Se non visualizzi correttamente questo messaggio, fai click qui

 27 Settembre 2017 - 7 Tishri 5778
PAGINE EBRAICHE 24


ALEF / TAV DAVAR PILPUL

alef/tav
Giuseppe Momigliano,
rabbino
"Tre sono, secondo la Torah, i fondamenti del retto servizio al Signore: il timore di D.O. l’amore di D.O e la gioia (nell’adempimento dei Suoi Comandamenti). Cerca di avvicinarti al Signore attraverso queste tre strade, poiché il tuo umiliarti nei giorni di digiuno non ti avvicina al Signore più della gioia di Shabbat e di Yom Tov – i Sabati e i Giorni di Festa solenne – se questa gioia scaturisce da un retto pensiero".
 
Leggi

Davide
Assael,
ricercatore
Come sempre in caso di questioni politiche, anche le elezioni tedesche di domenica hanno suscitato ampio dibattito fra gli ebrei italiani. Le posizioni comprendono tutte le opzioni possibili. Il dibattito ruota soprattutto attorno all’ingresso dell’AfD nel Bundestag, primo partito a destra della CDU ad entrare in Parlamento dal 1945. Per orientarsi credo sia utile rifarsi alle parole di Josef Schuster, presidente del Zentralrat der Juden, il Consiglio centrale degli ebrei: “Sì, il risultato a due cifre dell’Afd riempie di preoccupazione la comunità ebraica in Germania. Un partito che aizza contro le minoranze e altre culture e che tollera idee di estrema destra, è diventato il terzo partito nel Bundestag. Al momento l’Afd attacca soprattutto musulmani e profughi. Ma sono sicuro che potrebbero farlo anche con noi, non appena lo ritenessero opportuno”. Meditare gente, meditare.
 
L'AfD preoccupa
“Il risultato a due cifre dell’AfD riempie di preoccupazione la comunità ebraica in Germania. Un partito che aizza contro le minoranze e altre culture e che tollera idee di estrema destra, è diventato il terzo partito nel Bundestag. Al momento l’AfD attacca soprattutto musulmani e profughi. Ma sono sicuro che potrebbero farlo anche con noi, non appena lo ritenessero opportuno”. A mettere in guardia sull’atteggiamento del partito anti-immigrati e di estrema destra AfD, il presidente del Consiglio ebraico di Germania Josef Schuster, intervistato oggi da Repubblica. Schuster si dice preoccupato dell’aumento dell’antisemitismo in Europa e in Germania, invitando il nuovo governo a nominare un Responsabile per la lotta contro l’antisemitismo. Riferendosi alla Germania, spiega poi che il quadro più preoccupante emerge nelle aree della ex Ddr dove “il nazionalsocialismo è stato rielaborato in modo meno intenso e soprattutto meno autocritico rispetto alla Germania federale. E anche oggi il compito deve continuare ad essere quello di proseguire con lo studio del nazionalsocialismo, soprattutto con i giovani, per i quali quegli accadimenti sono molto lontani nel tempo. E per i cittadini di origine straniera, che non hanno un legame famigliare con quel periodo. La conoscenza del nazionalsocialismo e della Shoah è spaventosamente scarsa”. Per Schuster poi l’AfD – a cui chiude la porta per un eventuale incontro spiegando che non ci sono le premesse – è un partito che “illude le persone che ci siano soluzioni semplici ai loro problemi. Ma per molti problemi seri, l’Afd non ha una soluzione”.
 
Leggi

  davar
una decisione che fa discutere
L'Interpol riconosce la Palestina

Israele: "Errore pericoloso"
L’Interpol, l’organizzazione internazionale della polizia, ha riconosciuto nelle scorse ore lo “Stato di Palestina” come Stato membro. 75 i paesi che hanno votato a favore della mozione presentata dall’Autorità nazionale palestinese (respinta lo scorso anno) mentre 24 sono stati i contrari e 34 gli astenuti. “Lo Stato di Palestina e le Isole Solomon sono ora Paesi membri dell’Interpol” ha twittato questa mattina l’account ufficiale dell’Interpol. Il Ministero degli Esteri israeliano non ha commentato il risultato del voto ma, spiegano i quotidiani locali, la diplomazia israeliana ha lavorato per ritardare almeno fino al prossimo anno la decisione, spiegando ai paesi membri che l’Autorità nazionale palestinese in quanto non rappresenta uno Stato non è idonea a far parte dell’Interpol.


