Se non leggi correttamente questo messaggio, clicca qui     25 Maggio 2020 - 2 Sivan 5780
ISRAELE E IL PROCESSO AL PRIMO MINISTRO IN CARICA

Netanyahu e la Giustizia alla prova

Un grande evento mediatico. All'indomani dell'inizio del processo a Benjamin Netanyahu, il primo in Israele a un Premier in carica, i canali di informazione israeliana si soffermano su ogni parola e ogni istante di questo primo step di un procedimento che si prospetta lungo e logorante. Il leader del Likud, prima di salire sul banco degli imputati, ha definito tutta la vicenda un complotto ai suoi danni per rovesciarlo e per colpire tutta la destra. Affiancato da ministri e parlamentari del suo partito, Netanyahu - incriminato per corruzione, frode e abuso d'ufficio - ha lanciato un appello ai suoi sostenitori, affermando che i giudici di Gerusalemme vogliono mettere sotto processo tutti loro e non solo lui. “Bibi non sei solo”, recitavano alcuni cartelli fuori dal tribunale, portati dai manifestanti pro-Netanyahu. Dall'altra parte della barricata, gli oppositori, con le loro bandiere nere, simbolo che la democrazia israeliana è in pericolo a causa di Netanyahu. “Un processo dovrebbe essere deciso dal materiale probatorio, non dalla marmaglia in piazza”, il duro commento di Aviad Hacohen, editorialista di Israele Hayom, quotidiano vicino a Netanyahu. Hacohen si è detto felice che “il carnevale” organizzato dai manifestanti sia rimasto fuori dall'aula di tribunale, auspicando che il processo prosegua regolarmente il suo iter. “Il Primo ministro si è presentato al tribunale del distretto di Gerusalemme, e la frase 'Lo Stato di Israele contro Benjamin Netanyahu' ha scosso la nazione fino al midollo. - scrive l'editorialista di ynet Ben-Dror Yemini - Questo non è semplicemente un evento in corso d'opera, è più che altro una escalation.  Una parte ha già condannato il primo ministro e l'altra lo ha già scagionato".

Leggi

PAGINE EBRAICHE - MAGGIO 2020

Un virus che colpisce le economie

La pandemia da coronavirus sta infliggendo a molti paesi costi elevatissimi non solo in termini di vite umane ma anche di reddito e di sostentamento di una ampia fascia di popolazione. Ne è la prova il dilemma dei governanti di tanti paesi, incerti se dare la priorità a salvare vite umane oppure alla difesa dei posti di lavoro e dei redditi; è invece forte e univoca la protesta degli imprenditori e dei lavoratori autonomi, che chiedono di ritornare rapidamente alla normalità.
Ma quale sarà l’impatto economico della pandemia nei due paesi che stanno più a cuore ai lettori di Pagine Ebraiche, ossia l’Italia e Israele? All’inizio di aprile il Fondo Monetario Internazionale (FMI) ha reso note le sue previsioni sulla crescita del prodotto lordo (PIL) nelle economie avanzate, tenendo conto dell’impatto del Coronavirus. Ebbene, per quest’anno il FMI prevede una caduta del PIL pari al 9% circa in Italia e al 6% in Israele; si tratta di contrazioni del reddito mai registrate in tempi di pace sin da dalla crisi del 1929, che ebbe costi sociali elevatissimi. Basti ricordare che la lunga e profonda recessione che seguì nei primi anni ‘30, favorì i movimenti populisti e l’avvento di  dittature in Europa. Secondo il FMI nel 2021 si assisterebbe invece a un recupero parziale del reddito perso quest’anno, con una crescita del PIL pari al 5% circa sia in Italia che in Israele.

Aviram Levy, economista - Pagine Ebraiche Maggio 2020

Leggi

NELL'ULTIMO APPROFONDIMENTO PILPUL 

Fuksas: "Case e città, mondi da ripensare"

La pandemia ha lasciato un segno indelebile sulle città e sull’idea di abitazione. Per garantire ai cittadini sicurezza e allo stesso tempo non abbandonarli all’isolamento è necessario ripensare gli spazi abitativi. È quanto spiega a Pagine Ebraiche Massimiliano Fuksas, architetto di fama internazionale, che nell’ultimo approfondimento Pilpul (qui la versione audio) ha raccontato la sua visione del futuro, segnata dalle parole di Shimon Peres, e la sua convinzione che la crisi di oggi debba essere riconvertita in un’opportunità per rinnovarsi e per tutelare le persone. “Non c’è democrazia senza innovazione e non c’è innovazione senza democrazia”, le parole del Nobel per la pace Peres rimaste impresse nella memoria di Fuksas, in occasione di un incontro tra i due in cui l’ex presidente d’Israele presentò la sua idea di inserire anche l’innovazione nel centro di Tel Aviv che porta il suo nome. “Quella conversazione fu una specie di scossa elettrica. Mi portò a riflettere su come democrazia e innovazione vadano di pari passo”, l’analisi dell’architetto che in questo legame ha spiegato di credere fortemente, e di applicarlo anche nel suo lavoro, nella sua idea di ripensare le case e le città.

