Se non leggi correttamente questo messaggio, clicca qui        12 Novembre 2019 - 14 Cheshvan 5780
L'ATTACCO DEL MOVIMENTO TERRORISTICO PALESTINESE JIHAD ISLAMICA 

Pioggia di razzi da Gaza contro Israele
"Chi non condanna, premia il terrore"

In nove ore sono oltre 150 i razzi piovuti dalla Striscia di Gaza su Israele. Quaranta gli israeliani feriti a causa dei missili sparati dalla Jihad islamica, seconda organizzazione terroristica di Gaza, in una giornata segnata dalla violenza. “Più di un milione di israeliani ha dovuto cercare riparo” nei bunker antimissile, spiega il ministero degli Esteri israeliano, ricordando che le scuole dal Sud d’Israele fino a Tel Aviv sono rimaste chiuse. I media locali raccontano della paura di chi vive nei luoghi bersaglio del terrorismo palestinese. Sta facendo il giro del mondo il video del razzo caduto su un’autostrada e che miracolosamente non ha colpito nessuna delle macchine che la stavano attraversando. Israele ha risposto alla violenza ma, ha spiegato in una conferenza stampa, il capo di Stato maggiore Aviv Kochavi, l’esercito è pronto a rispondere colpo su colpo alla Jihad islamica, movimento sostenuto direttamente dall’Iran. La pioggia di missili contro la popolazione – colpite case, strade, aziende nel Sud d’Israele – è iniziata all’alba dopo l’annuncio dell’eliminazione di uno dei capi della Jihad islamica, Baha Abu al-Ata. “Era l’uomo responsabile della maggior parte degli attacchi da Gaza di quest’anno contro Israele. Era una bomba a orologeria vivente che ancora pochi giorni fa pianificava attacchi – ha spiegato Kochavi, durante una conferenza stampa con il Premier Benjamin Netanyahu e il direttore dello Shin Bet Nadav Argman – Era l’uomo che ha minato notevolmente la sicurezza e la stabilità nel sud del paese, specialmente nelle comunità che confinano con la Striscia di Gaza. Era lui che ha preso ogni iniziativa per sabotare i tentativi di calmare la situazione con Hamas”.
IL MESSAGGIO DELLA PRESIDENTE UCEI ALLA POLITICA ITALIANA

"Israele sotto attacco della Jihad islamica,
serve condanna del Governo italiano"

In queste ore sono stati lanciati dalla Striscia di Gaza oltre 150 razzi. L’obiettivo della Jihad islamica, organizzazione terroristica di diramazione iraniana, è quello di colpire la popolazione israeliana e annientare lo Stato di Israele. Solo la resilienza e la preparazione d’Israele e delle sue forze di sicurezza sta evitando che vi siano vittime. Ci aspettiamo dal Governo italiano una chiara ed inequivocabile condanna di questa violazione di ogni principio internazionale, senza piegarsi all’equidistanza che legittima violenza e terrore.

Noemi Di Segni, Presidente Unione delle Comunità Ebraiche Italiane

IL MOVIMENTO TERRORISTICO DI GAZA RESPONSABILE DELLE ULTIME VIOLENZE

Jihad islamica, il terrore sostenuto dall'Iran

Dietro gli attacchi di queste ore contro Israele c'è l'altra organizzazione terroristica palestinese di stanza a Gaza: la Jihad islamica, che da tempo opera nell'enclave e che compete con i terroristi di Hamas per ottenere il dominio sull'area. La Jihad islamica, che è considerata un'estensione dell'Iran nella Striscia, si ispira al pan-islamismo e al nazionalismo palestinese ed è stata creata nel 1979. Si oppone ideologicamente all'esistenza dello Stato di Israele e ritiene che la jihad porterà ai suoi due obiettivi primari: la distruzione di Israele e la creazione di uno Stato islamico palestinese al suo posto. Ha dunque obiettivi simili a Hamas ma rifiuta del tutto di impegnarsi in negoziati o nel processo diplomatico. Non cerca una rappresentanza politica all'interno dell'Autorità palestinese, e per questo, mentre Hamas ha scelto di partecipare alle elezioni del Consiglio legislativo palestinese del 2006, la Jihad islamica ha incoraggiato i palestinesi a boicottare le elezioni. I due gruppi terroristici hanno in ogni caso unito le forze in numerose occasioni, macchiandosi di diversi attacchi congiunti come il sanguinoso attentato suicida al Beit Lid Junction in Israele nel 1995, in cui otto israeliani furono uccisi e più di 50 feriti. .

