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26 maggio 2016 - 18 Iyar 5776
PAGINE EBRAICHE 24

ALEF / TAV DAVAR PILPUL

alef/tav


Elia Richetti,
rabbino
Nel momento in cui introduce la mitzvah dell’anno sabbatico, la Torah comincia dicendo: “Il Signore parlò a Moshè dal monte Sinai dicendo…”.
Non è molto chiaro il perché di questa introduzione, dato che tutte le regole date finora, senza soluzione di continuità, sono state date sul monte Sinai.
È noto il midràsh secondo il quale il monte Sinai si distingue per il fatto di essere il meno alto fra i monti, e tuttavia fu scelto per il dono più alto di tutti, la Torah.
 
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Sergio
Della Pergola,
Università
Ebraica
di Gerusalemme
Il 23 maggio 1996 Benjamin Netanyahu vinceva per la prima volta, clamorosamente, a sorpresa e per un pugno di voti, le elezioni dirette per la presidenza del consiglio dei ministri israeliano. Nel mese del maggio di vent'anni dopo, Netanyahu era ancora Primo Ministro in Israele. Ma, a un anno dalla sua terza vittoria elettorale consecutiva, la democrazia israeliana è in piena fibrillazione, come dimostra il forzoso allargamento della coalizione al nuovo ministro della difesa Lieberman. Più che dalle mutevoli circostanze del sistema geo-politico mondiale, regionale e locale, ciò sembra riflettere i difficili equilibri fra le correnti all'interno dei partiti e soprattutto l'ambizione primaria del Premier israeliano di conservare il potere, anche al prezzo di scuotere dalle radici la sua propria base politica.
 
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Migranti, Gentiloni avvisa:
"Ue non si addormenti"
Sono 562 i migranti soccorsi in mare e salvati dalla marina italiana ieri a largo delle coste libiche. Cinque persone sono state recuperate senza vita ma si teme, spiega il Corriere, che altri possano essere rimasti intrappolati nella stiva. E mentre il Premier Matteo Renzi propone di organizzare nel 2017 in Sicilia un G7 sui profughi, il suo ministro degli Esteri Paolo Gentiloni invita l'Unione europea a non cadere nuovamente in letargo sull'emergenza. Alla base della strategia italiana, spiega il ministro intervistato da La Stampa, c'è il migration compact: “La nostra proposta è, sul medio periodo, riorientare sui temi migratori una parte dei fondi di cooperazione della Ue: circa 5 miliardi che, con l'effetto leva di altri finanziamenti pubblici e privati, potrebbero moltiplicarsi fino a 50-60. E, sul breve periodo, un piano di pronto intervento rivolto a 17 Paesi africani”. Per Gentiloni, rispondere all'emergenza migranti sarà d'aiuto contro la crescita dei populismi in Europa: “contro i distributori di paure”, afferma il ministro facendo riferimento all'Austria, dove la destra populista e antieuropeista ha rischiato di vincere. “Gli austriaci hanno combattuto una battaglia eroica, soli contro tutti. - la valutazione invece di Matteo Salvini, intervistato sul Corriere - E al secondo turno sono arrivati al 49,79-Marine Le Pen è andata molto bene, Olanda i nostri alleati sono il primo partito, in Svezia, Danimarca e Finlandia lo spirito che è lo stesso nostro sta crescendo”.

La Spezia ricorda l'esodo ebraico con un premio a Napolitano. Settant'anni fa salpavano dalla città ligure due navi cariche di profughi ebrei diretti verso il futuro Stato d'Israele. Per ricordare quella storica vicenda, è nato il premio Exodus, che ricorda La Stampa, quest'anno andrà al Presidente emerito, Giorgio Napolitano. “Nel consegnarglielo, oggi a Roma, - scrive il quotidiano - il sindaco della Spezia, Massimo Federici, assieme al presidente dell'Unione delle Comunità Ebraiche in Italia Renzo Gattegna, chiude anche la parabola cittadina di recupero della memoria. Giorgio Napolitano ha lasciato un'impronta profonda, in Italia, in Europa, in campo internazionale e non solo nei nove anni di Presidenza della Repubblica”.

Israele, Lieberman ministro della Difesa. II governo israeliano di Benjamin Netanyahu si consolida a destra con l'ingresso del partito Yisrael Beitenou di Avigdor Lieberman, che diventa ministro della Difesa. Alla firma dell'accordo di coalizione, Netanyahu ha voluto ribadire ieri il suo impegno alla pace con i palestinesi, malgrado il negoziato sia bloccato da tempo (Avvenire). Da Israele, inoltre, arriva la notizia riportata dall'Osservatore Romano di una nuova campagna di sensibilizzazione portata avanti dall'associazione Tag Meir (Segnale luminoso) contro l'intolleranza religiosa.
 
