Se non visualizzi correttamente questo messaggio, fai click qui

 10 Gennaio 2019 - 4 Shevat 5779
PAGINE EBRAICHE 24


ALEF / TAV DAVAR PILPUL
alef/tav

Alberto
Moshe
Somekh,
rabbino
“Per tre meriti i nostri Padri furono liberati dall’Egitto: non mutarono il loro linguaggio, non mutarono i loro nomi e si tennero lontani dalle unioni coniugali proibite”. “Non mutarono il loro linguaggio” va riferito all’onestà e trasparenza nei rapporti commerciali: la parola data è sempre stata sacra e mai abbiamo cambiato le carte in tavola in un affare. “Non mutarono i loro nomi” significa che mai abbiamo falsificato documenti che avessero un valore ufficiale. È la regola: “La legge dello stato è legge”. Infine, “si tennero lontani dalle unioni proibite” allude alla stabilità dell’istituto famigliare nel nostro ambiente.
 
Giorgio Berruto
Non Israele, ma l’emancipazione attraverso l’istruzione. Ma cominciamo dall’inizio. Nel mondo arabo in età moderna, analogamente a quanto accade in parte dell’Europa, agli ebrei è ascritta la condizione di dhimmi, cioè “protetti”, ovvero tollerati a fronte del pagamento di imposte particolari. Questo statuto, scrive lo storico Georges Bensoussan nel recente “Gli ebrei del mondo arabo. L’argomento proibito” (Giuntina), sancisce una situazione di umiliazione e degrado, come è chiaro a chiunque abbia letto le pagine in cui Elias Canetti, nelle “Voci di Marrakech”, descrive l’estrema miseria del quartiere ebraico (mellah) della città marocchina.
 
Leggi

Memoria viva
Spazio sui quotidiani italiani alle iniziative legate al Giorno della Memoria messe a punto dal Comitato di coordinamento per le Celebrazioni in ricordo della Shoah che vede la collaborazione tra Presidenza del Consiglio e Unione delle Comunità Ebraiche Italiane. Tra i temi che saranno toccati, la riflessione sulle responsabilità italiane e il pericolo attuale dell’antisemitismo. “Ci preoccupano i ritorni di fenomeni di antisemitismo e razzismo in Italia e in Europa. E responsabilità delle istituzioni comprendere e non sottovalutare”, le parole della Presidente UCEI Noemi Di Segni riportate in apertura dal Corriere della Sera. “La narrativa della Shoah non può essere confinata alle responsabilità del solo nazismo, ma anche del fascismo. Bisogna saper spiegare, soprattutto alle nuove generazioni, come si arrivò in Italia all’approvazione delle leggi razziali nel 1938, alla deportazione degli ebrei italiane”, le parole di Di Segni. Il Corriere sottolinea come al centro del programma di quest’anno vi siano le voci femminili: “il primo evento sarà il concerto all’Auditorium Parco della Musica di Roma, con brani scritti dalle donne nei vari campi di concentramento non solo nazisti”.
 
Leggi

  davar
dopo gli ultimi fatti a roma 
Il calcio e il veleno antisemita

Necessario l'impegno di tutti
Ieri mattina, nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Chigi, abbiamo presentato la terza edizione della Run for Mem, la grande corsa per una Memoria consapevole che si svolgerà il prossimo 27 gennaio a Torino. Al centro di questo impegno lo sport inteso come veicolo per trasmettere valori positivi e universali: lotta all’odio, al razzismo, all’antisemitismo; sforzo di tutti e a tutti i livelli per rafforzare il concetto di società plurale e inclusiva.
Gli orrendi volantini antisemiti di alcuni pseudo tifosi della Roma di cui si è avuta notizia ieri pomeriggio ci ricordano quanto questo impegno sia attuale. E quanto lavoro ancora ci sia da fare.
Sarebbe bello se quelle scritte fossero sostituite da un cartello con scritto #WeRemember. Almeno per un giorno.