LA MANIFESTAZIONE DAVANTI AL MEMORIALE DELLA SHOAH 

Milano, in piazza per Liliana Segre

Dalla Stazione Centrale di Milano un piccolo fiume di persone si incammina verso Piazza Edmond Jacob Safra 1. Nonostante la pioggia battente, in centinaia si assiepano davanti al Memoriale della Shoah. La distesa di ombrelli piano piano raggiunge quota cinquemila, secondo gli organizzatori. Tutti venuti per esprimere solidarietà a Liliana Segre e per far sapere che “Milano non odia”, come recita il titolo della manifestazione promossa da Bella ciao, Milano!, Anpi e Aned. “Milano dimostra di avere ancora gli anticorpi. Mia madre ha intenzione di continuare la propria attività”, commenta Luciano Belli Paci, figlio della senatrice Segre, presente all'iniziativa insieme ai fratelli Federica e Alberto. Tante e diverse le adesioni, anche sul fronte politico, mentre dal microfono posto davanti al Memoriale si alternano letture di testimonianze – dai racconti dal Lager di Liliana Segre a quelle di Primo Levi – con appelli alla società civile di alzare la voce contro l'odio, il razzismo e l'antisemitismo.
OGGI LA CERIMONIA A FERRARA

Premio Adei Wizo, vince l'israeliana Kadish

Si svolge in queste ore, al ridotto del Teatro Comunale di Ferrara, la cerimonia di premiazione della diciannovesima edizione del Premio letterario Adei Wizo intitolato alla memoria di Adelina Della Pergola.
Come decretato dalla giuria del premio, composta da oltre 250 appassionate lettrici interne ed esterne al mondo ebraico, vincitrice dell’edizione 2019 è Rachel Kadish con il suo Il peso dell’inchiostro, pubblicato da Neri Pozza (traduzione di Alessandro Zabini). Nella terna finalista anche Tikkun o la vendetta di Mende Speismann per mano della sorella Fanny di Yaniv Iczkovits, pubblicato sempre da Neri Pozza con traduzione di Ofra Bannet e Raffaella Scardi, e Finché un giorno, di Shemi Zarhin, pubblicato da Spider&Fish con traduzione di Olga Dalia Padoa. Ad aggiudicarsi il Premio Ragazzi Qual è la via del vento di Daniela Dawan, pubblicato da edizioni e/o, che ha prevalso su La ragazza cancellata di Bart Van Es, pubblicato da Guanda con traduzione di Elisa Banfi.
Novità dell’edizione 2019 il Premio Speciale, che è andato a L’insegnante di Michal Ben Naftali, pubblicato da Mondadori con traduzione di Alessandra Shomroni.
QUI ROMA - LA RASSEGNA DI CINEMA ISRAELIANO 

Torna il Pitigliani Kolno’a Festival,
al regista Riklis il premio alla carriera

Ancora uno sguardo sul vibrante cinema israeliano grazie al Pitigliani Kolno’a Festival, rassegna a cura del Centro Ebraico Italiano Il Pitigliani con la direzione di Ariela Piattelli e Lirit Mash, che è giunta quest’anno alla quattordicesima edizione. Ospite d’onore quest’anno è il regista Eran Riklis, che nell’ambito del festival riceverà il Premio alla carriera come omaggio a quasi 30 anni di lavoro ad altissimo livello. Tra i suoi successi, è stato oggi ricordato nel corso della conferenza stampa di presentazione del festival, in programma dal 16 al 20 novembre a Roma (qui tutti gli appuntamenti), pellicole come Zohar, La sposa siriana, Il giardino di limoni e Il responsabile delle risorse umane.
Un grande nome per un festival che cresce sempre di più, ha oggi sottolineato la direttrice del Pitigliani Ambra Tedeschi. Ad intervenire, oltre alle direttrici artistiche, anche l’addetta culturale dell’ambasciata israeliana Michèle Seguev, Rossana Girardi del ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, Domenico Petrolo di Nina International. 


Rassegna stampa

Iraq, l'attacco Isis
contro i soldati italiani

Drammatici gli aggiornamenti che arrivano dall’Iraq sullo stato medico dei soldati italiani feriti domenica (l’attentato è stato rivendicato dall’Isis). “Dopo una notte di sonno indotto – racconta La Stampa – l’incursore della Marina che aveva perso buona parte del piede è stato riportato sotto i ferri e i chirurghi sono stati costretti ad amputargli il piede per difetto di vascolarizzazione. Gli altri sono stabili, anche il sottufficiale dell’Esercito a cui è stata amputata una gamba sopra il ginocchio e quello che aveva avuto emorragie interne. Sono tutti a Baghdad, in un ospedale militare americano”.