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  davar
qui roma - il premio exodus a napolitano
"Israele, Paese che ho nel cuore
 Lavoriamo tutti per la pace"

Ogni tanto la voce si spezza, tradendo l’emozione. Ma a colpire sono ancora una volta la straordinaria lucidità, la passione per la politica che abbatte le barriere, l’ampia prospettiva delle sue riflessioni. L’amicizia sincera nei confronti dello Stato di Israele e del mondo ebraico.
Un lungo applauso è seguito quest’oggi, a Palazzo Giustiniani, alla consegna del Premio Exodus conferito dalla città della Spezia al presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano per il suo impegno nel rafforzamento dei legami tra Italia e Israele e per la pacificazione del Medio Oriente.
Un riconoscimento che il sindaco Massimo Federici ha voluto consegnare a Napolitano assieme al presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Renzo Gattegna e al ministro della Giustizia Andrea Orlando in una occasione particolare: il 70esimo anniversario dalla partenza delle navi che dalle coste della Spezia salparono alla volta della Palestina mandataria, il futuro Stato di Israele, con all’interno alcune migliaia di profughi ebrei scampati alle persecuzioni nazifasciste. Un viaggio preceduto da una grande prova di generosità della popolazione ligure, che si produsse in un impegno umanitario davvero straordinario per quei giorni difficili.
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qui roma - la cerimonia al tempio maggiore
La Semikhah di Jacov Di Segni
Un nuovo rabbino italiano 

Oggi celebriamo una grande gioia per tutto l’ebraismo italiano”. Con queste parole cariche di emozione il rabbino capo di Roma Riccardo Di Segni ha aperto la Semikhah del rav Jacov Di Segni, la cerimonia di trasmissione dell’autorità rabbinica svoltasi ieri sera nel Tempio Maggiore. Un’occasione celebrata significativamente nel momento in cui entrava Lag Baomer, ha ricordato il rabbino capo, di cui uno dei simboli più importanti è “la resistenza, poiché ci ricorda che il popolo ebraico non si piega proprio grazie alla tenacia dei suoi maestri, che portano avanti la tradizione”. In questo modo, grazie allo studio incessante sulla cui via il neo rabbino dovrà progredire – ha aggiunto – “prosegue non solo la nostra tradizione ma la tradizione di tutto il popolo ebraico”. Una consapevolezza espressa anche dal rav Jacov Di Segni, che in un discorso pronunciato in seguito alla Semikhah ha ricordato come il Talmud sottolinei proprio nel passo in cui si parla di Lag BaOmer che “se una persona ha studiato Torah quando era giovane deve continuare tutta la vita fino alla vecchiaia, e così se uno ha avuto allievi in gioventù deve continuare ad averne per tutta la vita”. Alla festa per la sua Semikhà il rav Jacov Di Segni ha infine voluto abbinare un’altra gioia, quella del Zeved Habat, la cerimonia di benedizione e attribuzione del nome a una neonata, di sua figlia Rachel Dora Simchà.
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qui parma - il progetto israeliano ktiv 
Rivoluzione digitale alla Palatina
I manoscritti ebraici in un click

Presentato nelle scorse ore a Parma il progetto di digitalizzazione integrale dei manoscritti ebraici della Biblioteca Palatina, curata dalla National Library of Israel in collaborazione con l'Associazione Italiana Amici dell'Università di Gerusalemme e con il sostegno della Friedberg Jewish Manuscript Society. Sono stati 1.600 i manoscritti digitalizzati nel corso del progetto, preziosi volumi di una raccolta, quella della Palatina, tra le più importanti al mondo. Un lavoro frutto di un'importante collaborazione tra Italia e Israele, presentato da Aviad Stollman, responsabile delle collezioni della Biblioteca nazionale d'Israele, e Sabina Magrini, segretario regionale del MiBact per l'Emilia Romagna e già direttrice della Palatina. Nel corso dell'incontro - organizzato in collaborazione con la Fondazione per i beni culturali ebraici in Italia rappresentata dal presidente Dario Disegni - Malachi Beit Ariè, docente dell'Università Ebraica di Gerusalemme (nell'immagine durante l'evento a Parma) ha svolto un workshop legato all'iniziativa, con l'esposizione di alcuni dei preziosi codici parte della raccolta della Palatina.
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qui roma - beautiful israel
Ambiente, priorità per il futuro
e impegno per il presente