Leggi

oggi la consegna del riconoscimento
Museo degli ebrei polacchi

Un premio per la didattica
L’appuntamento è per oggi pomeriggio: Barbara Kirshenblatt-Gimblett, curatrice di Polin, il Museo della storia degli ebrei polacchi aperto a Varsavia nel 2013 dove una volta si trovava il ghetto, ritirerà a Dubrovink il premio ricevuto per il suo programma didattico incentrato sulla conservazione e la promozione della cultura ebraica in Polonia. Annunciato già la scorsa primavera, il premio Europa Nostra, istituito dalla Commissione Europea nel 2002, è il principale riconoscimento destinato alle istituzioni che si dedicano a tutela, ricerca e promozione dell’eredità culturale del Vecchio Continente. Polin, fra i prescelti nella categoria “Education, Training and Awareness-Raisin” prima istituzione polacca a vincere il premio, nel 2015 Museo europeo dell’anno, è oggi fra i vincitori perché per la giuria “oltre a educare e conservare la memoria del popolo ebraico (…), ha creato un luogo sicuro per il dialogo interculturale”.
Proprio a Polin Pagine Ebraiche aveva dedicato ampio spazio un anno fa nel dossier Musei, curato da Ada Treves, che li raccontava come “Ambasciatori di cultura, luoghi di formazione, apertura e incontro”.
Leggi

qui roma - l'iniziativa alla camera
"Alatri, la sua vita un esempio"
“Un magnifico esempio di integrazione: riuscì a mantenere forte la sua identità ebraica occupandosi della gestione del governo della comunità, ma si mise anche a disposizione della città con il suo impegno sociale e politico nelle istituzioni di governo cittadino e nazionale, sempre rispettoso delle leggi dello Stato, in ossequio di quanto scritto nel Talmud: ‘dinà demalqutà, dinà’ (la legge dello stato è legge)”.
Così il presidente dell’associazione Amici del Benè Berith Sandro Di Castro ha introdotto la figura di Samuele Alatri, personaggio di spicco dell’ebraismo romano ottocentesco e della vita istituzionale. Su un piano sia locale che nazionale. L’occasione un intervento alla Camera dei deputati del giornalista e storico Paolo Mieli dedicato proprio ad Alatri quale fulgido esempio non solo di integrazione, ma anche di impegno civile, in una stagione di forti mutamenti.
Nasce quindi nel suo nome l’associazione di amicizia, che coopererà a stretto contatto con la dirigenza romana del Benè Berith (tra le più antiche organizzazioni ebraiche al mondo). Grande la soddisfazione dell’attuale presidente, Federico Ascarelli, intervenuto per riaffermare valori e principi fondamentali poco prima della relazione di Mieli. E grande l’orgoglio del padrone di casa, il questore della Camera Stefano Dambruoso, che ha accolto nella Sala della Regina relatori e pubblico. Tra gli altri non ha mancato di portare un contributo l’ex ministro e presidente della Corte costituzionale Giovanni Maria Flick, che ha ricordato il fondamentale impegno di ebrei e valdesi nella stagione risorgimentale e post-risorgimentale. Un impegno in linea con la vita e le decisioni assunte dallo stesso Alatri.


Leggi

qui roma - il ciclo di incontri 
Profeti, un viaggio nella Bibbia
Riprendono in queste ore i seminari del ciclo di incontri “Il popolo dei libri. Un viaggio attraverso i testi della tradizione ebraica” che si svolge presso il Centro Bibliografico dell’Unione delle Comunità Ebraiche. Ospite quest’oggi (a partire dalle 18) il rav Gadi Piperno, che terrà un intervento sul tema “Vite dedicate. Alcune figure di profeti nella Bibbia”.
Obiettivo del ciclo di seminari, avviato negli scorsi mesi in collaborazione con l’Area Cultura UCEI, è introdurre ai testi fondamentali della tradizione ebraica e fornire strumenti metodologici per dare a ognuno chiavi di orientamento in questa vasta letteratura. I seminari sono pensati anche come forma di laboratorio sui libri custoditi presso il Centro Bibliografico.


Leggi


rosh hashanah - Torino 
Un anno per i giovani
Il 5778 si apre per Torino all’insegna dei più giovani, sostanzialmente per due motivi. La scuola ebraica di Torino ha un nuovo dirigente scolastico, Marco Camerini, al quale vanno i miei migliori auguri, con la speranza che possa contribuire in modo significativo alla vita della nostra comunità. La seconda è che Torino in dicembre ospiterà il Congresso dell’UGEI. Questa circostanza di certo costituirà un importante momento d’incontro per i giovani delle comunità. Questi due temi, scuola e giovani, rappresentano delle priorità assolute per l’ebraismo italiano, in sofferenza su questi fronti in maniera particolare nelle realtà più piccole, che da questi settori, lavorando virtuosamente, devono trarre la linfa vitale per sopravvivere. Shanah tovah a tutti!

Rav Ariel Di Porto, rabbino capo di Torino
Leggi

rosh hashanah - mantova
Un anno per la cultura
Tutti noi ci auguriamo un 5778 buono e dolce, ma con i tempi che corrono sarà molto difficile che effettivamente l’anno che ora inizia risulti tale. Pertanto, oltre che il consueto auspicio di serenità e pace, desidero esprimere anche la speranza che i nostri maestri sappiano affrontare con cultura ed intelligenza tutte le prossime sfide dando supporto specialmente agli ebrei che vivono nelle piccole Comunità.