Noemi Di Segni, Presidente UCEI

a quattro anni dagli attentati
La cerimonia all'Hyper Cacher:

"Restiamo uniti contro l'odio"
A quattro anni di distanze dall’attacco, famiglie, autorità, leader religiosi e semplici cittadini si sono riuniti nelle scorse ore davanti all’Hyper Cacher di Parigi per rendere omaggio alle vittime dell’attentato antisemita che sconvolse la capitale. La cerimonia, semplice e senza parole, è stata scandita dall’accensione di dieci candele in memoria delle quattro vittime dell’Hyper Cacher, Yoav Hattab, Yohan Cohen, Philippe Braham e François-Michel Saada, delle vittime dell’attentato a Charlie Hebdo, dei poliziotti uccisi mentre svolgevano il loro lavoro, di Sarah Halimi, di Mireille Knoll e di tutte le vittime del terrorismo in Francia e nel mondo.
Leggi

qui roma - il concerto 
Memoria, il canto delle donne

"Una forza che commuove"
Si apre nel segno dell’arte e della voce delle donne deportate l’intenso programma di iniziative per il Giorno della Memoria patrocinate dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Comitato di coordinamento per le celebrazioni in ricordo della Shoah.
L’appuntamento è per mercoledì 16 gennaio alle 20.30 all’Auditorium Parco della Musica di Roma con “Libero è il mio canto – Musiche di donne deportate”, concerto promosso dall’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, in collaborazione con l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, l’Università Ebraica di Gerusalemme e Rai Cultura.
Voce narrante dello spettacolo una grande attrice italiana, Paola Pitagora. “Sono onorata di partecipare a una iniziativa di questo tipo, frutto di faticose ricerche” racconta a Pagine Ebraiche. “Quello che mi colpisce di più dei testi che saranno letti – aggiunge – è la forza creativa di queste donne, che avevano un giorno al mese di riposo dai lavori forzati e che quelle poche ore di sospensione le sfruttavano per comporre canzoni. Donne che non mollano, donne che creano. È vero, suonavano talvolta anche per le SS. Ma grazie all’arte riuscirono a ricaricare lo spirito. È commovente tutto ciò”.
Leggi

verso la run for mem
Una corsa per la Memoria,

a Torino il ricordo è vivo
Terzo appuntamento, il 27 gennaio prossimo a Torino, con la corsa non competitiva per il ricordo consapevole Run for Mem.
Organizzata da UCEI e Comunità ebraica locale, con la Uisp come organizzatore tecnico e con il contributo di World Jewish Congress e European Jewish Congress, la corsa avrà come testimonial l’ex podista Shaul Ladany, già ospite d’onore delle prime due edizioni di Roma e Bologna.
Due i percorsi previsti, uno di circa 10 chilometri e una stracittadina di circa quattro chilometri, entrambi con partenza da piazza San Carlo.
Leggi

alla mostra sull'aliya bet
Fondazione Museo della Shoah,

l'incontro con i parlamentari
Parlamentari di diverse forze politiche si sono dati appuntamento nella sede della Fondazione Museo della Shoah di Roma per una visita, organizzata assieme all’ambasciata israeliana, alla mostra “Dalla Terraferma alla Terra Promessa: Aliya Bet dall’Italia a Israele, 1945-1948” . Settanta fotografie per raccontare la storia dei profughi sopravvissuti alla Shoah che, dopo aver attraversato l’Europa tra il 1945 e il 1948, partirono dall’Italia verso il sogno sionista, il nascente Stato d’Israele.
A dare il benvenuto agli ospiti, accompagnati dalla viceambasciatrice Ofra Farhi, il presidente della Fondazione Mario Venezia assieme al direttore scientifico Marcello Pezzetti.
Leggi

