Se non leggi correttamente questo messaggio, clicca qui    25 Gennaio 2021 - 12 Shevat 5781
L'INDAGINE DI SWG IN COLLABORAZIONE CON LA REDAZIONE DI PAGINE EBRAICHE 

“Memoria, una risposta all’odio”

Dal 2014 ad oggi la rilevazione annuale su “Gli italiani e il Giorno della Memoria” condotta dall’Istituto Swg in collaborazione con la redazione Pagine Ebraiche costituisce un appuntamento molto atteso per analisti e addetti ai lavori.
Di notevole interesse si confermano anche i dati ottenuti quest’anno attraverso un’indagine effettuata a metà gennaio con l’obiettivo di verificare la conoscenza spontanea e sollecitata, la percezione di rilevanza e il grado di coinvolgimento.
Il Giorno della Memoria – evidenzia l’indagine, che sarà presentata nei dettagli domani su questo notiziario – si rafforza. E rappresenta un solido ancoraggio contro razzismo, parole di odio e teorie del complotto.
Se nel 2015 a dirsi molto o abbastanza preoccupato per l’antisemitismo era il 39% degli italiani, oggi sono infatti 55 su 100 a scegliere questa opzione (nel 2020 erano stati 52). Un dato che viene messo in relazione con quello relativo al 27 gennaio, giornata che il 68% degli interpellati (un record) dice di vivere con grande coinvolgimento.
L’indagine è stata al centro di un incontro con la redazione che ha avuto per protagonista Riccardo Grassi, direttore di ricerca Swg. Alla conversazione hanno partecipato anche la coordinatrice nazionale contro l’antisemitismo Milena Santerini, il direttore dell’Unar Triantafillos Loukarelis e la sociologa Betti Guetta della Fondazione Cdec.
Ad esprimere le valutazioni conclusive la presidente UCEI Noemi Di Segni.

LA LEGGE EBRAICA E IL PIANO VACCINAZIONI ANTI-COVID-19 

L'Halakhah, i vaccini e l'esempio del Capo dello Stato

Da alcune settimane i media ci inondano di immagini di spalle scoperte di ogni dimensione fisica e sociale, trafitte da aghi quasi come fossero freccette al tirassegno. Mi è stato domandato se la Halakhah consente di vaccinarsi sotto l’occhio delle telecamere, come molti hanno scelto o acconsentito di fare. I problemi sono almeno due.
Prima questione. Presupponendo che assumere il vaccino contro il Covid sia un atto meritorio a tutela dell’incolumità propria e altrui, è lecito dare pubblicità alle nostre buone azioni? I nostri Maestri dicono che il modo migliore per fare Tzedaqah è nella riservatezza, ma se si tratta di indurre gli altri a seguire l’esempio, può non essere una deliberazione inopportuna. Da qui per esempio l’uso invalso in molte Comunità di declamare le offerte a Sefer.
Seconda questione. Praticare un’iniezione richiede di scoprire parti del corpo che di solito si tengono coperte. È vero che basta scendere sulla strada in una giornata d’estate neppure particolarmente calda per assistere a spettacoli assai più indecorosi ma, che la cosa sia politically correct o meno, la Halakhah considera fra le “intimità” di una donna anche la parte superiore del suo braccio (Ben Ish Chay, anno I, P. Bo, 8). Pure a questo problema, peraltro, si potrebbe ovviare facilmente, chiamando per reclamizzare il vaccino solo testimonial maschili.
C’è però un’altra ragione più profonda, a mio avviso, per considerare di dubbio gusto la scelta operata da molti leader politici di vaccinarsi fra i primi. Alcuni di essi non rientravano certamente nelle fasce d’età cui i loro stessi governi hanno dato priorità rispetto all’assunzione del farmaco di fatto portando via il posto, complice lo sfruttamento di semplici ed evidenti motivi di immagine, a privati cittadini che in quel momento ne avrebbero avuto maggior diritto. Avrebbero dovuto piuttosto interrogarsi fino a che punto sia lecito che la figura pubblica da essi incarnata prenda il posto del singolo individuo che in quell’istante porta via un beneficio vitale a qualcun altro.
Almeno un leader si è evidentemente posto questo problema e lo ha risolto in un modo senz’altro degno della sua levatura personale e istituzionale: il nostro Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. 

