Se non leggi correttamente questo messaggio, clicca qui    17 Maggio 2020 - 23 Iyar 5780
L'INSEDIAMENTO DELL'ESECUTIVO NETANYAHU-GANTZ 

Il nuovo governo giura alla Knesset:
"Israele voleva un governo unitario"

Trentasei ministri. Due premier a rotazione. È stato presentato quest’oggi, alla Knesset, il nuovo governo israeliano formatosi nel segno dell’alleanza tra Benjamin Netanyahu e Benny Gantz.
“Abbiamo deciso di formare un governo di unità nazionale e di evitare una quarta elezione che avrebbe causato divisioni e fatto buttare due miliardi di shekel” ha detto Netanyahu, intervenendo in Parlamento per presentare il nuovo esecutivo (di cui, stando agli accordi, sarà premier per 18 mesi; al suo posto, in quel momento, subentrerà Gantz). “Gli israeliani volevano un governo unitario. E noi – ha sottolineato Netanyahu – glielo stiamo dando”.

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PAGINE EBRAICHE DI MAGGIO - IL DOSSIER INFORMAZIONE 

"Minacciato anche di morte, ma non smetterò
di smascherare i professionisti della menzogna"

C’è un parametro per valutare come il suo lavoro stia lasciando il segno. “Il numero di insulti che ricevo è aumentato in modo vertiginoso. Mi viene detto di tutto, si arriva persino alle minacce di morte”.
David Puente è una vera e propria autorità tra i debunker. E cioè coloro che, nella complessa galassia del web e dei social network, smascherano bufale, notizie false, complottistiche.
Parte della redazione di Open, è dallo scorso aprile membro della task force istituita dal governo per contrastare la disinformazione e le false notizie sul Coronavirus. “Ci sono giornate che davvero non finiscono mai. Purtroppo – spiega a Pagine Ebraiche – è un momento in cui le teorie di complotto trovano un terreno assai fertile per proliferare”. Obiettivo del gruppo da poco insediatosi è quello di fornire linee guida e suggerimenti alle istituzioni. Buone pratiche per guidare interventi che contribuiscano ad orientare chi non ha gli strumenti culturali per distinguere il vero dal falso. La finalità ultima deve essere infatti quella “di aiutare a rispondere ai dubbi degli utenti, senza emettere giudizi”.

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I DATI FORNITI DAL BOARD OF DEPUTIES OF BRITISH JEWS

Covid-19, i numeri drammatici degli ebrei inglesi 
"Troppa negligenza durante la festa di Purim"

La Comunità ebraica costituisce lo 0,4% della popolazione inglese. Secondo una stima del Board of Deputies of British Jews è riconducibile a questa minoranza oltre l’un per cento delle vittime da Covid-19 in Gran Bretagna. Una sproporzione che, come riferisce la stessa organizzazione, sarebbe dovuto alle diverse occasioni di contagio avvenute nella fase iniziale del contagio e in particolare in occasione della festa di Purim. 
ll quotidiano The Guardian racconta dei funerali triplicati rispetto al solito, con rabbini costretti a officiare anche tre o quattro funerali al giorno, in molti casi in assenza di parenti e amici impossibilitati a dare l’estremo saluto ai loro cari. Una situazione straziante, ma resa necessaria dai dispositivi adottati dalle autorità per contenere la minaccia del virus. “In quel periodo la gente aveva ancora voglia di scherzare col Coronavirus. Oggi naturalmente la situazione è molto cambiata” dice al The Guardian il referente di Misaskim, l’organizzazione che si occupa dei funerali ebraici nell’area di Manchester. 

(Nell'immagine, pubblicata dal The Guardian, l'officiatura di un funerale al tempo del Covid)

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IL VIDEOPILPUL TRASMESSO IERI SERA 

Gli italiani, tra incertezze e speranze

Snellire la burocrazia, prevenire una seconda ondata pandemica e sostenere le imprese. Queste le priorità che, secondo gli italiani, le istituzioni devono mettere in cima all’agenda in questa fase due appena iniziata. Un periodo ancora segnato dall’incertezza ma in cui diminuisce la paura per il virus, come racconta il nuovo radar Swg che fotografa, di settimana in settimana, la percezione degli italiani in questa emergenza sanitaria. Un’indagine che il direttore di ricerca Swg Riccardo Grassi, nel consueto appuntamento con l’approfondimento Pilpul, ha analizzato assieme alla redazione UCEI.

IL VIDEOPILPUL IN ONDA STASERA 

"Stampa locale, una garanzia per tutti"

“L’idea che l’informazione sia un pubblico servizio di fondamentale importanza si è senz’altro rafforzata. Ad ogni livello. Penso ad esempio alla stampa locale, che ha svolto e continua a svolgere un ruolo essenziale nel racconto della pandemia”.
È uno dei concetti che Beppe Giulietti, presidente della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, sottolinea con forza nel suo intervento nel dossier Informazione di Pagine Ebraiche di maggio in distribuzione.
Nel videopilpul in onda questa sera sui canali social UCEI e Pagine Ebraiche ne parliamo con i colleghi Paolo Navarro Dina (Il Gazzettino), Stefano Lolli (Resto del Carlino) e Simone Innocenti (Corriere Fiorentino).