L’Iran ha cominciato ad arricchire uranio in un sito non dichiarato all’Onu, ennesima violazione all’accordo internazionale sul nucleare. Come spiega tra gli altri Avvenire, “è stata l’Agenzia internazionale per l’energia atomica dell’Onu a riferire, per la prima volta, di aver rinvenuto particelle di uranio in un impianto non noto ai suoi ispettori”. Nel suo rapporto trimestrale confidenziale distribuito ai Paesi membri sull’Iran e ottenuto dai media l’Aiea non indica dove si trovi il sito in questione, ma, viene specificato, “Israele e Stati Uniti sostengono che si trovi alla periferia di Teheran, in un luogo definito in passato dal premier israeliano Benjamin Netanyahu come un deposito atomico segreto”. 
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LA VISITA DEL SEGRETARIO DI "PIÙ EUROPA"

Ancona, incontri in sinagoga

In occasione di un evento organizzato ad Ancona dalla sezione marchigiana di “Più Europa” il suo segretario, Benedetto Della Vedova, ha espresso il desiderio di incontrare i rappresentanti della locale Comunità ebraica allo allo scopo di manifestare loro i sensi della sua solidarietà, vicinanza e amicizia unitamente a quelle del suo partito in occasione dei recenti avvenimenti che hanno visto protagonista la senatrice a vita Liliana Segre.
QUI ROMA - L'INIZIATIVA PER I GIOVANI

"Shabbaton internazionale, obiettivo raggiunto"

Si è conclusa domenica la manifestazione internazionale J.I.R. Jewish International Rhome promossa dall’Unione Giovani Ebrei d’Italia in collaborazione con EUJS European Union of Jewish Students, WUJS World Union of Jewish Students, ARIEL – Union of Jewish Students Geneva, RUJS Russian Union of Jewish Students e Delet Assessorato ai Giovani CER.
Lo Shabbaton ha riunito a Roma oltre 250 ragazze e ragazzi provenienti da 22 nazioni. Uno Shabbat internazionale, con workshop di alto livello grazie alla partecipazione del Presidente mondiale degli studenti ebrei (WUJS) Avigayil Bernstein, il neoeletto board dell’European Union of Jewish Students, il Presidente dei giovani russi, Shota Mirilashvili, e il Consiglio giovanile ebraico di Ginevra.
Segni di ebraismo
Più ci si confronta con l’antisemitismo, più si è tentati di interrogarsi sull’identità ebraica. Anche per non sentirsi ebrei grazie all’odio e al disprezzo altrui. E per non farsi condizionare dagli altrui pregiudizi.
Si fa un gran discutere sulle varie modalità di essere ebrei e sui diversi livelli di osservanza. Dall’ortodossia più rigida alla laicità più spinta e lontana da qualsiasi segno di ebraismo attivo.
Dario Calimani, Università di Venezia
Lo scontro sulla commissione
È stata istituita, come da proposta della Senatrice Liliana Segre, una Commissione parlamentare straordinaria per il contrasto dei fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all’odio e alla violenza.
La Commissione in parola – purtroppo – si è rivelata per certi versi simili alle c.d. profezie auto avverantesi, perché addirittura prima di esistere e, quindi, prima di muovere i primi passi, è stata investita da una valanga di odio e di fango senza precedenti.
Emanuele Calò
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Controvento - L’esempio del Giappone 
Proviamo per un attimo ad astrarci dalla nostra realtà quotidiana di spazzatura ammucchiata sui marciapiedi, buche stradali, scale mobili rotte, autobus che prendono fuoco, treni in ritardo cronico, persone frustrate e aggressive, e proviamo a sognare un Paese dove tutto funziona, la gente sorride e si inchina, il noi viene prima dell’io, la parola no è considerata offensiva e non viene quasi mai pronunciata, le strade sono linde perché i cittadini si portano dietro un sacchetto di plastica (riciclabile) dove raccolgono i loro rifiuti...
Viviana Kasam
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“Dalle carte le vite”, metamorfosi di amore
Studiare attentamente i documenti che attestano sequestri e confische dei beni degli ebrei italiani (beni gestiti dall’EGELI, amministrati in Piemonte dall’Istituto Bancario San Paolo e così confluiti nel suo Archivio Storico), ricostruire col loro aiuto le biografie, le parentele, i contesti familiari e sociali, gli ambienti di vita e le aspirazioni dolorosamente frustrate; andare insomma oltre la doverosa testimonianza storica della persecuzione architettata e realizzata dal fascismo, confermare ma superare la denuncia civile implicita nella semplice esposizione dei provvedimenti razzisti attraverso l’empatia generata dalla conoscenza delle vittime, delle loro vicende.
David Sorani
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Un percorso che prosegue
L’annuncio è arrivato dalla pagina Facebook del sindaco Sandro Ceccarelli: “Porterò la proposta per attribuire la cittadinanza onoraria alla Senatrice Liliana Segre. Al Comune di Guardistallo, sprovvisto di regolamento adeguato a tale conferimento, stiamo lavorando alla redazione dello stesso per definire questa procedura, da portare nel primo Consiglio comunale utile. 
Gadi Polacco
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