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 8 Marzo  2018 - 21 Adar 5778
PAGINE EBRAICHE 24


ALEF / TAV DAVAR PILPUL
alef/tav


Elia Richetti,
rabbino
Il lavabo dove i Kohanim si lavavano mani e piedi prima di servire nel Tempio era fatto con gli specchi delle donne offrivano il loro lavoro alle necessità del Mishkàn.
Il Magghìd di Mezeritsch spiegava che ognuno deve vedere l’altro come uno specchio: come nello specchio ci si sofferma a guardare le minime imperfezioni, guardando l’altro noi dobbiamo soffermarci sulle minime imperfezioni nostre, imparando così a toglierle da noi stessi. Per questo prima di entrare in servizio i Kohanim, lavandosi mani e piedi, dovevano far mente a purificarsi dalle loro imperfezioni interiori.
 
Giorgio Berruto
Schönbrunn, il Ring, il Volksgarten conservano il proprio fascino austero anche nella morsa del gelo. Mentre il freddo a tratti lancinante, il cielo grigio e la neve ghiacciata che copre i giardini avvicinano la Vienna di oggi a quella di macerie in bianco e nero del “Terzo uomo”, con le sue foglie turbinanti al vento nei viali alberati e le ombre che rasentano i marciapiedi e si allungano fino a confondersi con l’oscurità.
Ho trascorso i giorni precedenti Purim nella capitale della piccola repubblica alpina, non più di un secolo fa centro di un impero multinazionale e baricentro dell’Europa danubiana, oltre che del mito asburgico. Eppure, oggi, del passato illustre rimangono vestigia sì preziose, ma che a stento riescono a balbettare risposte ai visitatori di tutto il mondo.
 
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Europa contro Trump
Negli Stati Uniti e in Europa l’annuncio del presidente Donald Trump di voler introdurre tasse e dazi sulle importazioni di acciaio e alluminio dall’estero ha creato nuovi contrasti con l’Europa ma anche all’interno del suo stesso governo. “Se i dazi saranno varati dovremo prendere misure per proteggere posti di lavoro europei. – ha avvisato il commissario europeo al Commercio Cecilia Malmström – Spero davvero che non succeda, perché le guerre commerciali non hanno vincitori ma solo vinti”. Secondo il Washington Post il segretario di Stato Rex Tillerson e il capo del Pentagono James Mattis hanno avvertito Trump che la stretta sui dazi “mette a rischio” i rapporti con gli alleati più stretti degli Stati Uniti. “Sul versante dell’export verso gli Stati Uniti – scrive il Corriere – l’Italia figura al terzo posto dei Paesi danneggiati, alle spalle di Germania e Olanda e prima di Svezia, Spagna, Francia e Regno Unito. Christine Lagarde, direttrice del Fondo monetario: “In una guerra commerciale nessuno vince. E ci sarà un calo della crescita”. Oltre a Tillerson e Mattis anche il principale consigliere economico di Trump Gary Cohn aveva sconsigliato al presidente Usa di portare avanti la sua campagna sui dazi. Convinto sostenitore del libero scambio, Cohn ha deciso di rassegnare le proprie dimissioni in risposta al protezionismo di Trump. Le prime divergenze tra i due, racconta il quotidiano cattolico Avvenire, “sono emerse dopo le violente manifestazioni dei suprematisti bianchi a Charlottesville, in Virginia, la scorsa estate. Trump sostenne che sia la sinistra che la destra erano responsabili dell’azione di un filo-nazista che investì un gruppo di liberal, uccidendo una donna e ferendo altri 19 manifestanti. Cohn, che è ebreo, si disse profondamente sconvolto e disgustato e aggiunse che ‘i cittadini che prendono posizione per l’uguaglianza e la libertà non possono mai essere messi sullo stesso piano di neonazisti e KKK’. Già allora avrebbe cominciato a pensare alle dimissioni dall’incarico di consigliere del presidente”.
 
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  davar
il sondaggio di israel hayom
Israele, Bibi cresce nei consensi
Se il sondaggio elettorale del quotidiano Israel Hayom rappresenta davvero le intenzioni di voto degli israeliani, allora Benjamin Netanyahu potrebbe effettivamente optare per le elezioni anticipate. Il giornale, notoriamente schierato a favore del Premier israeliano, ha infatti diffuso un sondaggio secondo cui il Likud di Netanyahu, nel caso in cui le elezioni si tenessero oggi, guadagnerebbe 34 seggi alla Knesset – quattro in più di quelli attuali – mentre il suo diretto avversario, Yair Lapid di Yesh Atid rimarrebbe a quota 24 (nell’immagine, il grafico del sondaggio di Israel Hayom: la colonna azzurra indica i seggi attuali, la blu quelli che i partiti otterrebbero se si votasse oggi. In ordine da sinistra a destra, Unione Sionista, la Lista dei partiti arabi, HaBayt HaYehudi, Yesh Atid, Likud). Questo nonostante gli scandali giudiziari a cui il Primo ministro è associato da mesi e che sembravano aver incrinato la sua popolarità.


