
Elia Richetti,
rabbino
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Nel
momento in cui introduce la mitzvah dell’anno sabbatico, la Torah
comincia dicendo: “Il Signore parlò a Moshè dal monte Sinai dicendo…”.
Non è molto chiaro il perché di questa introduzione, dato che tutte le
regole date finora, senza soluzione di continuità, sono state date sul
monte Sinai.
È noto il midràsh secondo il quale il monte Sinai si distingue per il
fatto di essere il meno alto fra i monti, e tuttavia fu scelto per il
dono più alto di tutti, la Torah.
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Sergio
Della Pergola,
Università
Ebraica
di Gerusalemme
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Il
23 maggio 1996 Benjamin Netanyahu vinceva per la prima volta,
clamorosamente, a sorpresa e per un pugno di voti, le elezioni dirette
per la presidenza del consiglio dei ministri israeliano. Nel mese del
maggio di vent'anni dopo, Netanyahu era ancora Primo Ministro in
Israele. Ma, a un anno dalla sua terza vittoria elettorale consecutiva,
la democrazia israeliana è in piena fibrillazione, come dimostra il
forzoso allargamento della coalizione al nuovo ministro della difesa
Lieberman. Più che dalle mutevoli circostanze del sistema geo-politico
mondiale, regionale e locale, ciò sembra riflettere i difficili
equilibri fra le correnti all'interno dei partiti e soprattutto
l'ambizione primaria del Premier israeliano di conservare il potere,
anche al prezzo di scuotere dalle radici la sua propria base politica.
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Migranti, Gentiloni avvisa:
"Ue non si addormenti"
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Sono
562 i migranti soccorsi in mare e salvati dalla marina italiana ieri a
largo delle coste libiche. Cinque persone sono state recuperate senza
vita ma si teme, spiega il Corriere, che altri possano essere rimasti
intrappolati nella stiva. E mentre il Premier Matteo Renzi propone di
organizzare nel 2017 in Sicilia un G7 sui profughi, il suo ministro
degli Esteri Paolo Gentiloni invita l'Unione europea a non cadere
nuovamente in letargo sull'emergenza. Alla base della strategia
italiana, spiega il ministro intervistato da La Stampa, c'è il
migration compact: “La nostra proposta è, sul medio periodo,
riorientare sui temi migratori una parte dei fondi di cooperazione
della Ue: circa 5 miliardi che, con l'effetto leva di altri
finanziamenti pubblici e privati, potrebbero moltiplicarsi fino a
50-60. E, sul breve periodo, un piano di pronto intervento rivolto a 17
Paesi africani”. Per Gentiloni, rispondere all'emergenza migranti sarà
d'aiuto contro la crescita dei populismi in Europa: “contro i
distributori di paure”, afferma il ministro facendo riferimento
all'Austria, dove la destra populista e antieuropeista ha rischiato di
vincere. “Gli austriaci hanno combattuto una battaglia eroica, soli
contro tutti. - la valutazione invece di Matteo Salvini, intervistato
sul Corriere - E al secondo turno sono arrivati al 49,79-Marine Le Pen
è andata molto bene, Olanda i nostri alleati sono il primo partito, in
Svezia, Danimarca e Finlandia lo spirito che è lo stesso nostro sta
crescendo”.
La Spezia ricorda l'esodo ebraico con un premio a Napolitano.
Settant'anni fa salpavano dalla città ligure due navi cariche di
profughi ebrei diretti verso il futuro Stato d'Israele. Per ricordare
quella storica vicenda, è nato il premio Exodus, che ricorda La Stampa,
quest'anno andrà al Presidente emerito, Giorgio Napolitano. “Nel
consegnarglielo, oggi a Roma, - scrive il quotidiano - il sindaco della
Spezia, Massimo Federici, assieme al presidente dell'Unione delle
Comunità Ebraiche in Italia Renzo Gattegna, chiude anche la parabola
cittadina di recupero della memoria. Giorgio Napolitano ha lasciato
un'impronta profonda, in Italia, in Europa, in campo internazionale e
non solo nei nove anni di Presidenza della Repubblica”.
