L'INTITOLAZIONE IN RICORDO DELLA DONNA VITTIMA DELL'ODIO ANTISEMITA
Una via per Mireille Knoll, la commozione di Parigi
Per chi passerà davanti a quella targa d’ora in poi sarà come un monito. Un invito alla riflessione e all’azione contro un estremismo islamico che, in Francia e nel resto d’Europa, ha fatto già molte vittime ma non sempre è stato condannato a sufficienza.
Commozione a Parigi, dove quest’oggi una via è stata intitolata alla memoria di Mireille Knoll. Numerose nell’occasione le testimonianze in ricordo dell’anziana donna massacrata nel marzo del 2018 da due vicini di casa imbevuti di odio antisemita.
Dai figli Daniel e Allan, che l’hanno commemorata con parole di grande affetto e riconoscenza, alla sindaca Anne Hidalgo da cui quest’iniziativa è nata.
Tra i partecipanti anche Joel Mergui, presidente del Concistoro centrale delle comunità ebraiche, il rettore della Grande Moschea parigina Chems-eddine Hafiz, diversi esponenti delle istituzioni locali. Un appuntamento con la consapevolezza che arriva a pochi giorni dall’avvio del processo contro i criminali che l’hanno assassinata.
Intervistato da Pagine Ebraiche, Daniel Knoll ha raccontato: “Penso che questo atto, per quanto rilevante, non sia sufficiente. Il mio sogno, la mia speranza, è quella di arrivare all’istituzione di una giornata Mireille Knoll per le scuole. Un modo per seminare la giusta conoscenza e valori forti alle nuove generazioni. Bisogna fare presto, prima che sia troppo tardi”.
LA COMPOSIZIONE DELL'ASSISE DELL'EBRAISMO ITALIANO
UCEI, verso il nuovo Consiglio
Con la nomina dei tre membri della Consulta rabbinica il nuovo Consiglio dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane prenderà, nei prossimi giorni, un assetto definitivo.
Venti i Consiglieri di riferimento della Comunità ebraica di Roma, scelti in occasione delle recenti elezioni. La formazione “Per Israele” si presenterà in Consiglio con otto esponenti: Ruth Dureghello, Ruben Della Rocca, Elvira Di Cave, Alex Zarfati, Johanna Arbib Perugia, Raffaella Spizzichino, Antonella Di Castro e Claudio Moscati; “Binah” con cinque: Noemi Di Segni, Sabrina Coen, Davide Jona Falco, Saul Meghnagi e Gloria Arbib; “Dor va dor” con quattro: Gavriel Levi, Mimun Huani, Raffaele Rubin e Benedetto Sermoneta; “Menorah” con tre: Livia Ottolenghi, Guido Coen e Massimiliano Boni. I dieci Consiglieri espressione della Comunità di Milano, scelti anch’essi attraverso un voto, saranno suddivisi tra due liste: per “Italia Ebraica” risultano eletti Milo Hasbani, Simone Mortara, Roberto Jarach, Claudio Gabbai, Gadi Schoenheit; per “Tradizione e Futuro per Israele” Walker Meghnagi, Ilan Boni, Michele Boccia, Sara Modena, David Nassimiha.
Le altre 19 Comunità ebraiche locali saranno rappresentate da Marco Ascoli Marchetti (Ancona), David Menasci (Bologna), Elio Carmi (Casale Monferrato), Andrea Pesaro (Ferrara), Sara Cividalli (Firenze), Ariel Dello Strologo (Genova), Vittorio Mosseri (Livorno), Licia Vitali (Mantova), Elisabetta Rossi Innerhofer (Merano), Arturo Bemporad (Modena), Sandro Temin (Napoli), Davide Romanin Jacur (Padova), Riccardo Moretti (Parma), Maurizio Gabbrielli (Pisa), Giulio Disegni (Torino), Joram Bassan (Trieste), Paolo Gnignati (Venezia), Rossella Bottini Treves (Vercelli) e Davide Orvieto (Verona).
