Se non leggi correttamente questo messaggio, clicca qui      22 Settembre 2020 - 4 Tishri 5781
LA PANDEMIA E LA PREOCCUPAZIONE PER LA TENUTA DEL SISTEMA SANITARIO

Israele, la crisi sanitaria non arretra
Il governo pensa a nuove misure

Evitare che la pressione sugli ospedali diventi insostenibile. È l'obiettivo in queste ore del governo israeliano di fronte a una crisi sanitaria che per il momento non accenna ad arretrare nonostante il lockdown. Il paese dalla vigilia di Rosh HaShanah - il capodanno ebraico - è entrato in una nuova quarantena nazionale ma il numero dei contagi per il momento continua ad essere molto elevato. Nelle ultime 24 ore sono stati segnalati 3858 nuovi casi con 668 persone in gravi condizioni, di cui 159 attaccate ai respiratori. Sono 1285 le persone che hanno perso la vita a causa del coronavirus in Israele. E le previsioni degli esperti non sono tranquillizzanti. “Dal momento che il 20% dei pazienti gravemente malati muore a causa del virus, le nostre previsioni mostrano un aumento di 6000 casi di questo tipo entro la metà di novembre e una stima di 1.200 decessi, nel peggiore dei casi; nel migliore, i casi gravi saranno 3500 e 700 i decessi”, la stima di Eran Segal, ricercatore dell'Istituto Weizmann e parte del team di consulenza per la Commissione contro il coronavirus. A fronte di questi dati, le autorità stanno vagliano l'adozione di misure ancora più restrittive: l'ulteriore limitazione della presenza nei luoghi di lavoro, la chiusura delle sinagoghe, l'imposizione di nuove limitazioni alle preghiere pubbliche e la chiusura di tutti i mercati.

Leggi

IL SOPRALLUOGO AL CIMITERO DI VALDIROSE

Gorizia ebraica, un segno nella Storia
Il progetto di valorizzazione prende quota

L’idea lanciata dalla redazione di Pagine Ebraiche per un ripristino e una maggior valorizzazione dei luoghi della Gorizia ebraica, a partire dal cimitero di Valdirose, oggi in territorio sloveno, prende finalmente corpo. Negli scorsi giorni una delegazione della Fondazione per i Beni Culturali Ebraici in Italia, composta dal presidente Dario Disegni, dal vicepresidente Renzo Funaro e dal Consigliere e Project manager Andrea Morpurgo, ha incontrato prima il rettore dell’Università di Udine Roberto Pinton, con cui la Fondazione ha recentemente firmato una convenzione relativa allo sviluppo del progetto, e il sindaco di Nova Gorica Klemen Miklavic, con cui sono stati discussi i dettagli di carattere operativo per consentire di iniziare i lavori prima della fine dell’anno.
Dal filosofo Carlo Michelstaedter al glottologo Graziadio Isaia Ascoli. Senza dimenticare la giornalista Carolina Luzzatto Coen, prima donna italiana a dirigere un quotidiano.
Molti nomi illustri riposano in questo cimitero, significativo anche per la sua particolare collocazione: è situato a pochi passi dal posto di frontiera della Casa rossa che fu l’ultimo cardine della Cortina di ferro a cadere. Il simbolo del passaggio di testimone tra due epoche.

Storico l’incontro organizzato in quei luoghi, nel gennaio del 2016, dalla redazione UCEI. A dare il benvenuto alla delegazione della Fondazione Beni Culturali Ebraici in Italia, integrata dal delegato della Comunità ebraica triestina Livio Vasieri, furono infatti due sindaci. Quello di Nova Gorica, Matej Arcon. E quello di Gorizia, Ettore Romoli. 
Un incontro senza precedenti. Un simbolo abbraccio, tra le due Gorizie, nel nome della cultura ebraica e di alcuni suoi straordinari protagonisti. 

(Nell’immagine in alto la delegazione della Fondazione per i Beni Culturali Ebraici in Italia mentre conduce un sopralluogo al cimitero di Valdirose; in basso, nell’immagine di Giovanni Montenero, i sindaci Matej Arcon ed Ettore Romoli all’ingresso del cimitero in occasione dello storico incontro organizzato nel 2016 dalla redazione UCEI).

