il Corriere dello Sport, nella sua edizione odierna,
presenta a tutta pagina l’iniziativa dell’Unione delle Comunità
Ebraiche Italiane nei luoghi del sisma.
Un campo di calcetto donato alle popolazioni terremotate che sarà inaugurato nel pomeriggio di domenica
2 luglio a Scai, la frazione più popolosa del Comune rietino, con un
incontro amichevole tra una selezione del Maccabi Italia e l’Amatrice
2.0. Si tratta, come ricorda il quotidiano, del primo impianto sportivo
che torna disponibile dal 24 agosto scorso.
“Grazie all’UCEI possiamo tornare in campo” dichiara il sindaco Sergio Pirozzi, che sarà tra i protagonisti
della giornata di domenica. “Lo sport è veicolo straordinario per la
condivisione di valori profondi, che ci uniscono nel segno della solidarietà e dell’amicizia” conferma l’assessore UCEI Franca Formiggini Anav, nelle scorse ore a Scai per una ultima ricognizione.
L’appuntamento per l’inaugurazione dell’impianto, aperta a tutti coloro che volessero partecipare, è alle 16.30.
All’iniziativa sono dedicate otto pagine speciali sul numero di Pagine
Ebraiche di luglio in distribuzione. Tra i molti contributi un’ampia
intervista al sindaco Pirozzi che racconta come, grazie al calcio, ha
imparato a reagire alle crisi e alle situazioni di emergenza.
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redazione ucei - l'incontro con i due sindaci Gorizie ebraiche, c'è il progetto Ulteriori
e decisi passi avanti avvicinano il momento in cui i lavori di restauro
e la valorizzazione del cimitero ebraico di Valdirose, promossi dalla
Fondazione dei Beni Culturali Ebraici Italiani potranno finalmente
avere inizio. Il cimitero ebraico di Gorizia, che dopo essere stato per
lunghi anni separato dalla città a causa della Cortina di ferro si
trova ora in Slovenia, nel comune di Nova Gorica, è un luogo che ha
valore non solo per l’ebraismo italiano. Le lapidi più antiche, come ha
spiegato il consigliere della Comunità di Trieste Livio Vasieri nel
corso della visita al sito, risalgono al 1300, e vi sono seppelliti
personaggi di grande rilievo, in tempi recenti per esempio il filosofo
Carlo Michelstaedter
e la giornalista Carolina Luzzatto Coen. Dopo la prima visita, nel
gennaio dello scorso anno, e il primo incontro fra il presidente della
Fbcei Dario Disegni e i sindaci di Gorizia e di Nova Gorica organizzato
dalla redazione giornalistica dell’Unione delle Comunità Ebraiche
Italiane, all’architetto Andrea Morpurgo è stato affidato il progetto
di ripristino e valorizzazione dell’area, approvato dal Consiglio a
fine giugno a Trieste. Il progetto, volto a restituire alla Gorizia
ebraica quell’integrità che le persecuzioni e le tragedie confinarie le
hanno per lunghi anni sottratto, è stato accolto con vivo interesse sia
dai sindaci delle due città, Matej Arcon e il neoeletto Rodolfo Ziberna
(gli incontri sono stati fotografati da Giovanni Montenero) che da
Marino Zanetti, vicepresidente della Fondazione Cassa di Risparmio di
Gorizia.
a.t @ada3ves (Pagine Ebraiche luglio 2017)
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qui firenze - la nomina Opera del Tempio Ebraico,
Funaro ancora presidente Ancora
un mandato alla presidenza dell’Opera del Tempio ebraico di Firenze per
l’architetto Renzo Funaro, recentemente confermato nell’incarico
(all’unanimità) dai componenti del nuovo Consiglio. Affiancano Funaro,
che è anche vicepresidente della Fondazione Beni Culturali Ebraici in
Italia, i vicepresidenti Vincenzo Vaccaro e Gabriela Todros. Conferma
nel ruolo di segretario per Andrea Torricelli, mentre compongono il
Collegio dei Revisori Sergio Piperno (che ne è presidente), Silvia
Chimenti e Vanni Genazzani.
Nel cda dell’Opera del Tempio anche Giorgio Bonsanti, Giuseppe
Burschtein, Ugo Caffaz, Bruno Coen, Piero Roggi, Vincenzo Vaccaro e
David Palterer.
Attiva ormai da diversi anni, l’Opera del Tempio ebraico ha sviluppato
diverse iniziative per il restauro della sinagoga di Firenze e dei
principali siti ebraici in Toscana ed è stata inoltre protagonista,
nell’autunno scorso, di numerosi eventi legati al cinquantenario
dell’alluvione nel capoluogo toscano.
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Ticketless - Contraddittorio
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Torno
sui fratelli Rosselli, il loro ricordo non può esaurirsi in pochi
giorni. Dirò che non considero il discorso di Livorno del 1924 il
documento più utile a capire il rapporto di Nello con l’ebraismo. È una
delle rare volte in cui mi trovo in disaccordo con quanto ha scritto su
questo portale Anna Foa. C’è un altro scritto, più nascosto eppure più
illuminante, apparso in una rivista di non semplice accessibilità nel
1932. Come spesso è accaduto in passato, una rivista sensibile e mai
celebrativa, “Una città”, lo ristampa nel suo ultimo numero (giugno
2017). Rosselli evoca un episodio accaduto durante il confino a Ustica:
Alberto Cavaglion
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Periscopio - Ius Soli
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Avendo
l’onore di collaborare a una testata come questa, sulla quale scrivono
alcuni tra i più autorevoli rabbini del mondo, mi guardo bene, nelle
mie piccole note settimanali, di entrare, se non in modo assai generico
e indiretto, in questioni di tipo halachico e religioso. Faccio,
stavolta, in punta di penna, una parziale eccezione, per esprimere una
mia semplice sensazione a proposito dell’acceso dibattito sulla
questione del cd. “ius soli”, e delle sue molteplici implicazioni
umane, etiche e giuridiche.
Francesco Lucrezi, storico
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Madre e figlio
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Mi
alzo alle 5,20. La licenza di una settimana è terminata e il mio
soldato torna alla base. Gli preparo un bel panino con formaggio e
pesto rosso, ci uniamo in un lungo abbraccio e lo guardo mentre si
allontana con uno zaino che pesa perlomeno 30 kg. Me ne torno giù, per
la discesa verso casa.
Angelica Edna Calò Livne
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