(Nell'immagine, una riunione del Consiglio UCEI uscente)
DOPO LA VITTORIA DI MISURA DI "BEYAHAD-INSIEME" ALLE ELEZIONI COMUNITARIE
Comunità di Milano, Walker Meghnagi alla presidenza
"Voglio governare assieme alla lista avversaria"
“Non abbiamo bisogno di opposizioni in Comunità. Abbiamo bisogno di un Consiglio che lavori insieme per quattro anni per il bene di tutti gli iscritti e per questo voglio provare a costruire un'alleanza con l'altra lista”. All'indomani della vittoria di misura alle elezioni della Comunità ebraica di Milano della sua lista "Beyahad-Insieme" (8.567 preferenze – 9 Consiglieri eletti), Walker Meghnagi spiega a Pagine Ebraiche di voler aprire ad un accordo con la lista concorrente, "Milano ebraica" (8.237 preferenze – 8 Consiglieri eletti). “Noi abbiamo già in mente una squadra di governo, ma, come avevo detto prima del voto, proporrò a Milano ebraica un'alleanza su di un programma condiviso. In questo quadro per me non ha senso governare da soli”. Il poco divario tra le due liste rappresenta in modo eloquente la divisione interna alla Comunità milanese. “Con Beyahad possiamo anche andare avanti da soli, ma preferirei di no. - ribadisce Meghnagi - Non abbiamo ancora parlato con l'altra lista, ma presto lo faremo e cercheremo di trovare un'intesa”.
Al di là della soddisfazione per il risultato, il futuro presidente della Comunità di Milano sottolinea soprattutto un elemento di queste elezioni: la diminuzione dell'affluenza. “Sono contento della vittoria, ma la cosa che mi ha colpito di più è il calo dell'affluenza alle urne. Sono venute a votare circa 300 persone in meno (1622 contro le 1920 delle elezioni del 2019) ed è un segnale molto molto brutto. Dobbiamo lavorare per recuperare quegli elettori, così come le diverse centinaia di iscritti che in questi anni si sono cancellati dalla Comunità”.
LA COLLABORAZIONE CON LA SCUOLA TRADUTTORI E INTERPRETI DI TRIESTE
International Edition, Pagine Ebraiche anche in russo
Si allarga anche al russo il novero delle lingue in cui è prodotto il notiziario settimanale internazionale Pagine Ebraiche International Edition a cura della redazione giornalistica UCEI.
Uno spettro di possibilità già significativo e che registra ora quest’ulteriore ampliamento nell’edizione diffusa ieri sera, nel segno della collaborazione tra la redazione di Pagine Ebraiche e le studentesse e gli studenti della prestigiosa Scuola superiore Traduttori e Interpreti dell’Università di Trieste che svolgono al suo interno un tirocinio.
La traduzione in russo di un testo del nostro collaboratore Gadi Polacco è stata effettuata da Giancarlo Pace. Vivissimi complimenti a lui e a tutte le sue compagne e ai suoi compagni di studio che da anni donano una parte del loro tempo e del loro talento a Pagine Ebraiche!
Dalle lande più sperdute del Bel Paese giunge notizia che si siano incontrati virtualmente i Presidenti delle Medie e Piccole Comunità ebraiche italiane per confrontarsi e scambiarsi qualche idea sulla situazione delle loro rispettive realtà e sui molti problemi che quotidianamente si trovano ad affrontare. Ci si è resi conto che qualcosa di più si può fare e qualcosa di più si può anche ottenere, unendo le forze, avviando attività comuni, sviluppando progetti di comune interesse, rappresentando posizioni comuni su problematiche comuni – la casherut, i Talmud Torah, i giovani, i musei, la conservazione del patrimonio culturale e monumentale, la preservazione dei minaghim e dei niggunim. E forse anche aprendo nuove forme di dialogo, più continuo e proficuo, con l'UCEI e con il rabbinato, sostenendo dall'esterno l'impegno non sempre facile dei Consiglieri UCEI che istituzionalmente le rappresentano.
La scrittrice irlandese Sally Rooney, brava e trendy, ha dimostrato di possedere un’intelligenza superiore a quella dei suoi critici. Mentre parte della stampa dibatteva sulla sua decisione di non far tradurre in ebraico la sua ultima fatica letteraria (Beautiful world, where are you, un titolo che per una marxista come lei non ha il significato che potrebbe avere per un freudiano) costei deve essersi accorta di ciò che agli altri è sfuggito, ossia, di quanto sia mostruoso bandire una lingua, dicendosi disposta, nella sua immensa bontà, a far stampare fuori da Israele una versione in ebraico, che i perfidi israeliani potrebbero importare, perché le loro tipografie sono impure. Tutto questo sicuramente non è razzista, ma è sorprendente quanto gli somigli.
Angoscia, rabbia, impotenza di fronte a un fantasma che ritorna. Poi, a mente fredda, soprattutto inquietudine e preoccupazione. Le violenze fasciste del 9 ottobre a Roma spaventano, turbano nel profondo la difficile ripresa e vogliono generare il caos. Ma occorre andare oltre il senso di sconfitta e, nella solidarietà democratica, cercare di capire come tutto ciò sia potuto accadere.