Leggi

QUI NAPOLI

Ritorno a Villa Pignatelli per un Kippur speciale

Le norme anti-Covid che regolano il rispetto del distanziamento consentono nel tempio di via Cappella vecchia, a Napoli, 26 posti per gli uomini e 11 per le donne.
Troppo pochi per accogliere gli ebrei residenti sul territorio che vorranno celebrare Kippur.
È così, come in altre Comunità in Italia e nel mondo, è partita la ricerca di un sito adatto ad accogliere un numero maggiore di partecipanti. L’obiettivo che è stato raggiunto a Napoli è particolarmente suggestivo.
La Sovrintendenza locale museale ci ha offerto due sale all’interno del Museo Villa Pignatelli, che ha una storia molto significativa per la presenza ebraica a Napoli.
La villa in questione fu costruita per volere di Sir Ferdinand Richard Acton nel 1826 e nel 1841 fu acquistata dal Barone Carl Mayer Rothschild, che era arrivato a Napoli nel 1831.
A Napoli, e in tutto il regno delle due Sicilie, vigevano per gli ebrei le interdizioni borboniche, che avevano seguito quelle spagnole del 1541. Per queste interdizioni, nessun ebreo poteva calpestare il suolo del regno. Certo non si poteva applicare l’interdizione a Rothschild, alla sua famiglia e a numerosi suoi collaboratori che erano stati chiamati proprio dai sovrani borbonici a sostenere e rinforzare le finanze del Regno.

Sandro Temin, Consigliere UCEI

(Nell’immagine il dipinto Kippur a casa Rothschild, del 1836, opera di Moritz Daniel Oppenheim)

Leggi

ITALIA EBRAICA AL VOTO 

Elezioni UCEI, a Milano in corsa cinque liste

Cinque liste, per un totale di 17 candidati, in corsa a Milano per le prossime elezioni del Consiglio dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane in programma domenica 15 novembre. Dieci i Consiglieri che rappresenteranno Milano nel nuovo Consiglio UCEI. 
Due liste hanno sette candidati, tre sono invece uninominali. La lista “Italia Ebraica” è composta da Milo Hasbani, Claudio Gabbai, Roberto Jarach, Simone Mortara, Gadi Schonheit, Claudia Terracina, Paolo Zevi. L'altra lista che presenta sette candidati è “Tradizione e Futuro per Israele” con Walker Meghnagi, Luciano Bassani, Michele Boccia, Ilan Boni, Sara Modena, David Nassimiha e Afshin Kaboli.
Le tre uninominali sono: “Gesher” di George Dees, “Rinnovamento” di Cobi Benatoff e “Unione per il Pluralismo” di Joyce Bigio.

Leggi

EDITH BRUCK NELLA COMMISSIONE PER LA RIFORMA DELL'ASSISTENZA SANITARIA

“Anziani, una ricchezza da valorizzare”

“I mesi del Covid hanno fatto emergere la necessità di un profondo ripensamento”. È la consapevolezza che ha portato il ministro della Salute Roberto Speranza a dar vita a una commissione per la riforma dell’assistenza sanitaria e sociosanitaria alla fascia di popolazione più anziana che avrà l’incarico di supportare, in questo ambito, l’azione del governo. Presieduto da monsignor Vincenzo Paglia, gran cancelliere del Pontificio Istituto Teologico per le Scienze del Matrimonio e della Famiglia, il gruppo di lavoro è composto da varie personalità del mondo scientifico e culturale. Tra loro spicca il nome di Edith Bruck, 88 anni, scrittrice e poetessa scampata in gioventù all’orrore di Auschwitz e di altri campi di sterminio. “Mi ha molto colpito questa nomina. Non ho soluzioni pronte, non sono esperta di burocrazia e di leggi. Darò il mio massimo facendo quel che mi riesce meglio: stimolare a pensare, portando anche un pezzo della mia esperienza”, racconta Edith a Pagine Ebraiche. Per l’intellettuale ebrea, ungherese di nascita ma italiana d’adozione, si tratta di “un tema di drammatica attualità, emerso con particolare evidenza in quest’ultimo periodo. Un problema che ha origine dal modo distorto in cui si guarda all’anziano nella società moderna. Non più una ricchezza, ma un peso. Qualcosa di ingombrante di cui liberarsi”.