Rav Alberto Moshe Somekh

LO SPETTACOLO DEL 27 GENNAIO IN ONDA IN PRIMA SERATA SU RAI5 

Il Maestro Morricone e le note per non dimenticare

Saranno le note composte dal Maestro Ennio Morricone per i film “Jona che visse nella balena”, “Gli occhiali d’oro”, “Senza destino” e “Perlasca, un eroe italiano”, a risuonare quest'anno nel tradizionale concerto organizzato per il 27 gennaio. Un'iniziativa, a causa della pandemia, rielaborata sotto forma di spettacolo televisivo che andrà in onda su Rai 5 il 27 gennaio alle 20.45, nell’ambito del programma “Visioni”. Sul palco della Sala Verdi, a dare vita alle musiche di Morricone, la Verdi Jazz Orchestra, diretta da Pino Jodice. Alle celebri composizioni per il cinema del Maestro, si aggiungerà il brano da lui composto per accompagnare la lettura di Se questo è un uomo di Primo Levi, e la serata vedrà anche la partecipazione dell’attore e musicista Peppe Servillo, che accompagnerà le musiche con la lettura dei testi curati dallo storico Claudio Vercelli in collaborazione con Viviana Kasam. Come ricordava proprio Kasam su queste pagine, l'’idea di dedicare quest'anno il concerto della Memoria a Morricone è stata di Daniela Dana Tedeschi, presidente dell’Associazione Figli della Shoah, che lo ha realizzato in collaborazione con Lydia Cevidalli e Nicoletta Mainardi del Conservatorio di Milano. “Ho pensato che fosse doveroso rendere omaggio a questo gigante della musica contemporanea recentemente scomparso – spiegava Tedeschi – che ha saputo affrontare con umiltà e rispetto un tema tanto difficile. Morricone ha accompagnato le immagini con musiche di forte carica emotiva, senza in nessun modo banalizzare le opere a cui si è ispirato. Le sue note senza tempo continueranno a parlarci con la lingua universale, quella della musica, che tocca il cuore di tutti noi. E di questo gli saremo per sempre grati”.

L'APPROFONDIMENTO SUL SETTIMANALE SPORTWEEK DEDICATO A BARTALI 

“Gino fu un Giusto, ecco perché”

Gino Bartali è un “Giusto tra le Nazioni” dal settembre del 2013. E ciò in ragione di testimonianze e fatti accuratamente valutati dagli esperti di Yad Vashem, il Memoriale della Shoah di Gerusalemme.
A ricordarlo, in un intervento pubblicato con molta evidenza dal settimanale Sportweeek della Gazzetta dello sport, è il giornalista della redazione UCEI Adam Smulevich. Racconta il giornalista: “Ho avuto il privilegio di conoscere una persona che al Gino nazionale deve tutto. Si chiamava Giorgio Goldenberg, al tempo delle persecuzioni era un giovane ebreo fiumano in fuga assiema alla sorellina e ai genitori. Lasciata da tempo Fiume per Firenze, quando presero il via i rastrellamenti nazifascisti, nel mare d’indifferenza che travolse numerose famiglie come la loro, i Goldenberg trovarono rifugio in un appartamento-cantina di proprietà del campione, già in rapporti con loro da alcuni anni”.

QUI ROMA - L'INIZIATIVA DELLA COMUNITÀ EBRAICA CON SANT'EGIDIO 

“Solidarietà, dovere ebraico”

Comunità ebraica di Roma e Comunità di Sant’Egidio insieme per un’iniziativa di solidarietà in soccorso “a chi è meno fortunato” e si trova ad affrontare, tra le varie sfide quotidiane, la morsa del freddo.
Quattro i punti di raccolta dove nelle scorse ore era possibile donare abiti, giacche e coperte. Dalla scuola ebraica al Tempio Beth Michael, dal Beth El al Beth Shalom: una Comunità solidale, come aveva chiesto in un appello alla partecipazione il rav Riccardo Di Segni, “verso tutta la nostra città e in particolare per chi soffre”.
Ad occuparsi della distribuzione di quanto raccolto, nel solco dell’insegnamento etico e morale “E aprirai la mano a chi ne ha bisogno”, sarà ora la Comunità di Sant’Egidio.