Israele, Lieberman ministro della Difesa. II governo israeliano di
Benjamin Netanyahu si consolida a destra con l'ingresso del partito
Yisrael Beitenou di Avigdor Lieberman, che diventa ministro della
Difesa. Alla firma dell'accordo di coalizione, Netanyahu ha voluto
ribadire ieri il suo impegno alla pace con i palestinesi, malgrado il
negoziato sia bloccato da tempo (Avvenire). Da Israele, inoltre, arriva
la notizia riportata dall'Osservatore Romano di una nuova campagna di
sensibilizzazione portata avanti dall'associazione Tag Meir (Segnale
luminoso) contro l'intolleranza religiosa.
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qui roma - la cerimonia al tempio maggiore
La Semikhah di Jacov Di Segni
Un nuovo rabbino italiano
Oggi
celebriamo una grande gioia per tutto l’ebraismo italiano”. Con queste
parole cariche di emozione il rabbino capo di Roma Riccardo Di Segni ha
aperto la Semikhah del rav Jacov Di Segni, la cerimonia di trasmissione
dell’autorità rabbinica svoltasi ieri sera nel Tempio Maggiore.
Un’occasione celebrata significativamente nel momento in cui entrava
Lag Baomer, ha ricordato il rabbino capo, di cui uno dei simboli più
importanti è “la resistenza, poiché ci ricorda che il popolo ebraico
non si piega proprio grazie alla tenacia dei suoi maestri, che portano
avanti la tradizione”. In questo modo, grazie allo studio incessante
sulla cui via il neo rabbino dovrà progredire – ha aggiunto – “prosegue
non solo la nostra tradizione ma la tradizione di tutto il popolo
ebraico”. Una consapevolezza espressa anche dal rav Jacov Di Segni, che
in un discorso pronunciato in seguito alla Semikhah ha ricordato come
il Talmud sottolinei proprio nel passo in cui si parla di Lag BaOmer
che “se una persona ha studiato Torah quando era giovane deve
continuare tutta la vita fino alla vecchiaia, e così se uno ha avuto
allievi in gioventù deve continuare ad averne per tutta la vita”. Alla
festa per la sua Semikhà il rav Jacov Di Segni ha infine voluto
abbinare un’altra gioia, quella del Zeved Habat, la cerimonia di
benedizione e attribuzione del nome a una neonata, di sua figlia Rachel
Dora Simchà. Leggi
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qui parma - il progetto israeliano ktiv
Rivoluzione digitale alla Palatina
I manoscritti ebraici in un click
Presentato
nelle scorse ore a Parma il progetto di digitalizzazione integrale dei
manoscritti ebraici della Biblioteca Palatina, curata dalla National
Library of Israel in collaborazione con l'Associazione Italiana Amici
dell'Università di Gerusalemme e con il sostegno della Friedberg Jewish
Manuscript Society. Sono stati 1.600 i manoscritti digitalizzati nel
corso del progetto, preziosi volumi di una raccolta, quella della
Palatina, tra le più importanti al mondo. Un lavoro frutto di
un'importante collaborazione tra Italia e Israele, presentato da Aviad
Stollman, responsabile delle collezioni della Biblioteca nazionale
d'Israele, e Sabina Magrini, segretario regionale del MiBact per
l'Emilia Romagna e già direttrice della Palatina. Nel corso
dell'incontro - organizzato in collaborazione con la Fondazione per i
beni culturali ebraici in Italia rappresentata dal presidente Dario
Disegni - Malachi Beit Ariè, docente dell'Università Ebraica di
Gerusalemme (nell'immagine durante l'evento a Parma) ha svolto un
workshop legato all'iniziativa, con l'esposizione di alcuni dei
preziosi codici parte della raccolta della Palatina. Leggi
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qui roma - beautiful israel
Ambiente, priorità per il futuro
e impegno per il presente
Come
affrontare il problema dei cambiamenti climatici e delle conseguenze
che comportano, deve essere una priorità. Non solo per le istituzioni
ma per tutti i cittadini, partendo da una presa di coscienza
individuale e collettiva che stimoli a una riflessione su temi che
avranno ricadute sull'immediato futuro. Questo il messaggio emerso