IL CONFRONTO A TORINO  

"Scuola e casa di riposo, Comunità presente"

Scuola e casa di riposo. Due assi portanti per la Comunità ebraica di Torino, che ne ha discusso all’interno di un partecipato incontro in videoconferenza organizzato nelle scorse ore per fare il punto sulle iniziative adottate nella prima fase dell’emergenza sanitaria e su quelle che si andranno ad adottare in futuro.
Un confronto ricco e stimolante, caratterizzato da un tutto esaurito nelle prenotazioni all’appuntamento in streaming. Il segno, riflette il suo presidente Dario Disegni, di una Comunità che anche a distanza è riuscita a rimanere unita, a stringersi attorno ai suoi valori, ai suoi luoghi, alle sue istituzioni. Ma anche dell’apprezzamento che è stato dato alle scelte, molto spesso difficili e complesse, che sono state effettuate dalla leadership comunitaria.

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LA CERIMONIA CITTADINA 

Vercelli, le religioni unite contro il Covid

Anche la Comunità ebraica, rappresentata dalla sua presidente Rossella Bottini Treves, tra le istituzioni e comunità religiose che hanno partecipato a un incontro promosso dall’arcivescovado di Vercelli il cui obiettivo era quello di portare le diverse religioni a unirsi spiritualmente in un momento di preghiera e riflessione.
A prendere parte all’incontro, assieme all’arcivescovo Marco Arnolfo, c’erano tra gli altri il prefetto Francesco Garsia, alcuni rappresentanti del Comune e gli esponenti di varie confessioni. Nell’occasione la presidente Treves (nell’immagine) ha letto un messaggio del rav Elia Richetti, rabbino di riferimento della Comunità ebraica vercellese.

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LA CERIMONIA 

Giardino dei Giusti di Milano, una visita
nel nome del generale de' Castiglioni

Capo delle truppe d’occupazione a Grenoble, nel ’43 fece liberare un centinaio di ebrei nonostante non fossero italiani. Un’azione significativa, ancora poco conosciuta. È nel nome di Maurizio Lazzaro de’ Castiglioni che nelle scorse ore si è svolta la visita del generale Giuseppenicola Tota, comandante del Comando delle Forze Operative Terrestri di Supporto in Verona, al Giardino dei Giusti di Milano. “Lo staff di Gariwo è portatore di un impegno ideale davvero importante, sacrifica il suo tempo in maniera giusta, per i Giusti. Da cittadino italiano non posso che esservi grato” le parole del generale Tota, rivolte al presidente di Gariwo Gabriele Nissim.

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L'ANNUNCIO DELLA FONDAZIONE MUSEO DELLA SHOAH DI ROMA 

"Infanzia rubata": da domani riapre la mostra 

Sarà riaperto a partire da domani lo spazio espositivo della Fondazione Museo della Shoah di Roma presso la Casina dei Vallati. Lo si comunica in una nota in cui è sottolineata la possibilità che vi è, naturalmente nel rispetto di tutte le norme previste dal governo, di una visita alla mostra "Shoah. L'infanzia rubata" ideata e prodotta dall’Associazione Figli della Shoah e organizzata dalla Fondazione in collaborazione con la Comunità ebraica di Roma. 


Rassegna stampa

L'accordo Stato-Regioni
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L'assenza di futuro 
Si sta diffondendo l’equivalenza dopo Covid = dopoguerra. Capisco il fascino della comparazione, ma credo sia non solo sbagliata, ma generativa di confusione e di false attese. Per almeno tre motivi. Il dopoguerra: è politicamente il dominio del vincitore che non aspira alla solidarietà, ma al dominio; presume uno sconfitto su cui riversare tutte le cause dei malesseri; presume una idea di futuro.
La situazione che abbiamo di fronte è: non c’è un vincitore; siamo in piena ricerca di capri espiatori ma non c’è nessuno disposto a rivestire il ruolo del colpevole responsabile; vivevamo alla giornata prima. Così anche ora. Ovvero: non avevamo futuro prima e continuiamo a non averlo.
 
                                                                          David Bidussa
 
Un lungo dopoguerra
È vero che sedersi ad osservare gli “altri” che lavorano, giudicandoli severamente (e con petulante saccenteria), senza offrire alcun concreto aiuto, sia quanto di più ingrato si possa fare. Quasi che il vero obbiettivo, oltre a sputare comode e inverificabili sentenze, sia quello di vedere transitare il “cadavere” altrui, con malcelata soddisfazione. 
Claudio Vercelli
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Voci dal silenzio 
“Ho visto Sergio varcare la porta di casa con le sue gambe ed entrare in ascensore, con il medico del 118. Una voce anonima il giorno dopo mi ha avvisato che mio marito non ce l’ha fatta”. La professoressa Carmela Grasso è da poco uscita dall’isolamento. Nella sua lunga e dolorosa quarantena mi inviava regolarmente i suoi pensieri sullo spaventoso stravolgimento cui è andata incontro la sua esistenza.
David Meghnagi
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