IL PROGRAMMA PASSATO E PRESENTE IN ONDA SULLA RAI IL 27 GENNAIO 

Shoah, salvataggi e Resistenza
L’impegno di Memoria del Cdec

Le ricerche storiche condotte dalla Fondazione Cdec in tema di Shoah, salvataggi e partecipazione ebraica alla Resistenza saranno al centro della prossima puntata del programma televisivo Passato e presente in onda il 27 gennaio (alle 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia).
Ospite di Paolo Mieli sarà Liliana Picciotto, storica del Cdec e tra le più autorevoli esperte in materia. Recente l’uscita di un suo saggio su Yad Vashem Studies con argomento il rastrellamento nazista del 16 ottobre 1943 a Roma. Un lavoro con vari spunti inediti.

(Nell'immagine, l'incontro di una delegazione del Cdec con il Capo dello Stato Mattarella)

LO SPECIALE SETTESTORIE IN ONDA SU RAI1 QUESTA SERA 

Il racconto di Sami

Quanto è ancora radicato l’antisemitismo nel 2021? E quanti sono nel mondo i movimenti che sostengono e si fondano su convinzioni razziste? Sono le domande cui cercherò una risposta la puntata odierna di Settestorie, il programma di approfondimento di Monica Maggioni. In onda in seconda serata su Rai1, la puntata ruota attorno a un’intervista a Sami Modiano.

L'INIZIATIVA DELLA REGIONE TOSCANA 

Testimoni e studenti, il dialogo è in rete

Come ogni anno dispari, centinaia di studenti toscani sarebbero dovuti partire in questi giorni alla volta di Auschwitz-Birkenau. Un’esperienza che è da tempo il fiore all’occhiello delle iniziative di Memoria promosse dalla regione sotto il coordinamento di Ugo Caffaz (nell’immagine). Fino al 2005 quel treno si è messo in moto ogni anno, poi la frequenza è diventata biennale, intervallata negli anni pari da un meeting con più di ottomila studenti delle scuole superiori. Occasioni ambedue di dialogo e confronto con testimoni e sopravvissuti. Lo stesso spirito anima l’iniziativa di quest’anno, che si svolgerà online.

QUI MANTOVA 

Memoria, la forza della musica

A Mantova una particolare attenzione, in questi giorni, è dedicata alla musica. Al centro anche quest'anno le attività del conservatorio Lucio Campiani, da tempo attivo con concerti e iniziative. Un impegno, spiega la sua presidente Francesca Zaltieri, nel segno di un patrimonio culturale ebraico posto alla base "di una nuova Europa più giusta, più tollerante e più inclusiva".

QUI TORINO 

Matilde, una testimone particolare

L’Associazione ebraica Anavim di Torino ha presentato in anteprima, nel corso di un evento online, il libro I racconti di Matilde e un video del suo adattamento in versione teatrale. Il volume racconta la storia della famiglia materna dell’autore, Ermanno Tedeschi, che negli anni della seconda guerra mondiale trovò rifugio in Uruguay. Matilde è la bambola che ha accompagnato Elsa Momigliano nel lungo viaggio da Torino al Sud America per sfuggire alle leggi razziste.

IL NUOVO CORSO DEL DIPLOMA UNIVERSITARIO UCEI

“Nelle sinagoghe la storia d’Italia”

Ha preso da poco il via, all’interno del Diploma universitario triennale in Studi ebraici UCEI, il nuovo corso dedicato all’architettura sinagogale.
A tenerlo il professor Andrea Morpurgo che, dopo gli studi in Italia e in Olanda, ha insegnato per molti anni storia dell’architettura a Bologna e attualmente vive e insegna a Madrid. Consigliere della Fondazione per i Beni Culturali Ebraici in Italia, il docente ha al suo attivo numerose ricerche e pubblicazioni riguardanti sinagoghe e cimiteri ebraici.