fortemente nel corso del convegno svoltosi all'Università di Roma Tre
con il titolo “Cambiamenti climatici: effetti sull’uomo e
sull’ecosistema”, organizzata dall'Italian Council for a Beautiful
Israel in collaborazione con il Laboratorio di psicologia clinica e
psicanalisi applicata dell’ateneo. A intervenire assieme a David
Meghnagi, direttore del Laboratorio di psicologia clinica e psicanalisi
applicata di Roma Tre, rav Gianfranco Di Segni, ricercatore
dell’Istituto di biologia cellulare e neurobologia del CNR e
coordinatore del Collegio Rabbinico, al professore dell'Università di
Tel Aviv Marcelo Sternberg e al consigliere dell’Italian Council for a
Beautiful Israel e membro della Società Psicoanalitica Italiana Alberto
Sonnino. In apertura, Emilio Nacamulli, presidente del ramo italiano di
Beautiful Israel, ha portato i suoi saluti in rappresentanza dell'ente.
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qui bruxelles - l'iniziativa di gariwo
“Solidarietà la nostra salvezza”
“Oggi
l’Europa, sempre più divisa ed egoista, è incapace di dare risposta
alle crisi politiche e sociali che lacerano l’Africa e il Medio
Oriente. Si dimostra indifferente allo sterminio del popolo siriano,
schiacciato in una morsa tra l’Isis e il dittatore Assad. Non è capace
di diventare un punto di riferimento morale per chi nel mondo arabo si
ribella al fondamentalismo islamico e alle dittature. Sembra
paradossale, ma se ieri i nazionalismi in Europa vedevano negli ebrei i
nemici dell’umanità, oggi i nuovi nazionalismi vedono, invece, negli
uomini più sofferenti del pianeta, in fuga dalla siccità e da regimi
criminali, i nuovi nemici da cui difenderci”.
A lanciare l’allarme ieri a Bruxelles il presidente di Gariwo Gabriele
Nissim (al centro nell foto in alto), che ha aperto i lavori del convegno “I Giusti del nostro tempo
contro i fanatismi, per il dialogo e l’accoglienza” organizzato nella
sede del Parlamento Europeo in collaborazione con il gruppo Socialisti
& Democratici (S&D) e l’Anti Racism and Diversity Intergroup.
Inquadrata
nelle iniziative per la Giornata europea dei Giusti, la conferenza ha
avuto tra i suoi partecipanti il vicepresidente del Memoriale della
Shoah di Milano Roberto Jarach (a sinistra nella foto), che ha
illustrato l'impegno dell'istituzione nel quadro dell'emergenza
profughi, oltre al vicepresidente del Parlamento Europeo Gianni
Pittella, agli eurodeputati Brando Benifei e Cecile Kyenge, a Milena
Santerini del Consiglio d’Europa, al presidente della Ligue des droits
de l’homme Francoise Dumont e ad Alexandre Beddock della Citizen’s
platform for Refugee Support di Bruxelles. Leggi
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qui roma
Lo sport e la sicurezza, valori
di una Comunità unita
Una
serata di beneficenza, ma anche di condivisione e unione grazie ai
valori dello sport. Questo il senso della serata “Krav Magà per
Tzedakà”, una lezione organizzata da Delet, l’Assessorato alle
politiche giovanili della Comunità ebraica di Roma, in collaborazione
con la Securdan Krav Maga, per raccogliere fondi destinati al
rafforzamento della sicurezza comunitaria, e svoltosi ieri sera alla
Scuola ebraica di Roma. “Siamo davvero soddisfatti della partecipazione
di così tante persone, tanto che sulla scia del successo dell’evento
organizzato l’anno scorso abbiamo deciso di aprire la serata non solo
ai giovani ma a tutta la Comunità”, ha affermato la responsabile di
Delet Giordana Moscati. A portare i loro saluti anche la presidente
della Comunità di Roma Ruth Dureghello, la quale ha ricordato
l’importanza del tema della sicurezza e del lavoro per renderla più
efficace, e l’addetto culturale dell’Ambasciata israeliana in Italia
Eldad Golan. Leggi
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Setirot - Louise |
Trancy, Francia. Louise ha 17 anni quando, nel 1942, scrive questa lettera a suo padre.