Come affrontare il problema dei cambiamenti climatici e delle conseguenze che comportano, deve essere una priorità. Non solo per le istituzioni ma per tutti i cittadini, partendo da una presa di coscienza individuale e collettiva che stimoli a una riflessione su temi che avranno ricadute sull'immediato futuro. Questo il messaggio emerso fortemente nel corso del convegno svoltosi all'Università di Roma Tre con il titolo “Cambiamenti climatici: effetti sull’uomo e sull’ecosistema”, organizzata dall'Italian Council for a Beautiful Israel in collaborazione con il Laboratorio di psicologia clinica e psicanalisi applicata dell’ateneo. A intervenire assieme a David Meghnagi, direttore del Laboratorio di psicologia clinica e psicanalisi applicata di Roma Tre, rav Gianfranco Di Segni, ricercatore dell’Istituto di biologia cellulare e neurobologia del CNR e coordinatore del Collegio Rabbinico, al professore dell'Università di Tel Aviv Marcelo Sternberg e al consigliere dell’Italian Council for a Beautiful Israel e membro della Società Psicoanalitica Italiana Alberto Sonnino. In apertura, Emilio Nacamulli, presidente del ramo italiano di Beautiful Israel, ha portato i suoi saluti in rappresentanza dell'ente.
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qui bruxelles - l'iniziativa di gariwo
“Solidarietà la nostra salvezza”
“Oggi l’Europa, sempre più divisa ed egoista, è incapace di dare risposta alle crisi politiche e sociali che lacerano l’Africa e il Medio Oriente. Si dimostra indifferente allo sterminio del popolo siriano, schiacciato in una morsa tra l’Isis e il dittatore Assad. Non è capace di diventare un punto di riferimento morale per chi nel mondo arabo si ribella al fondamentalismo islamico e alle dittature. Sembra paradossale, ma se ieri i nazionalismi in Europa vedevano negli ebrei i nemici dell’umanità, oggi i nuovi nazionalismi vedono, invece, negli uomini più sofferenti del pianeta, in fuga dalla siccità e da regimi criminali, i nuovi nemici da cui difenderci”.
A lanciare l’allarme ieri a Bruxelles il presidente di Gariwo Gabriele Nissim (al centro nell foto in alto), che ha aperto i lavori del convegno “I Giusti del nostro tempo contro i fanatismi, per il dialogo e l’accoglienza” organizzato nella sede del Parlamento Europeo in collaborazione con il gruppo Socialisti & Democratici (S&D) e l’Anti Racism and Diversity Intergroup.
Inquadrata nelle iniziative per la Giornata europea dei Giusti, la conferenza ha avuto tra i suoi partecipanti il vicepresidente del Memoriale della Shoah di Milano Roberto Jarach (a sinistra nella foto), che ha illustrato l'impegno dell'istituzione nel quadro dell'emergenza profughi, oltre al vicepresidente del Parlamento Europeo Gianni Pittella, agli eurodeputati Brando Benifei e Cecile Kyenge, a Milena Santerini del Consiglio d’Europa, al presidente della Ligue des droits de l’homme Francoise Dumont e ad Alexandre Beddock della Citizen’s platform for Refugee Support di Bruxelles.
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Piemonte
Lo shabbaton sul lago Sirio
Anche quest’anno si è svolto nella bella cornice del lago Sirio il tradizionale Shabbaton della Comunità ebraica di Torino – il quinto – con la partecipazione di molte famiglie con bambini e ragazzi di varie età, provenienti da Comunità non solo italiane, desiderose di non mancare all’incontro con rav Elihau Birnbaum e con la rabbanit Renana.
Il tema di quest’anno era “L’ebraismo nella società liquida”: compito di chiarire cosa s’intende con società liquida è stato svolto dalla rabbanit Elisabetta Di Porto e da Susanna Terracina.

Rossella Fubini
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qui roma 
Lo sport e la sicurezza, valori
di una Comunità unita

Una serata di beneficenza, ma anche di condivisione e unione grazie ai valori dello sport. Questo il senso della serata “Krav Magà per Tzedakà”, una lezione organizzata da Delet, l’Assessorato alle politiche giovanili della Comunità ebraica di Roma, in collaborazione con la Securdan Krav Maga, per raccogliere fondi destinati al rafforzamento della sicurezza comunitaria, e svoltosi ieri sera alla Scuola ebraica di Roma. “Siamo davvero soddisfatti della partecipazione di così tante persone, tanto che sulla scia del successo dell’evento organizzato l’anno scorso abbiamo deciso di aprire la serata non solo ai giovani ma a tutta la Comunità”, ha affermato la responsabile di Delet Giordana Moscati. A portare i loro saluti anche la presidente della Comunità di Roma Ruth Dureghello, la quale ha ricordato l’importanza del tema della sicurezza e del lavoro per renderla più efficace, e l’addetto culturale dell’Ambasciata israeliana in Italia Eldad Golan.
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jciak
Una settimana e un giorno
Ancora una volta il festival di Cannes premia il cinema israeliano. È Asaph Polonsky, al suo debutto con One week and a Day - Shavua Veyom, che racconta cosa accade quando dopo i sette giorni di lutto stretto si torna alla routine, a spuntare il Prix Fondation Gan à la diffusion della Settimana della critica. Eran Kolirin e Maha Haj, in concorso rispettivamente con Beyond the Mountains and Hills - Me’ever laharim vehagvaot e Personal Affairs - Omor Shakhsiya, malgrado l’apprezzamento della critica, si avviano invece a mani vuote nella nuova stagione dei festival.
Nel film di Asaph Polonsky il lutto è quello devastante di una coppia in là con gli anni che ha perso un figlio. I due reagiscono in modo opposto.