Ciclisti, ebrei e donne 
Chi si rivede! le donne accomunate agli ebrei  come obiettivi da sterminare di un ventiduenne di Savona, che è stato arrestato due giorni fa perché sembra stesse preparando un attentato contro le donne (naturalmente femministe) e gli ebrei. Il giovane antisemita in questione è stato - sembra - individuato in seguito ad intercettazioni telefoniche quindi, a meno che non parlasse allo specchio, questo progetto non era il frutto di una follia solitaria, ma perlomeno un progetto condiviso da due o tre persone. Il giovane terrorista arrestato non era solo antisemita e della destra estrema, non solo era in possesso di armi, ma apparteneva anche a una tendenza detta Incel (da involuntary celibate) già autori di stragi di donne negli Stati Uniti, che si considerano rifiutati dalle donne, troppo emancipate, e di conseguenza le odiano.
Anna Foa
Oltremare - Troppa memoria
Troppa memoria può far male all'anima, specialmente in un anno come questo.
No, non è ancora finito, l'annus horribilis del Coronavirus, perché non coincide davvero con il 2020, ma è iniziato nel mondo occidentale solo intorno a Carnevale, qui da noi si può dire perfino a inizio marzo, con la chiusura dei cieli sopra Israele e il rimpatrio d'urgenza di tutti gli israeliani che si erano sparsi per le piste di sci di mezzo mondo. Quindi teniamo duro fino a Purim almeno, se non a Pesach, prima di dire che abbiamo patito per 12 mesi. 
Daniela Fubini
Controvento - Turismo da vaccino
Siamo animali programmati per la sopravvivenza a ogni costo. Mors tua vita mea. Non deve quindi sorprendere la corsa all’accaparramento precoce del vaccino. A una Moratti che invita a immunizzare prima le Regioni più ricche e più produttive, per salvare l’economia nazionale, fa eco sul web il mercato nero (con tutti i rischi che esso comporta) dei vaccini. Non è difficile ipotizzare esista un giro legato alla malavita organizzata (chissà se i padrini hanno ottenuto l’immunità) e anche chi utilizza documenti falsi per tagliare la coda, prassi consolidata in Italia, insieme all’abusato “lei non sa chi sono io”.
Viviana Kasam
Pagine Ebraiche 24, l'Unione Informa e Bokertov sono pubblicazioni edite dall'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane. L'UCEI sviluppa mezzi di comunicazione che incoraggiano la conoscenza e il confronto delle realtà ebraiche. Gli articoli e i commenti pubblicati, a meno che non sia espressamente indicato il contrario, non possono essere intesi come una presa di posizione ufficiale, ma solo come la autonoma espressione delle persone che li firmano e che si sono rese gratuitamente disponibili. Le testate giornalistiche non sono il luogo idoneo per la definizione della Legge ebraica, ma costituiscono uno strumento di conoscenza di diverse problematiche e di diverse sensibilità. L’Assemblea dei rabbini italiani e i suoi singoli componenti sono gli unici titolati a esprimere risoluzioni normative ufficialmente riconosciute. Gli utenti che fossero interessati a offrire un proprio contributo possono rivolgersi all'indirizzo comunicazione@ucei.it Avete ricevuto questo messaggio perché avete trasmesso a Ucei l'autorizzazione a comunicare con voi. Se non desiderate ricevere ulteriori comunicazioni o se volete comunicare un nuovo indirizzo e-mail, scrivete a: comunicazione@ucei.it indicando nell'oggetto del messaggio "cancella" o "modifica". © UCEI - Tutti i diritti riservati - I testi possono essere riprodotti solo dopo aver ottenuto l'autorizzazione scritta della Direzione. l'Unione informa - notiziario quotidiano dell'ebraismo italiano - Reg. Tribunale di Roma 199/2009 - direttore responsabile: Guido Vitale.
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