NEL PILPUL DI QUESTA SERA 

"Fosse Ardeatine, ora conosco il destino di mio padre"

David Reicher non ha mai conosciuto suo padre Marian. Sapeva che nel 1944 si era recato a Roma ma da lì la famiglia non aveva più avuto notizie. A distanza di 76 anni David ha scoperto cosa accadde al padre: Marian Reicher, 43 anni, fu una delle vittime dell'eccidio delle Fosse Ardeatine. La sua salma è stata identificata pochi mesi fa grazie a un esame del Dna. “Ora ho un luogo e una data per la morte di mio padre. Ora so quando accendere il ner neshama (la candela commemorativa)”, ha raccontato il figlio David, raggiunto in Israele dalla redazione di Pagine Ebraiche e protagonista dell'approfondimento pilpul di questa sera, in onda alle 22.30 sui canali social UCEI e Pagine Ebraiche e in versione audio nella sezione “Pagine Ebraiche da ascoltare” del sito moked.it.

LA RIUNIONE TRA DIRIGENZA UCEI E RAPPRESENTANTI DELLE COMUNITÀ 

Emergenza e visione del futuro,
l’Italia ebraica a confronto

Presidenti e segretari delle comunità ebraiche italiane, nonché responsabili della sicurezza e dei servizi principali messi in campo durante il lungo confinamento da cui si inizia appena ora a intravedere la fine, si sono trovati ieri – virtualmente, su Zoom – per un lungo incontro molto partecipato. Due ore intense, aperte dagli interventi della Presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di Segni e del Segretario Generale Uriel Perugia, cui ha fatto seguito l’Assessore alle Finanze Davide Romanin Jacur. Dopo settimane in cui tutte le energie e le risorse sia umane che materiali disponibili sono state messe a frutto in un turbinio di attività, sia per interventi urgenti e gestione dell’emergenza che per cercare in tutti i modi di tenere vivo il filo con gli ebrei italiani, sparsi per tutta la penisola, è stato ieri il momento di confrontarsi e fare il punto.

Leggi

LA VIDEOCONFERENZA PROMOSSA DA UCEI, AME E COMUNITÀ DI MILANO 

Il triage e l’etica nell’emergenza

“Triage” è una parola francese, poco conosciuta dal grande pubblico prima dell’inizio dell’emergenza sanitaria. Una parola che implica una selezione, la scelta tra diverse opzioni. Quali pazienti curare per primi? E in base a quali criteri? Questi alcuni degli interrogativi che i medici sul campo si sono dovuti porre di volta in volta. Un tema di drammatica attualità nei giorni più bui della crisi che stiamo attraversando.
Se ne è discusso in occasione della videoconferenza “Triage: l’etica di una scelta nelle emergenze” promossa da Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, Associazione Medica Ebraica e Comunità ebraica di Milano. Trasmesso sul canale social dell’Unione, l’appuntamento (clicca qui per rivederlo) ha permesso di approfondire il tema da vari punti di vista facendo anche risaltare cosa indica al riguardo la Halakhah.

Leggi

ADOTTA UN "GIUSTO" , L'INIZIATIVA DI GARIWO CON LE SCUOLE

Chico Mendes, Gino Bartali e Peppino Impastato,
gli eroi delle nuove generazioni 

Oltre 100 istituti da tutta Italia, con più di 200 elaborati da tutta Italia, hanno partecipato alla quinta edizione del bando di concorso “Adotta un Giusto” proposto da Gariwo per l’Associazione per il Giardino dei Giusti di Milano. Lo rende noto Gariwo stessa, pubblicando sul proprio sito tutti i lavori pervenuti e sottolineando come “alcune scuole, che si erano inizialmente iscritte al bando, hanno dovuto purtroppo rinunciare a seguito dell’emergenza Covid-19, ma moltissime hanno comunque portato avanti con impegno la realizzazione degli elaborati come parte della loro didattica a distanza”.
Le figure maggiormente scelte dagli studenti (tre i temi possibili: “Il Giardino di Milano”, “I Giusti per l’ambiente” e “I Giusti e lo sport”) sono risultate Chico Mendes, sindacalista brasiliano ucciso per il suo impegno in favore degli Indios dell’Amazzonia, Gino Bartali, il campione di sport e umanità di cui quest’anno ricorre il ventennale della scomparsa, e Felicia Bartolotta Impastato, che si è battuta per fare arrestare i mafiosi assassini del figlio Peppino.