qui torino - l'incontro con gli imprenditori
"Israele, terra di opportunità"
Il mondo dell’imprenditoria piemontese guarda con molto interesse alle possibilità che offre Israele nei diversi settori, dall’innovazione al turismo. Lo dimostra l’ampia partecipazione all’incontro “Invest in Israel” organizzato al NH Collection di Torino che ha visto confrontarsi i rappresentanti di diverse aziende del territorio con l’ambasciatore d’Israele Ofer Sachs e il ministro consigliere per gli affari economici e investimenti del Ministero dell’Economia e dell’Industria Jonathan Hadar.
Leggi

segnalibro
Il 1938 e i protocolli della Corte

"Italia faccia i conti con passato"
Direttori generali, professori, insegnanti, ingegneri e chimici, operai della Zecca, postini e maestre elementari. Ne “Il registro”, volume di Annalisa Capristo e Giorgio Fabre appena pubblicato da Il Mulino, si racconta la cacciata degli ebrei dallo Stato italiano nei protocolli della Corte dei Conti. Uno sguardo nuovo e approfondito per riflettere, attraverso il filtro della storia e della rigorosa ricerca, sugli effetti delle Leggi razziste e sul significato del loro ricordo a poco più di 80 anni dalla promulgazione da parte del fascismo. Un’opera importante e preziosa, presentata presso la Biblioteca di storia moderna e contemporanea di Roma.
Leggi


il documentario 
Israele, il racconto di Arte Tv
Un viaggio alla scoperta del patrimonio e naturale d’Israele. Il Nord, con i suoi paesaggi ricchi di contrasti, le antiche caverne, la fauna selvaggia. Si parte dalla cosmopolita Tel Aviv, per poi attraversare la regione del Lago di Tiberiade e arrivare ad Haifa, città portuaria diventata sede delle start-up e dei giganti del digitale.
A proporre questo itinerario è Arte Tv, la rete televisiva franco-tedesca a vocazione europea di servizio pubblico.
Leggi

jciak
Golden Globes, momenti ebraici
Il trionfo di Miriam “Midge” Maisel, l’esclamazione yiddish di Michael Douglas, le misteriose lettere del tatuaggio dell’attrice Regina King e lo stesso conduttore. Alla cerimonia dei Golden Globes, il premio della stampa straniera che spesso anticipa gli Oscar, protagonisti e spunti ebraici non sono mancati.


Daniela Gross
Leggi

  pilpul
Setirot - La novella degli scacchi
Come è ebraico litigare con Dio. È vivere. Una banalità, forse. Ma averne la riprova leggendo uno scrittore assolutamente laico che amo da sempre mi ha profondamente colpito. Stefan Zweig, un punto di riferimento perché premonitore della catastrofe che visse in prima persona, ebreo austriaco, 1881-1942, e dei periodi bui attuali e futuri. Come quando, nella “Novella degli scacchi” (Einaudi), scrive: «Ora i nazionalsocialisti, molto prima che armassero i loro eserciti contro il mondo, avevano cominciato a organizzare un esercito altrettanto pericoloso e addestrato in tutti i paesi confinanti, la legione dei diseredati, dei respinti, degli offesi (…)».

Stefano Jesurum, giornalista
Leggi

In ascolto – Enzo, 'Que Chante'
Credo di essere rimasta con lo sguardo fermo sul Ticketless di questa settimana per almeno dieci minuti. Alberto Cavaglion ha dedicato il suo spazio alla figura immensa del padre Enzo, mancato qualche giorno fa, evitando saggiamente qualsiasi parola e regalandoci una foto, ovvero un universo di pensieri e di sensazioni, di storie e di ricordi, tanto grandi e importanti da non poter essere raccontati. L’immagine fa riaffiorare alla mente le vicende di un intero secolo e le vicissitudini di una famiglia, ma non chiude un capitolo, anzi, lo sguardo divertito e complice tra il nonno “sazio di giorni” e il bimbetto, ci ricorda con forza che la vita continua e che la memoria è un dono.
Guardo la foto e rivedo volti e luoghi a cui sono profondamente legata; ritrovo ricordi di cui non intendo scrivere, forse perché troppo grandi e importanti per essere raccontati o forse perché noi cuneesi siamo fatti così.
Preferisco salutare Enzo Cavaglion con una canzone: “Se Chanto”. Si tratta di una melodia popolare di probabile origine medioevale, legata alla tradizione dei troubadours, con testo in occitano.
“Se Chanto”, divenuta popolare soprattutto grazie al gruppo Lou Dalfin, è considerata un simbolo delle nostre montagne e delle vallate cuneesi e ogni volta che mi incammino per quei sentieri ripenso ai 12 giovani uomini coraggiosi che fondarono Italia Libera, prima banda partigiana. Grazie Enzo, per aver combattuto perché potessimo essere liberi.


