
Elia Richetti,
rabbino
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Il
lavabo dove i Kohanim si lavavano mani e piedi prima di servire nel
Tempio era fatto con gli specchi delle donne offrivano il loro lavoro
alle necessità del Mishkàn.
Il Magghìd di Mezeritsch spiegava che ognuno deve vedere l’altro come
uno specchio: come nello specchio ci si sofferma a guardare le minime
imperfezioni, guardando l’altro noi dobbiamo soffermarci sulle minime
imperfezioni nostre, imparando così a toglierle da noi stessi. Per
questo prima di entrare in servizio i Kohanim, lavandosi mani e piedi,
dovevano far mente a purificarsi dalle loro imperfezioni interiori.
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Giorgio Berruto
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Schönbrunn,
il Ring, il Volksgarten conservano il proprio fascino austero anche
nella morsa del gelo. Mentre il freddo a tratti lancinante, il cielo
grigio e la neve ghiacciata che copre i giardini avvicinano la Vienna
di oggi a quella di macerie in bianco e nero del “Terzo uomo”, con le
sue foglie turbinanti al vento nei viali alberati e le ombre che
rasentano i marciapiedi e si allungano fino a confondersi con
l’oscurità.
Ho trascorso i giorni precedenti Purim nella capitale della piccola
repubblica alpina, non più di un secolo fa centro di un impero
multinazionale e baricentro dell’Europa danubiana, oltre che del mito
asburgico. Eppure, oggi, del passato illustre rimangono vestigia sì
preziose, ma che a stento riescono a balbettare risposte ai visitatori
di tutto il mondo.
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Europa contro Trump
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Negli
Stati Uniti e in Europa l’annuncio del presidente Donald Trump di voler
introdurre tasse e dazi sulle importazioni di acciaio e alluminio
dall’estero ha creato nuovi contrasti con l’Europa ma anche all’interno
del suo stesso governo. “Se i dazi saranno varati dovremo prendere
misure per proteggere posti di lavoro europei. – ha avvisato il
commissario europeo al Commercio Cecilia Malmström – Spero davvero che
non succeda, perché le guerre commerciali non hanno vincitori ma solo
vinti”. Secondo il Washington Post il segretario di Stato Rex Tillerson
e il capo del Pentagono James Mattis hanno avvertito Trump che la
stretta sui dazi “mette a rischio” i rapporti con gli alleati più
stretti degli Stati Uniti. “Sul versante dell’export verso gli Stati
Uniti – scrive il Corriere – l’Italia figura al terzo posto dei Paesi
danneggiati, alle spalle di Germania e Olanda e prima di Svezia,
Spagna, Francia e Regno Unito. Christine Lagarde, direttrice del Fondo
monetario: “In una guerra commerciale nessuno vince. E ci sarà un calo
della crescita”. Oltre a Tillerson e Mattis anche il principale
consigliere economico di Trump Gary Cohn aveva sconsigliato al
presidente Usa di portare avanti la sua campagna sui dazi. Convinto
sostenitore del libero scambio, Cohn ha deciso di rassegnare le proprie
dimissioni in risposta al protezionismo di Trump. Le prime divergenze
tra i due, racconta il quotidiano cattolico Avvenire, “sono emerse dopo
le violente manifestazioni dei suprematisti bianchi a Charlottesville,
in Virginia, la scorsa estate. Trump sostenne che sia la sinistra che
la destra erano responsabili dell’azione di un filo-nazista che investì
un gruppo di liberal, uccidendo una donna e ferendo altri 19
manifestanti. Cohn, che è ebreo, si disse profondamente sconvolto e
disgustato e aggiunse che ‘i cittadini che prendono posizione per
l’uguaglianza e la libertà non possono mai essere messi sullo stesso
piano di neonazisti e KKK’. Già allora avrebbe cominciato a pensare
alle dimissioni dall’incarico di consigliere del presidente”.
