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28 Gennaio 2019 - 22 Shevat 5779
PAGINE EBRAICHE 24


ALEF / TAV DAVAR PILPUL
alef/tav
Paolo Sciunnach, insegnante
La vera preghiera è quella della gente semplice che grida D-o: “Avinu SheBaShamaym” (“Padre nostro che sei nei Cieli”). Quando questi ultimi pronunciano una preghiera con fervore, la gioia è grande nel mondo dell’Alto.
 
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Anna
Foa,
storica
Il bellissimo film di Roberta Grossman Chi scriverà la nostra storia? uscito ieri in occasione della giornata della memoria ci racconta una storia straordinaria, quella dell'Oneg Shabbat, l'organizzazione clandestina organizzata nel ghetto di Varsavia da Emanuel Ringelblum, uno storico, per radunare la maggior documentazione possibile sulla vita nel ghetto.
 
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La lezione della Memoria
Il tema della Memoria e dell’antisemitismo in primo piano sui quotidiani italiani. “La Shoah rappresenta una tragedia incommensurabile, per l’Italia il Giorno della Memoria non può non essere una giornata di rimorso collettivo”, le parole pronunciate allo Yad Vashem di Gerusalemme dal ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi e riportate oggi da Corriere e Messaggero. I due quotidiani richiamano il colloquio tra la presidente del Senato Elisabetta Casellati e la presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di Segni. “L’antisemitismo – ha dichiarato Casellatti, ringraziando la senatrice Liliana Segre per il suo insegnamento – è tutt’ora un mostro che si nutre di pregiudizi velenosi e di falsificazioni presentate come verità. Va respinto sempre e comunque”. Troppa rilevanza invece data dai media a un gruppo di estremisti di destra polacchi che fuori da Auschwitz cercavano di attirare l’attenzione berciando slogan nazionalisti. “In principio era il verbo, ma quando il verbo si è trovato fra gli uomini è emerso che può anche distruggere”, ha chiosato a fine giornata il direttore del Museo di Auschwitz Piotr Cywinski, mettendo in guardia dalle parole d’odio che anche oggi, soprattutto attraverso internet, “avvelenano l’immaginazione e frastornano le coscienze” (La Stampa).
 
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  davar
la visita del ministro moavero milanesi
"Italia-Israele, futuro insieme"
Iran, cooperazione bilaterale e gasdotto EastMed. Questi alcuni dei temi affrontati nel vertice tenutosi a Gerusalemme tra il Primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e il ministro degli esteri italiano Enzo Moavero Milanesi. Netanyahu, riporta l’ufficio del Premier, ha sottolineato a Moavero ‘”gli sforzi dell’Iran di arroccarsi militarmente in Siria ed i suoi tentativi di destabilizzare il Medio Oriente’”. Il premier ha messo in risalto la cooperazione bilaterale tra Italia ed Israele e il suo incremento “nei campi della tecnologia, della innovazione e dell’industria’”. Infine i due hanno affrontato “il progetto del gadotto EastMed” con cui Israele intende esportare il proprio gas naturale verso l’Europa, passando per Cipro e la Grecia’.
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qui milano - la targa
Eupili, una storia di resilienza
"Tu che passi per questa tranquilla via, ricorda che questo è stato, ogni volta che accetti che un altro abbia meno diritti di te”. La targa posta in via Eupili, a Milano, è un monito per chi vi passa: da questo 27 gennaio ricorda ai milanesi che il 5 settembre 1938, nel silenzio indifferente della città, la Comunità ebraica si dovette riorganizzare per far studiare i propri giovani, cacciati dalle scuole assieme a molti docenti inseguito alle infami Leggi razziste.
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qui venezia - l'intervento
"L'uguaglianza va difesa"
“Una società che nega il valore dell’uguaglianza e alimenta la discriminazione delle minoranze è una società destinata ad ammalarsi gravemente”.
Così il presidente della Comunità ebraica di Venezia Paolo Gnignati nel suo intervento al Teatro Goldoni per il Giorno della Memoria. Nel suo intervento Gnignati ha poi ricordato la ferita delle Leggi razziste che “da un lato hanno offeso gli ebrei, e dall’altro lacerato e ammalato il tessuto sociale, alimentando l’opportunismo egoista e così minando il sentimento di solidarietà tra cittadini, e facendo prevalere una cultura dell’indifferenza e dell’egoismo”.
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qui trieste - il concerto 
Memoria, la sinfonia inedita
Una prima esecuzione assoluta in Italia della Sinfonia n° 1 in fa maggiore di Jan van Gilse. Questa la prova più significativa del concerto “Oltre la Shoah”, che la Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste ha proposto ieri pomeriggio per il Giorno della Memoria. A dirigere l’Orchestra della Fondazione il Maestro Davide Casali, triestino, animatore da anni di molte iniziative artistiche dedicate al recupero della musica perseguitata dal nazifascismo.