"Papà mio carissimo, ho una notizia triste, caro papà. Dopo la zia,
tocca a me partire. Ma non fa niente. Io sono su di morale, come tutti
qui del resto. Non devi amareggiarti, papà. Quel che conta è che parto
in ottime condizioni. Questa settimana ho mangiato molto. Mi sono
trovata due pacchi in più, uno di una compagna deportata, l’altro della
zia, e proprio adesso mi è arrivato il tuo. In questo momento posso
immaginare la tua espressione, caro papà e vorrei proprio che tu avessi
tanto coraggio quanto ne ho io, sono certa che se tu riuscirai a
reagire con forza d’animo a questa nuova batosta, io lo sentirò".
Stefano Jesurum, giornalista
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In ascolto - Le Barry Sisters |
A
volte le scelte dei pubblicitari in fatto di musica mi lasciano
perplessa, nel senso che non riesco a trovare un nesso tra canzone e
immagini. È il caso per esempio dello spot di una famosa marca di
caramelle, in cui il protagonista congela le persone con un soffio. La
scena, agghiacciante in ogni senso, avrebbe i tratti della tragedia se
fosse accompagnata dalle note di una sinfonia di Beethoven e invece
resta sospesa, senza fisionomia né confini, sull’allegra melodia di
Chiribim Chiribom, canzone in yiddish oggi considerata un vero
classico. Esiste in diverse versioni e negli anni molti artisti l’hanno
inserita nel proprio repertorio. Ricordiamo tra gli altri Esther Ofarim
e il gruppo Givatron. Vi propongo l’esecuzione delle Barry Sisters, nate Clara e Minnie Bagelman da due ebrei originari di Kiev.
Maria Teresa Milano
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Time Out - Disparità |
Se
ogni ebreo è importante significa che ogni ebreo dovrebbe avere lo
stesso valore. Per questo dispiace una disparità di attenzione da parte
di alcune istituzioni ebraiche.
Daniel Funaro
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A Holt, cioè qui |
Esci
dalla Contea di Holt ma ci resti. Come in quella vecchia ma sempre
moderna canzone degli Eagles, quella che - parlando dell’Hotel
California, alludendo a uno spazio/tempo molto più vasto, e non
localizzato solo in America - ci spiegò che in certi posti si può solo
entrare e mai uscire. Alla fine della seconda lettura di Crepuscolo, di
Kent Haruf (NNEditore), il vostro Esercitante Lettore è imbarazzato:
lasciarsi portare dalla commozione e dalla gioia o estrarre la cassetta
degli attrezzi del critico letterario? Nel dubbio, scrivo: deciderete
voi se sono riuscito a essere sia Valerio sia Fiandra.
Valerio Fiandra
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Uomini e animali |
Non
poco scalpore ha destato, alcuni giorni fa, l'ammonimento del papa
contro chi ama gli animali ma si disinteressa degli uomini (immediata
l'ira funesta dell'Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente, la
quale ha redarguito il papa invitandolo a pensare, piuttosto, alla
pedofilia nella Chiesa, tema che a dire il vero mi pare gli sta a cuore
più che alla Cei, visto che non più di tre mesi fa Francesco ha
accusato le conferenze episcopali di non prevedere l'obbligo morale di
denuncia degli abusi all'autorità giudiziaria).
Sara Valentina Di Palma
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