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il sondaggio di israel hayom Israele, Bibi cresce nei consensi
Se
il sondaggio elettorale del quotidiano Israel Hayom rappresenta davvero
le intenzioni di voto degli israeliani, allora Benjamin Netanyahu
potrebbe effettivamente optare per le elezioni anticipate. Il giornale,
notoriamente schierato a favore del Premier israeliano, ha infatti
diffuso un sondaggio secondo cui il Likud di Netanyahu, nel caso in cui
le elezioni si tenessero oggi, guadagnerebbe 34 seggi alla Knesset –
quattro in più di quelli attuali – mentre il suo diretto avversario,
Yair Lapid di Yesh Atid rimarrebbe a quota 24 (nell’immagine, il
grafico del sondaggio di Israel Hayom: la colonna azzurra indica i
seggi attuali, la blu quelli che i partiti otterrebbero se si votasse
oggi. In ordine da sinistra a destra, Unione Sionista, la Lista dei
partiti arabi, HaBayt HaYehudi, Yesh Atid, Likud). Questo nonostante
gli scandali giudiziari a cui il Primo ministro è associato da mesi e
che sembravano aver incrinato la sua popolarità.
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dafdaf marzo 2018 Verso Pesach, tra spazio e tempo
Si
apre con la copertina di un giovanissimo lettore il numero 89 di DafDaf
attualmente in distribuzione: l’illustrazione, infatti, è tratta dallo
speciale Haggadoth – firmato da Guido Vitale – in cui si racconta la
preparazione per Pesach. E David Vitale, come tantissimi bambini che
frequentano le scuole ebraiche in tutto il mondo, è stato guidato nella
costruzione della sua Haggadah. Si tratta di una Haggadah speciale,
perché è unica. “Unica perché se l’è costruita da solo con l’aiuto
della sua maestra. Di anno in anno, crescendo, c’è sempre un’Haggadah
nuova da costruire. La storia è sempre quella, l’ordine del Seder non
si può cambiare. E l’ordine è molto importante, difatti, quando stiamo
per metterci a tavola e cominciamo a cantare, ci affrettiamo subito a
leggere ad alta voce l’ordine in cui il Seder si deve svolgere. C’è un
momento preciso per ricordare, un momento per celebrare, un momento per
domandare, un momento per rispondere, un momento per mangiare, un
momento per glorificare, per commuoversi e per darsi appuntamento a
Gerusalemme. Gli ebrei fanno così, in tutto il mondo, quando la luna di
quella notte è così piena e luminosa da illuminare ogni cosa nella
notte. Ogni anno la storia deve essere raccontata di nuovo”.
Ada Treves twitter @ada3ves Leggi
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la squadra ciclistica alla tirreno - adriatico
Israel Academy, esordio difficile
Per lo sprint si punta su Sbaragli
Come
esordio poteva andare meglio. Ma la combattività è emersa tutta, nei
colpi di pedale che hanno segnato l’esordio della Israel Cycling
Academy, la prima squadra professionistica israeliana di ciclismo,
nella grande classica di questo primo scorcio di marzo, la Tirreno –
Adriatico, che ha preso il via nelle scorse ore da Lido di Camaiore con
la cronometro a squadra e che si concluderà (con medesima prova)
martedì prossimo a San Benedetto del Tronto.
Ventunesima posizione su ventidue squadre partecipanti per la Academy.
A prevalere, per il terzo anno consecutivo, gli statunitensi della Bmc.
Per gli israeliani un distacco di quasi due minuti.
