Milano, Walker Meghnagi alla guida “Alla Comunità serve governo unitario”
“Non abbiamo bisogno di opposizioni in Comunità. Abbiamo bisogno di un Consiglio che lavori insieme per quattro anni per il bene di tutti gli iscritti e per questo voglio provare a costruire un’alleanza con l’altra lista”. All’indomani della vittoria di misura alle elezioni della Comunità ebraica di Milano della sua lista Beyahad-Insieme (8.567 preferenze – 9 Consiglieri eletti), Walker Meghnagi spiega a Pagine Ebraiche di voler aprire ad un accordo con la lista concorrente, Milano ebraica (8.237 preferenze – 8 Consiglieri eletti), guidata dal presidente uscente Milo Hasbani. “Noi abbiamo già in mente una squadra di governo, ma, come avevo detto prima del voto, proporrò a Milano ebraica un’alleanza su di un programma condiviso. In questo quadro per me non ha senso governare da soli”. Il poco divario tra le due liste rappresenta in modo eloquente la divisione interna alla Comunità milanese. “Con Beyahad possiamo anche andare avanti da soli, ma preferirei di no. – ribadisce Meghnagi – Non abbiamo ancora parlato con l’altra lista, ma presto lo faremo e cercheremo di trovare un’intesa”.
Al di là della soddisfazione per il risultato, il futuro presidente della Comunità di Milano sottolinea soprattutto un elemento di queste elezioni: la diminuzione dell’affluenza. “Sono contento della vittoria, ma la cosa che mi ha colpito di più è il calo dell’affluenza alle urne. Sono venute a votare circa 300 persone in meno (1622 contro le 1920 delle elezioni del 2019) ed è un segnale molto molto brutto. Dobbiamo lavorare per recuperare quegli elettori, così come le diverse centinaia di iscritti che in questi anni si sono cancellati dalla Comunità”.
Dal punto di vista delle priorità, Meghnagi pone in cima all’agenda “i giovani, i servizi sociali e la scuola. Ma i problemi aperti sono tanti e per questo chiedo la collaborazione di tutto il Consiglio. Penso sia necessario che ciascun assessore non lavori da solo, ma che si costruisca una squadra attorno che lo supporti”. A proposito degli assessorati, aggiunge di volerli offrire, nel solco di una possibile alleanza, alla lista Milano ebraica. “Non avrebbe senso tenerli in disparte, anche perché ognuno ha la propria dignità e quindi certo offriremo loro degli assessorati. – afferma – Io vorrei portare con noi dei moderati, ci sono persone valide e capaci ed è importante coinvolgerle”. Poi sottolinea ancora una volta il tema delle divisioni. “Durante la campagna elettorale e non solo c’è stata troppa acrimonia, troppe discussioni. Non possiamo vivere in un clima di conflitto permanente”.