Se non leggi correttamente questo messaggio, clicca qui      14 Luglio 2020 - 22 Tamuz 5780
L'AVVERTIMENTO DEL DIRETTORE GENERALE DEL MINISTERO DELLA SALUTE

"Israele, l'opzione lockdown è sul tavolo"

“Stiamo considerando i pro e i contro, per determinare come agire. Un lockdown generale è senza dubbio uno degli strumenti che stiamo cercando di evitare ma è un’opzione sempre sul tavolo”. Non arrivano parole rassicuranti in queste ore dal direttore generale del ministero della Salute israeliano Hezi Levi (nell’immagine). Intervistato dall’emittente radiofonica Reshet Bet, Levi ha spiegato che il sistema per tracciare i contagi è stato rafforzato in questi ultimi giorni: “Abbiamo reclutato cento infermieri, 300 ricercatori che si occupano di indagini statistiche e 240 studenti di medicina”. L’obiettivo è quello di avere più persone in grado di analizzare i dati sulla diffusione del virus nel paese, che da alcune settimane ha registrato un aumento vertiginoso. Negli ultimi giorni il numero di positivi ha superato più volte quota mille (tra il 13 e il 14 luglio, i nuovi contagi sono stati 1681, un triste record per Israele da inizio pandemia) mentre il totale parla di 40mila casi confermati.

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AL VIA IL PROCESSO AI DUE RESPONSABILI DELL'ASSASSINIO

Mireille Knoll, l'occasione per fare giustizia
"Antisemitismo movente dell'omicidio"

La vicenda di Mireille Knoll, l’anziana donna parigina sfuggita in gioventù al rastrellamento del Vel d’Hiv e barbaramente uccisa due anni fa dal vicino di casa, è stata a lungo emblematica di una certa difficoltà nel definire con chiarezza le cose. E in particolare nel confrontarsi con un tema troppo spesso eluso, anche in Europa, e soprattutto in Francia dove drammatica è la contabilità dei fatti di sangue registrati in questi anni, come l’antisemitismo di matrice islamica.
Il caso di Mireille come quello di Sarah Halimi, gettata nel 2017 dalla finestra del suo appartamento dopo molte violenze inflitte sul suo corpo. Un non luogo a procedere, quello nei confronti del suo assassino ritenuto “incapace di intendere e di volere”, che nel gennaio scorso suscitò più di una sconcertata reazione. Tra le altre quella del Gran Rabbino Haim Korsia, che definì la sentenza “una grave violazione della fiducia” nel sistema giudiziario.
Sul caso Knoll la magistratura d’Oltralpe sembra però finalmente intenzionata a fare sul serio. La notizia è di queste ore: per i due uomini ritenuti responsabili del suo assassinio, appena rinviati a giudizio, l’incriminazione prevede infatti anche il riconoscimento del movente antisemita.

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PAGINE DI STORIA CON GIACOMO TODESCHINI

Da Singer a Levi, la Storia si fa romanzo

Dalla vita negli shtetl polacchi raccontata da Israel Singer in Di un mondo che non c’è più (Bollati Bolinghieri) alla rappresentazione dell’ebraismo piemontese che emerge ne Il sistema periodico (Einaudi) di Primo Levi, la narrativa può essere un modo per immergersi nella storia e comprenderne le abitudini e la vita del passato. Non un sostitutivo ai testi accademici ma un importante ed istruttivo contributo per capire cosa significava, ad esempio, vivere nello Shtetl o nel Piemonte ebraico dei primi del Novecento. Da qui l’invito dello storico Giacomo Todeschini nella nuova puntata di “pagine di storia” a prendere in mano i romanzi per scoprire, attraverso una prospettiva diversa, spaccati della storia delle nostre società e delle persone che la abitano. “Non si tratta semplicemente di avere memoria, in libri come Il sistema periodico abbiamo proprio una ricostruzione storica che si poggia sia sui ricordi personali ma anche su documentazioni private così come pubbliche. Abbiamo, in forma narrativa, dei veri libri di storia”, spiega Todeschini, richiamando in particolare la grande capacità di Primo Levi di riportare alla luce, con grande capacità espressiva, i volti e le tradizioni dell’ebraismo piemontese che ci aiutano a comprendere il suo ruolo nella società.

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FUTURO DEL GIORNALISMO, L'ANALISI DEL DIRETTORE DELL'ANSA

"Informazione servizio essenziale, Italia lo ha capito"

“Io credo che le persone, i cittadini, l’opinione pubblica, abbiano capito quanto è importante avere una informazione responsabile”.
È una delle riflessione condivise con la redazione di Pagine Ebraiche da Luigi Contu, direttore dell’agenzia Ansa. Una conversazione, nell’ambito dell’attività dei videopilpul quotidiani, che ha spaziato su diversi temi. Le sfide del giornalismo al tempo del Covid, l’adattamento a scenari in rapida trasformazione, il modo in cui gli italiani stanno reagendo alle diverse sollecitazioni di questo complesso periodo.

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Rassegna stampa

Un’immagine per la Storia
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Santa Sofia e l'identità altrui
A ciascuno i suoi punti di riferimento.
Da tempo immemorabile, per me, Santa Sofia è l'immagine della visione più alta in una Bisanzio della mente a cui William Butler Yeats ispirò due dei suoi più alti esiti poetici. La "cupola rischiarata dalle stelle o dalla luna sdegna [...] la furia e il fango delle vene umane", i suoi mosaici e i suoi smalti a simbolo della perfezione e della purezza dell'arte, immagine ultima del distacco assoluto dalla natura per un'agognata ma impossibile ascesa verso l'assoluto dell'arte, verso un irraggiungibile 'artificio dell'eternità'. Per me, Santa Sofia non è mai stata un luogo di culto religioso, ma lo spazio immateriale della più alta aspirazione estetica del forse più grande poeta del Novecento.
Dario Calimani
Israele vista dall'Italia
Nelle prossime ore l’Unione Giovani Ebrei Italiani (UGEI) e l’Osservatorio Solomon, sulle pagine Facebook di Ugei ed Hatikwà, terranno uno stimolante incontro con il leader d’Azione, Carlo Calenda, sulla “Percezione d’Israele in Italia e in Europa”.
Un argomento quanto mai stimolante. Nelle scienze, ad esempio, la percezione della temperatura si contrappone a quella reale, segnatamente per via dell’influenza sia dell’ambiente che della psicologia. 
Emanuele Calò
Scuola, distanza e sostanza
Torniamo a parlare di scuola, perché dopo un lungo silenzio finalmente se ne discute molto a livello nazionale, tanto nelle riunioni politiche quanto nel settore dell’informazione. Molte questioni però restano irrisolte, e soprattutto l’approccio non appare del tutto adeguato. Nelle aule scolastiche italiane è il tempo delle grandi misurazioni. Trasformati in geometri e ragionieri, Governo e Dirigenti Scolastici sovrintendono al calcolo degli spazi necessari per rendere possibile la riapertura agli studenti a partire da settembre.
David Sorani
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