Leggi

I CORSI AL VIA DAL 19 OTTOBRE

Diploma UCEI, un anno ricco di novità

Al termine dei moadim, il 19 ottobre prossimo, partiranno i corsi del Diploma Universitario triennale in Studi Ebraici dell’UCEI. Molti i docenti e i rabbanim coinvolti, dall’Italia e dall’estero, soprattutto in questa prima parte dell’anno in cui i corsi saranno prevalentemente in remoto. Alle materie fondamentali faranno quest’anno da corollario diversi insegnamenti complementari, tra i quali “Architettura sinagogale”, corso impartito da Andrea Morpurgo, membro della Giunta della Fondazione per i Beni Culturali ebraici in Italia, in diretta da Madrid. Oltre a soffermarsi sui modelli di sinagoghe prima e dopo l’emancipazione, il docente offrirà al pubblico l’occasione di conoscere le tendenze dell’architettura contemporanea nella edificazione di nuovi spazi di preghiera. Come introduzione alla materia: una “grammatica” dello spazio architettonico sinagogale.

Myriam Silvera

Leggi

IL PASSAGGIO DI PRESIDENZA DA LILIANA SEGRE A DANIELA DANA TEDESCHI

Associazione Figli della Shoah, il Consiglio si rinnova

Passaggio di testimone per quanto riguarda la presidenza dell'Associazione Figli della Shoah, ente impegnato nella trasmissione della Memoria e nella didattica della Shoah. Liliana Segre, a lungo alla guida dell'Associazione, lascia l'incarico nelle mani di Daniela Dana Tedeschi, eletta all'unanimità, e sarà d'ora in avanti presidente onorario. Vicepresidenti sono state invece nominate Marina Scarpa Campos, responsabile anche della Sezione di Venezia, e Susy Barki Matalon. "Siamo certi che il rinnovamento del Consiglio che si onora di avere come Presidente Onoraria Liliana Segre, continuerà a realizzare i principi fondatori dell’Associazione, volta a trasmettere la Memoria della Shoah coinvolgendo le seconde e terze generazioni. - le parole di Daniela Dana Tedeschi - Con il Consiglio così rinnovato desideriamo dare nuova vitalità alle nostre iniziative grazie anche al contributo di giovani consiglieri, insegnanti e professionisti ampliando le numerose attività di sensibilizzazione rivolte alla cittadinanza e al mondo della scuola in tutta Italia".