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qui casale - la cerimonia
Luci accese per il ricordo 
Numerose iniziative di Memoria anche a Casale Monferrato, promosse dalla locale Comunità ebraica. In occasione del 27 gennaio, con ospiti la Presidente UCEI Noemi Di Segni, la presidente nazionale dell’Anpi Carla Nespolo e la sindaca Titti Palazzetti, è stata infatti inaugurata la mostra “Medicina e Shoah – dalla sperimentazioni naziste alla bioetica” realizzata dall’Università La Sapienza di Roma in collaborazione con l’UCEI e con la cura scientifica di Silvia Marinozzi. Trentadue pannelli in grande formato che illustrano la storia dell’eugenetica dall’Ottocento fino ad Hitler.


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qui firenze - la proiezione
Nel nome di Enrica 
Non c’era più un posto libero a Firenze nella grande sala del Cinema teatro della Compagnia nella centrale via Cavour, gestito dalla Regione, dove nel Giorno della Memoria è stato proiettato il film “Una donna poco più di un nome”, ideato e realizzato con grande bravura dalla regista Ornella Grassi che ne interpreta anche il personaggio in alcune scene. Il filmato ricostruisce con precisione la vita e l’opera scientifica della ferrarese Enrica Calabresi (1891-1944).


Lionella Viterbo
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il concerto
Musicaust, il segno delle donne
Un evento-concerto per dare luce alle donne deportate o perseguitate dai regimi nazifascisti, attraverso la storia di alcune musiciste, pittrici, poetesse. Alcune di esse riuscirono attraverso le arti a trasformare la loro disperazione dilaniante, a sublimarla, a trasformarla in quel sottile grimaldello per poter aprire un varco, per permettere di far percepire a se stesse ed agli altri, il “vivere”, in piccola parte.
A raccontare le loro storie è stato l’evento Musicaust, andato ieri in scena ad Alfonsine, in provincia di Ravenna, su iniziativa di Alan David Baumann.
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pilpul
Oltremare - Silenzio, parla Gantz
Una cosa che è raro sentire in Israele è il silenzio. Salvo andandosi a rifugiare da qualche parte nel deserto, ma anche lì ad ogni passo si rischia di incrociare un gruppo intero di giovani americani targati Taglit, di quelli che riuscirebbero a riempire di urletti anche i crateri lunari. Oppure passeggiando lungo il bagnasciuga fuori stagione, perché invece a provarci in stagione balneare fra bagnini che non stanno zitti un secondo e berciano al megafono in qualsiasi lingua che sanno e che non sanno, e giocatori di matkot o tennis da spiaggia, non c’è un attimo senza decibel altissimi

Daniela Fubini, Tel Aviv
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Il custode della Memoria
Se qualcuno può essere definito il custode della Memoria, certamente quel qualcuno è Piotr Cywinski, il direttore del Museo di Auschwitz-Birkenau. Barba da rabbino, fisico imponente, sguardo azzurro slavo, è un personaggio interessante e anticonformista.

Viviana Kasam 
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