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dafdaf marzo 2018
Verso Pesach, tra spazio e tempo
Si apre con la copertina di un giovanissimo lettore il numero 89 di DafDaf attualmente in distribuzione: l’illustrazione, infatti, è tratta dallo speciale Haggadoth – firmato da Guido Vitale – in cui si racconta la preparazione per Pesach. E David Vitale, come tantissimi bambini che frequentano le scuole ebraiche in tutto il mondo, è stato guidato nella costruzione della sua Haggadah. Si tratta di una Haggadah speciale, perché è unica. “Unica perché se l’è costruita da solo con l’aiuto della sua maestra. Di anno in anno, crescendo, c’è sempre un’Haggadah nuova da costruire. La storia è sempre quella, l’ordine del Seder non si può cambiare. E l’ordine è molto importante, difatti, quando stiamo per metterci a tavola e cominciamo a cantare, ci affrettiamo subito a leggere ad alta voce l’ordine in cui il Seder si deve svolgere. C’è un momento preciso per ricordare, un momento per celebrare, un momento per domandare, un momento per rispondere, un momento per mangiare, un momento per glorificare, per commuoversi e per darsi appuntamento a Gerusalemme. Gli ebrei fanno così, in tutto il mondo, quando la luna di quella notte è così piena e luminosa da illuminare ogni cosa nella notte. Ogni anno la storia deve essere raccontata di nuovo”.

Ada Treves twitter @ada3ves
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la squadra ciclistica alla tirreno - adriatico
Israel Academy, esordio difficile

Per lo sprint si punta su Sbaragli
Come esordio poteva andare meglio. Ma la combattività è emersa tutta, nei colpi di pedale che hanno segnato l’esordio della Israel Cycling Academy, la prima squadra professionistica israeliana di ciclismo, nella grande classica di questo primo scorcio di marzo, la Tirreno – Adriatico, che ha preso il via nelle scorse ore da Lido di Camaiore con la cronometro a squadra e che si concluderà (con medesima prova) martedì prossimo a San Benedetto del Tronto.
Ventunesima posizione su ventidue squadre partecipanti per la Academy. A prevalere, per il terzo anno consecutivo, gli statunitensi della Bmc. Per gli israeliani un distacco di quasi due minuti.
“Poteva andare meglio, senz’altro. Ma non disperiamo” commenta il direttore sportivo Kjell Carlstrom, punto di riferimento in questi giorni per un gruppo di atleti tra cui spicca la presenza del campione israeliano Guy Sagiv. “Questa corsa è la nostra più grande prova. Ma mi sento pronto” commenta, fiducioso sul fatto che da oggi (con una serie di tappe in linea) ci sia modo di mettersi in maggiore evidenza. E insieme di macinare un bel numero di chilometri per prepararsi all’appuntamento più atteso: la partenza del prossimo Giro d’Italia da Gerusalemme, cui la Academy parteciperà grazie a una wild card.
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qui firenze - la serata 
Talmud, tra studio e humor
Il Talmud questo sconosciuto! A Firenze per iniziativa della Adei, in occasione della pubblicazione del volume di Berachot tradotto e commentato in italiano per i tipi della Giuntina, è stata organizzata una serata presso il Bet ha-Midrash. Sala gremita per ascoltare i rappresentanti dei gruppi di studio attivi in città. Si è scelto di porre l’accento sull’aspetto divertente del Talmud grazie alla incisiva presentazione di Gabriele Di Segni giunto da Roma per illustrare i passi più corrosivi e per alcuni aspetti umoristici, non senza mettere in guardia dapprima sul senso che va dato a termini come comicità, sarcasmo e humor in relazione ad un testo così composito e articolato. Daniela Heimler, rappresentante dello storico gruppo Lamed che si riunisce settimanalmente da oltre 30 anni, ha spiegato alcune espressioni idiomatiche del Talmud che hanno messo in luce le dinamiche di ragionamento e discussione dei Maestri, soffermandosi in particolare sul modo di armonizzazione delle posizioni introdotte da: לא קשא non è difficile.
Da ultimo Ruben Forti, iscritto al Collegio Rabbinico, ha raccontato in modo a tratti esilarante la sua esperienza di studente con la valigia e pc. Infatti oltre alla frequenza bisettimanale in sede partecipa alle lezioni con collegamento skype, oltre essere assiduo al corso di Talmud che si svolge a Firenze.