Leggi


Rassegna stampa

Il governo respira
Leggi

 
Rosh haShanah all'aperto
Un Rosh haShanah molto particolare: la capienza delle sinagoghe drasticamente ridotta a causa del Covid-19, in Israele come in diaspora abbiamo visto fare tefillòt all’aperto, abbiamo avuto tanta gente che è rimasta fisicamente fuori dal tempio oltre a chi ha rinunciato a priori ad avvicinarsi. Si può vedere in questo anche un messaggio positivo: uscire fuori, cercare l’ebreo che alla sinagoga non arriva. L’aprirsi all’esterno è sempre un gesto di speranza. In tempi di troppe controversie interne – il kotel con le suddivisioni in capsule non è forse un’immagine plastica delle nostre divisioni? - potrebbe simboleggiare al contrario un desiderio di riunificazione, lo shofar che suona per strada essere visto come un originario richiamo a raccolta del popolo intero. Un percorso, quello dell’uscire fuori dalle mura del tempio alla ricerca degli altri, sicuramente da proseguire.
Rav Michael Ascoli
Rispettarsi fra esseri umani 
Nulla sembra venire senza motivo. Nulla è lasciato al caso. E ogni frammento vale la pena di essere sondato.
In questi giorni di pentimento e di 'ritorno' a un comportamento corretto nei riguardi del prossimo e della tradizione ricevuta, mi sono chiesto perché, quando si sale alla lettura del Sefer, e prima di pronunciare il Barechù, vi sia l'uso (soprattutto presso i sefarditi) di pronunciare la formula 'HaShem 'immachem', a cui ci si sente rispondere 'Yevarechechà HaShem'. 
Si scopre, grazie al figlio che ti siede accanto al Beth HaKeneseth, che la doppia formula deriva dal libro di Ruth, dove Boaz così saluta i suoi mietitori ('HaShem 'immachem') e così quelli gli ricambiano il saluto ('Yevarechechà HaShem').
Dario Calimani
Una pace sotto silenzio
I mass media italiani hanno inquadrato gli accordi di pace fra Israele, Bahrein ed Emirati Arabi Uniti a stregua di una vicenda pittoresca, animata da protagonisti che oscillerebbero fra mitomania, ottusità, efferatezza ed insensibilità, privilegiando la denigrazione del soggetto (per loro politicamente impresentabile) a scapito dell'oggetto (la pace). Purtroppo, Alfred Nobel non previde l'assegnazione del Premio Nobel per la Guerra, il quale raccoglierebbe anche oggi dei consensi unanimi.
Emanuele Calò
Yamim noraim
Eccoci giunti a quella fase esclusiva che la vita ebraica contempla come dovere insieme religioso e morale tra Rosh haShanah e Kippur: gli Yamim noraim, i dieci giorni "terribili" di pentimento. Solo l'ebraismo richiede questa apertura totale sulla dimensione profonda dell'individuo, questa immersione nella propria coscienza davanti a se stessi, al prossimo, all'Onnipotente. Un periodo di revisione, di analisi interiore, di autocritica, di impegno al miglioramento, una resa dei conti totale e a tutto campo.
David Sorani
Leggi
Angurie combustibili
Chi è stato in Israele e in altri paesi del Medio Oriente avrà notato con sorpresa l’abbondanza e la frequenza di negozi e banchi dei mercati che offrono semi di vario tipo, non per la semina, ma per il piacere del palato del consumatore. Spesso sono abbrustoliti, altre volte sono salati o grossolanamente canditi con zucchero. Sulla loro varietà torneremo in futuro, ma oggi è interessante considerare un caso particolare che Israele ha affrontato e risolto in modo molto “verde”. Una frazione importante di questi semi sono quelli delle angurie che ben essiccati vengono offerti al consumo. La quantità di semi richiesta dal mercato è così importante che le coltivazioni locali di anguria forniscono al settore alimentare circa 2.800 tonnellate di semi l’anno.
Roberto Jona
Leggi
Pagine Ebraiche 24, l'Unione Informa e Bokertov sono pubblicazioni edite dall'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane. L'UCEI sviluppa mezzi di comunicazione che incoraggiano la conoscenza e il confronto delle realtà ebraiche. Gli articoli e i commenti pubblicati, a meno che non sia espressamente indicato il contrario, non possono essere intesi come una presa di posizione ufficiale, ma solo come la autonoma espressione delle persone che li firmano e che si sono rese gratuitamente disponibili. Le testate giornalistiche non sono il luogo idoneo per la definizione della Legge ebraica, ma costituiscono uno strumento di conoscenza di diverse problematiche e di diverse sensibilità. L’Assemblea dei rabbini italiani e i suoi singoli componenti sono gli unici titolati a esprimere risoluzioni normative ufficialmente riconosciute. Gli utenti che fossero interessati a offrire un proprio contributo possono rivolgersi all'indirizzo comunicazione@ucei.it Avete ricevuto questo messaggio perché avete trasmesso a Ucei l'autorizzazione a comunicare con voi. Se non desiderate ricevere ulteriori comunicazioni o se volete comunicare un nuovo indirizzo e-mail, scrivete a: comunicazione@ucei.it indicando nell'oggetto del messaggio "cancella" o "modifica". © UCEI - Tutti i diritti riservati - I testi possono essere riprodotti solo dopo aver ottenuto l'autorizzazione scritta della Direzione. l'Unione informa - notiziario quotidiano dell'ebraismo italiano - Reg. Tribunale di Roma 199/2009 - direttore responsabile: Guido Vitale.
Twitter
Facebook
Website