Maria Teresa Milano
Leggi

Merende
L'Italia è un paese dove il cibo è cultura, e dove quanto maggiore è la crisi economica e morale che viviamo tanto aumentano programmi televisivi e show di cucina (cosa che rammenta l’ossessione crescente per il cibo e la speculare decadenza dell’impero romano).

Sara Valentina Di Palma
Leggi

La crisi dell'Unesco
La decisione degli Stati Uniti e dello Stato d’Israele di abbandonare l’Unesco (United Nations Educational, Scientific and Cultural Organisation) costituisce una scelta dolorosa ma inevitabile. Dolorosa, perché il patrimonio culturale dell’umanità è per sua natura universale e il venir meno di questa universalità – soprattutto se riguarda due Paesi che nella conservazione e nella valorizzazione di questo patrimonio sono all’avanguardia – non può essere accolta con gioia.

Valentino Baldacci
Leggi

Milà ed emofilia
Il tragico episodio della morte di un bambino nigeriano a seguito di una operazione di circoncisione mal riuscita ha portato all’interessante articolo del Vice Presidente dell’UCEI Giorgio Mortara che ha illustrato nel dettaglio le garanzie offerte ai piccoli ebrei neonati e alle loro famiglie.

Roberto Jona
Leggi

Il razzista Bottai
Prosegue come un fiume carsico la riabilitazione di figure eminenti del fascismo, ultimo esempio Giuseppe Bottai. Naturalmente si scelgono le posizioni controverse, ricche di svolte e di impennate. Ma le svolte e le impennate non possono distoglierci dai fatti sostanziali. Per Giuseppe Bottai, non può essere rimosso il ruolo avuto sulle Leggi razziali che portano la sua firma, come ministro, nell’atto di promulgazione del 15 novembre del 1938.

Paolo Brogi
Leggi




moked è il portale dell'ebraismo italiano
Seguici su  FACEBOOK  TWITTER
Pagine Ebraiche 24, l'Unione Informa e Bokertov sono pubblicazioni edite dall'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane. L'UCEI sviluppa mezzi di comunicazione che incoraggiano la conoscenza e il confronto delle realtà ebraiche. Gli articoli e i commenti pubblicati, a meno che non sia espressamente indicato il contrario, non possono essere intesi come una presa di posizione ufficiale, ma solo come la autonoma espressione delle persone che li firmano e che si sono rese gratuitamente disponibili. Gli utenti che fossero interessati a offrire un proprio contributo possono rivolgersi all'indirizzo comunicazione@ucei.it  Avete ricevuto questo messaggio perché avete trasmesso a Ucei l'autorizzazione a comunicare con voi. Se non desiderate ricevere ulteriori comunicazioni o se volete comunicare un nuovo indirizzo e-mail, scrivete a: comunicazione@ucei.it indicando nell'oggetto del messaggio "cancella" o "modifica". © UCEI - Tutti i diritti riservati - I testi possono essere riprodotti solo dopo aver ottenuto l'autorizzazione scritta della Direzione. l'Unione informa - notiziario quotidiano dell'ebraismo italiano - Reg. Tribunale di Roma 199/2009 - direttore responsabile: Guido Vitale.