Rav Amedeo Spagnoletto, rabbino capo di Firenze
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qui milano - la dichiarazione congiunta 
8 marzo, la Memoria delle donne
La Memoria sempre più al centro del futuro di Milano e della Lombardia. A dimostrarlo la Dichiarazione comune di intenti siglata da Regione Lombardia, Associazione Figli della Shoah e Istituto Yad Vashem di Gerusalemme, finalizzata a sviluppare la collaborazione per la realizzazione di iniziative comuni, quali ad esempio seminari e corsi di formazione in Lombardia e in Israele. Un documento presentato nelle scorse ore proprio nel corso di un seminario internazionale frutto della collaborazione tra i tre enti e dedicato, in questo 8 marzo, all’intreccio tra donne e Shoah. L’incontro, tenutosi nelle scorse ore nel palazzo della Regione Lombardia a Milano, era aperto agli insegnanti delle scuole lombarde e ha visto protagoniste delle relatrici d’eccezione.
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jciak
Una storia da Oscar
Trasformare un libro in film è un’impresa. Più il libro è folgorante, più è difficile (vedi Philip Roth, che sul grande schermo si appiattisce e scolora). Ancor più difficile è che una sceneggiatura soddisfi lo scrittore. Scrittura e cinema sono parenti stretti, ma nella traduzione qualcosa finisce sempre per andare perduto. Arriva quindi come una magnifica eccezione l’Oscar a James Ivory per l’adattamento di Call Me by Your Name, la storia d’amore diretta da Luca Guadagnino. Basato sul romanzo dello scrittore ebreo-egiziano André Aciman, il film ha infatti conquistato l’autore che al rapporto fra cinema e letteratura aveva dedicato, prima degli Academy Awards, un lungo e bel saggio su Vanity Fair.
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    pilpul

In ascolto - Oy dortn dortn 
Sabato scorso ho avuto il piacere di prendere parte al convegno organizzato a Torino dal professor Giorgio Kurschinski e dedicato alla cultura ebraica dell’Europa centrale e orientale. Tanti gli spunti e diversi gli sguardi: lineamenti di storia ebraica in Europa (Giorgio Kurschinski), La Mame loschen e la letteratura yiddish (Sarah Kaminski), il mondo dello shtetl dipinto da Chagall (Savina Missio), la vicenda di una famiglia ebraica raccontata dalla sua protagonista (Susanna Raweh Siberstein), La musica klezmer (Mishkalé), le liriche della poetessa yiddish Kadye Molodowsky (Vincenzo Pinto) e La storia del Bund (Marco Brunazzi).
Insieme alle immagini e alle parole mi è rimasta impressa una canzone, che un relatore ha usato nel suo intervento: Oy dortn dortn, nell’esecuzione del duo tedesco Zupfgeigenhansel.


Maria Teresa Milano
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In libreria
Metti un pomeriggio di una quasi primavera ventosa e piovosa che tarda ad arrivare, di corsa come sempre, in cui l’incombenza di acquistare su commissione kippot e portachiavi con il logo del Tempio di Firenze, da regalare ai commensali di un Seder didattico cui ti hanno chiesto di partecipare. Così, invece di approfittare delle ore del Talmud Torà dei figli china a lavorare sul tuo computer seduta al tavolo dell’atrio, tra briciole di focaccia preparata per la merenda dei bambini ed urla dei medesimi intenti a rincorrersi prima di lezione, non ti senti neppure tanto colpevole di oziare (cinque minuti) in negozio.
Pensi ad omaggiare l’ospite che organizza il Seder didattico per sessanta persone con l’Haggadàh di Pesach tradotta da rav Fernando D. Belgrado ed illustrata da Emanuele Luzzati. E ti cascano gli occhi sul Trattato di Berakhòt del Talmud fresco di arrivo. Come resistere. In fondo non avevi ancora pensato ad un dono di Pesach per la famiglia.
Poi però vedi anche Ma che cos’è una Mitzvà? che potrebbe essere un regalo carino per i piccoli di casa. Aggiudicato.


Sara Valentina Di Palma
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