Giardino dei Giusti, una visita
nel nome del generale Castiglioni
Capo delle truppe d’occupazione a Grenoble, nel ’43 fece liberare un centinaio di ebrei nonostante non fossero italiani. Un’azione significativa, ancora poco conosciuta. È nel nome di Maurizio Lazzaro de’ Castiglioni che nelle scorse ore si è svolta la visita del generale Giuseppenicola Tota, comandante del Comando delle Forze Operative Terrestri di Supporto in Verona, al Giardino dei Giusti di Milano. “Lo staff di Gariwo è portatore di un impegno ideale davvero importante, sacrifica il suo tempo in maniera giusta, per i Giusti. Da cittadino italiano non posso che esservi grato” le parole del generale Tota, rivolte al presidente di Gariwo Gabriele Nissim. È stato proprio Tota, attraverso le pagine di Gariwo, a ricostruire la vicenda di de’ Castiglioni.
“Il periodo dell’occupazione militare italiana di Grenoble – vi si legge – coincide con un impressionante aumento del numero degli ebrei francesi e stranieri presenti nell’Isère. La partenza degli ebrei da Parigi e dalla zona occupata dai tedeschi verso la Francia ‘libera’ di Vichy era cominciata subito dopo l’armistizio del giugno 1940 e si intensificò a partire dal novembre 1942 in direzione dei territori francesi controllati dagli italiani. Questi territori godono di un doppio beneficio. Grazie a uomini come il generale Castiglioni, la popolazione israelita vi corre molti meno rischi che nelle altre parti della Francia. In più, questa parte sudorientale del Paese è vicina alla frontiera svizzera, che molti ebrei sognavano di attraversare”.
Per Nissim il messaggio è che, in ogni momento, ciascun militare ha una responsabilità verso tutta la popolazione. “Il fatto che lui non abbia accettato la distruzione di un popolo durante il conflitto è davvero importante. E l’impegno del generale Tota nel diffondere questa storia tra le forze armate ha un grande valore. Il mio auspicio – le sue parole – è quello di poter organizzare presto una cerimonia in memoria di de’ Castiglioni”.
(17 gennaio 2020)