Daniela Gross
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il restaruro per la sinagoga di ostia
La Tevah restituita a nuova vita
Sono entrati in uso l’Aron (armadio) e la Tevah (pulpito) inviati alla sinagoga Shirat haYam di Ostia dalla sezione perugina della Comunità di Roma, oggi estinta ma con grandi Maestri nel suo passato come rav Emanuele Artom (1936-1937).
A distanza di 30 anni dall’ultima ufficiatura di un seder di Pesach da parte del rav Crescenzo Piattelli, sotto la supervisione del rav Elio Toaff, la tevà è tornata ad essere utilizzata in occasione della preghiera di minchà guidata dal rav Umberto Piperno (che cura nel Tempio una lezione settimanale). 
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  pilpul

Setirot - Louise
Trancy, Francia. Louise ha 17 anni quando, nel 1942, scrive questa lettera a suo padre.
"Papà mio carissimo, ho una notizia triste, caro papà. Dopo la zia, tocca a me partire. Ma non fa niente. Io sono su di morale, come tutti qui del resto. Non devi amareggiarti, papà. Quel che conta è che parto in ottime condizioni. Questa settimana ho mangiato molto. Mi sono trovata due pacchi in più, uno di una compagna deportata, l’altro della zia, e proprio adesso mi è arrivato il tuo. In questo momento posso immaginare la tua espressione, caro papà e vorrei proprio che tu avessi tanto coraggio quanto ne ho io, sono certa che se tu riuscirai a reagire con forza d’animo a questa nuova batosta, io lo sentirò".
 

Stefano Jesurum, giornalista
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In ascolto - Le Barry Sisters
A volte le scelte dei pubblicitari in fatto di musica mi lasciano perplessa, nel senso che non riesco a trovare un nesso tra canzone e immagini. È il caso per esempio dello spot di una famosa marca di caramelle, in cui il protagonista congela le persone con un soffio. La scena, agghiacciante in ogni senso, avrebbe i tratti della tragedia se fosse accompagnata dalle note di una sinfonia di Beethoven e invece resta sospesa, senza fisionomia né confini, sull’allegra melodia di Chiribim Chiribom, canzone in yiddish oggi considerata un vero classico. Esiste in diverse versioni e negli anni molti artisti l’hanno inserita nel proprio repertorio. Ricordiamo tra gli altri Esther Ofarim e il gruppo Givatron.
Vi propongo l’esecuzione delle Barry Sisters, nate Clara e Minnie Bagelman da due ebrei originari di Kiev
.

Maria Teresa Milano
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Time Out - Disparità
Se ogni ebreo è importante significa che ogni ebreo dovrebbe avere lo stesso valore. Per questo dispiace una disparità di attenzione da parte di alcune istituzioni ebraiche.


Daniel Funaro
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A Holt, cioè qui
Esci dalla Contea di Holt ma ci resti. Come in quella vecchia ma sempre moderna canzone degli Eagles, quella che - parlando dell’Hotel California, alludendo a uno spazio/tempo molto più vasto, e non localizzato solo in America - ci spiegò che in certi posti si può solo entrare e mai uscire. Alla fine della seconda lettura di Crepuscolo, di Kent Haruf (NNEditore), il vostro Esercitante Lettore è imbarazzato: lasciarsi portare dalla commozione e dalla gioia o estrarre la cassetta degli attrezzi del critico letterario? Nel dubbio, scrivo: deciderete voi se sono riuscito a essere sia Valerio sia Fiandra.

Valerio Fiandra
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Uomini e animali
Non poco scalpore ha destato, alcuni giorni fa, l'ammonimento del papa contro chi ama gli animali ma si disinteressa degli uomini (immediata l'ira funesta dell'Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente, la quale ha redarguito il papa invitandolo a pensare, piuttosto, alla pedofilia nella Chiesa, tema che a dire il vero mi pare gli sta a cuore più che alla Cei, visto che non più di tre mesi fa Francesco ha accusato le conferenze episcopali di non prevedere l'obbligo morale di denuncia degli abusi all'autorità giudiziaria). 

Sara Valentina Di Palma
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