“Poteva andare meglio, senz’altro. Ma non disperiamo” commenta il
direttore sportivo Kjell Carlstrom, punto di riferimento in questi
giorni per un gruppo di atleti tra cui spicca la presenza del campione
israeliano Guy Sagiv. “Questa corsa è la nostra più grande prova. Ma mi
sento pronto” commenta, fiducioso sul fatto che da oggi (con una serie
di tappe in linea) ci sia modo di mettersi in maggiore evidenza. E
insieme di macinare un bel numero di chilometri per prepararsi
all’appuntamento più atteso: la partenza del prossimo Giro d’Italia da
Gerusalemme, cui la Academy parteciperà grazie a una wild card. Leggi
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qui firenze - la serata
Talmud, tra studio e humor
Il
Talmud questo sconosciuto! A Firenze per iniziativa della Adei, in
occasione della pubblicazione del volume di Berachot tradotto e
commentato in italiano per i tipi della Giuntina, è stata organizzata
una serata presso il Bet ha-Midrash. Sala gremita per ascoltare i
rappresentanti dei gruppi di studio attivi in città. Si è scelto di
porre l’accento sull’aspetto divertente del Talmud grazie alla incisiva
presentazione di Gabriele Di Segni giunto da Roma per illustrare i
passi più corrosivi e per alcuni aspetti umoristici, non senza mettere
in guardia dapprima sul senso che va dato a termini come comicità,
sarcasmo e humor in relazione ad un testo così composito e articolato.
Daniela Heimler, rappresentante dello storico gruppo Lamed che si
riunisce settimanalmente da oltre 30 anni, ha spiegato alcune
espressioni idiomatiche del Talmud che hanno messo in luce le dinamiche
di ragionamento e discussione dei Maestri, soffermandosi in particolare
sul modo di armonizzazione delle posizioni introdotte da: לא קשא non è
difficile.
Da ultimo Ruben Forti, iscritto al Collegio Rabbinico, ha raccontato in
modo a tratti esilarante la sua esperienza di studente con la valigia e
pc. Infatti oltre alla frequenza bisettimanale in sede partecipa alle
lezioni con collegamento skype, oltre essere assiduo al corso di Talmud
che si svolge a Firenze.
Rav Amedeo Spagnoletto, rabbino capo di Firenze Leggi
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In ascolto - Oy dortn dortn |
Sabato
scorso ho avuto il piacere di prendere parte al convegno organizzato a
Torino dal professor Giorgio Kurschinski e dedicato alla cultura
ebraica dell’Europa centrale e orientale. Tanti gli spunti e diversi
gli sguardi: lineamenti di storia ebraica in Europa (Giorgio
Kurschinski), La Mame loschen e la letteratura yiddish (Sarah
Kaminski), il mondo dello shtetl dipinto da Chagall (Savina Missio), la
vicenda di una famiglia ebraica raccontata dalla sua protagonista
(Susanna Raweh Siberstein), La musica klezmer (Mishkalé), le liriche
della poetessa yiddish Kadye Molodowsky (Vincenzo Pinto) e La storia
del Bund (Marco Brunazzi).
Insieme alle immagini e alle parole mi è rimasta impressa una canzone,
che un relatore ha usato nel suo intervento: Oy dortn dortn,
nell’esecuzione del duo tedesco Zupfgeigenhansel.
Maria Teresa Milano
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In libreria
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Metti
un pomeriggio di una quasi primavera ventosa e piovosa che tarda ad
arrivare, di corsa come sempre, in cui l’incombenza di acquistare su
commissione kippot e portachiavi con il logo del Tempio di Firenze, da
regalare ai commensali di un Seder didattico cui ti hanno chiesto di
partecipare. Così, invece di approfittare delle ore del Talmud Torà dei
figli china a lavorare sul tuo computer seduta al tavolo dell’atrio,
tra briciole di focaccia preparata per la merenda dei bambini ed urla
dei medesimi intenti a rincorrersi prima di lezione, non ti senti
neppure tanto colpevole di oziare (cinque minuti) in negozio.
Pensi ad omaggiare l’ospite che organizza il Seder didattico per
sessanta persone con l’Haggadàh di Pesach tradotta da rav Fernando D.
Belgrado ed illustrata da Emanuele Luzzati. E ti cascano gli occhi sul
Trattato di Berakhòt del Talmud fresco di arrivo. Come resistere. In
fondo non avevi ancora pensato ad un dono di Pesach per la famiglia.
Poi però vedi anche Ma che cos’è una Mitzvà? che potrebbe essere un regalo carino per i piccoli di casa. Aggiudicato.
Sara Valentina Di Palma
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