Emanuele Colorni, presidente Comunità ebraica di Mantova

Leggi

pilpul
Ticketless - Cose minime
Dieci pensieri per l’anno ebraico che s’è appena aperto. Auguri, sogni ad occhi aperti, foglietti per Ticketless che non ho avuto modo di scrivere, segmenti di dialogo con chi mi ha seguito nell’anno che appena s’è chiuso.
1) nel 2018 sogno una discussione sul 1938, non solo fra gli storici, più serena di quelle che si sono viste nel 2008, nel 1998, nel 1988: appassionata, ma non strumentale, comunque scissa dalla campagna elettorale che sarà in corso 2) propongo, per par condicio, nel prossimo Giro d’Italia, una tappa intermedia ad Atene: Roma-Gerusalemme le città del sacro, va bene, ma la città dei filosofi? 3) ancora a proposito di leggi razziali: qualcuno finalmente spiegherà agli italiani perché nulla s’è detto o s’è fatto per ricordare il 1938, nel 1948, nel 1958, nel 1968? 4) un amichevole suggerimento a tutti gli studiosi, anche quelli seri che vedo caduti nel tranello: cancellare dal format delle loro mail quella fiera di vanità che siamo costretti a sopportare quando ci scrivono: titoli accademici, premi, medaglie, conditi di citazioni di Platone, Kant, Machiavelli … e immancabile spot del loro ultimo libro 5) sogno che di Bassani si continui a parlare senza dover aspettare la prossima cadenza centenaria 6) auspico un sostegno istituzionale per le piccole librerie nei luoghi dove la memoria ebraica è più radicata: una volta ne esistevano tante, oggi si parla solo di bookshop, ma non esiste più un luogo dove smarrirsi in anfratti stracolmi di libri esauriti 7) non dover essere costretti dai maggiori gestori telefonici nazionali al rispetto del mese ebraico per pagare bollette, che laicamente vorremmo saldare ogni trenta giorni e non ventotto 8) una rubrica di recensioni cinematografiche su “Pagine ebraiche” 9) una piccola mostra di libri ebraici stampati da Beniamino Carucci 10) “Ambiente” standard, premium: sui treni ritornare alla vecchia distinzione di “classe”, nostalgia non ferroviaria ma politica d’altri tempi, quando le cose si chiamavano con il loro nome.


Alberto Cavaglion

Periscopio - Leggere
Molte volte, nella mia vita, ho avuto la sensazione di imparare, riguardo a qualche argomento, molto più dalla lettura di testi di narrativa e di fantasia (o anche, talvolta, attraverso la contemplazione di opere di arte figurativa, l’ascolto di musica ecc.) piuttosto che dallo studio di saggi di carattere scientifico. E ciò avviene, comprensibilmente, in misura tanto maggiore quanto più la natura della materia oggetto di comprensione sia, nella sua stessa essenza, magmatica, molteplice, problematica. Per imparare l’aritmetica, c’è poco da fare, occorrono libri di matematica (e, anche in questo caso, non proprio esclusivamente: avrei capito molto di più se, da bambino, avessi avuto modo di riflettere sulla frase di Erri De Luca secondo cui il numero “due” non è il doppio di “uno”, ma il suo contrario, in quanto superamento della solitudine); ma per capire, per esempio, cosa sia l’amore, la morte, il dolore, occorrono (oltre, ovviamente, alle lezioni della vita, per chi sappia apprenderle) pagine di poesia.

Francesco Lucrezi, storico
Leggi


5778
Shanà Tovà a colori, in video, con i personaggi di Walt Disney, con Stanlio e Ollio e i Simpson. Con la porporina, con la sabbia, sulle montagne del Negev e sulle mura di Gerusalemme. Soldati di Zahal sorridenti, gruppi di gente che si paracadutano insieme e creano con il loro corpo l’augurio nell’aria. Pagine Facebook, mail e WhatsApp abbondano di miele, mele, richieste di perdono, promesse, desideri e voglia di miracoli.
 
Angelica Edna Calò Livne
Leggi


moked è il portale dell'ebraismo italiano
Seguici su  FACEBOOK  TWITTER
Pagine Ebraiche 24, l'Unione Informa e Bokertov sono pubblicazioni edite dall'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane. L'UCEI sviluppa mezzi di comunicazione che incoraggiano la conoscenza e il confronto delle realtà ebraiche. Gli articoli e i commenti pubblicati, a meno che non sia espressamente indicato il contrario, non possono essere intesi come una presa di posizione ufficiale, ma solo come la autonoma espressione delle persone che li firmano e che si sono rese gratuitamente disponibili. Gli utenti che fossero interessati a offrire un proprio contributo possono rivolgersi all'indirizzo desk@ucei.it  Avete ricevuto questo messaggio perché avete trasmesso a Ucei l'autorizzazione a comunicare con voi. Se non desiderate ricevere ulteriori comunicazioni o se volete comunicare un nuovo indirizzo e-mail, scrivete a: desk@ucei.it indicando nell'oggetto del messaggio "cancella" o "modifica". © UCEI - Tutti i diritti riservati - I testi possono essere riprodotti solo dopo aver ottenuto l'autorizzazione scritta della Direzione. l'Unione informa - notiziario quotidiano dell'ebraismo italiano - Reg. Tribunale di Roma 199/2009 - direttore responsabile: Guido Vitale.