Leggi

IL CHIDON UCEI PER I GIOVANI

Shavuot, imparare divertendosi

Si è svolto ieri l’oramai celebre Chidon nazionale a tema Shavuot a cura dell’Ufficio Giovani Nazionale UCEI, coordinato da chi scrive.
A prendere parte alla competizione ben 65 partecipanti tramite Zoom. E tanti altri da remoto. Giovani delle Comunità ebraiche di Roma, Firenze, Milano, Torino, Livorno, Trieste, Verona, Venezia e Padova. Alla nostre festa virtuale ci si è aggregati anche da Londra, New York, Madrid e Gerusalemme.

Genny Di Consiglio

Leggi

Il mondo dopo il 24 maggio 1915
Ieri era il 24 maggio: centocinque anni fa, esattamente il 24 maggio 1915, l’Italia entrò nella prima guerra mondiale. Esattamente un mese prima era iniziato il genocidio degli armeni. Fu una guerra terribile, forse ancor più terribile della seconda, che segnò gli anni come uno spartiacque e diede inizio a quei decenni di guerre, violenze, totalitarismi, fino allo sterminio di tanta parte del mondo ebraico d’Europa, che avrebbero caratterizzato, come un unico periodo, la prima metà del XX secolo.
Anna Foa
Oltremare - I treni
In pochi mesi siamo passati da un’epoca d’oro nella quale detto francamente davamo tutto per scontato, a una nuova era in cui ogni libertà che ci viene restituita ci sembra un regalo immenso. Per esempio i treni. In Israele i treni ci sono dall’epoca Ottomana, a voler essere precisi nel 1892 è stata inaugurata la prima linea, che collegava Jaffa a Gerusalemme. Questioni portuali, posso immaginare. Ma la ferrovia in questo incredibile paese ha proprietà carsiche. Compare, a tratti, prima da Jaffa a Gerusalemme, poi da Haifa BetShe’an, poi da Beer Sheva a Kadesh Barnea, che si trova adesso sulla linea di confine con l’Egitto.
Daniela Fubini
Controvento - Cosa fare con le scuole
“La settimana scorsa i miei figli hanno telefonato al loro cuginetto in Italia, tutti contenti per aver finalmente rivisto le maestre e i compagni, perché le scuole in Svizzera avevano riaperto. Il cuginetto si è messo a piangere disperato e non c’è stato modo di consolarlo. Lui fino a settembre a scuola non potrà tornare”.
Lo racconta Antonella Chadha Santuccione, neuroscienziata e medico, fondatrice di Women for Brain Project, una organizzazione nata in Svizzera per fare rete e dare visibilità alle donne scienziate. Ne fanno parte scienziate, dottoresse, psicologhe, psichiatre, sia ricercatrici che cliniche.
Viviana Kasam
Pagine Ebraiche 24, l'Unione Informa e Bokertov sono pubblicazioni edite dall'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane. L'UCEI sviluppa mezzi di comunicazione che incoraggiano la conoscenza e il confronto delle realtà ebraiche. Gli articoli e i commenti pubblicati, a meno che non sia espressamente indicato il contrario, non possono essere intesi come una presa di posizione ufficiale, ma solo come la autonoma espressione delle persone che li firmano e che si sono rese gratuitamente disponibili. Le testate giornalistiche non sono il luogo idoneo per la definizione della Legge ebraica, ma costituiscono uno strumento di conoscenza di diverse problematiche e di diverse sensibilità. L’Assemblea dei rabbini italiani e i suoi singoli componenti sono gli unici titolati a esprimere risoluzioni normative ufficialmente riconosciute. Gli utenti che fossero interessati a offrire un proprio contributo possono rivolgersi all'indirizzo comunicazione@ucei.it Avete ricevuto questo messaggio perché avete trasmesso a Ucei l'autorizzazione a comunicare con voi. Se non desiderate ricevere ulteriori comunicazioni o se volete comunicare un nuovo indirizzo e-mail, scrivete a: comunicazione@ucei.it indicando nell'oggetto del messaggio "cancella" o "modifica". © UCEI - Tutti i diritti riservati - I testi possono essere riprodotti solo dopo aver ottenuto l'autorizzazione scritta della Direzione. l'Unione informa - notiziario quotidiano dell'ebraismo italiano - Reg. Tribunale di Roma 199/2009 - direttore responsabile: Guido Vitale.
Twitter
Facebook
Website