Testimoni e studenti a confronto,
l’impegno della Toscana

Come ogni anno dispari, centinaia di studenti toscani sarebbero dovuti partire in questi giorni alla volta di Auschwitz-Birkenau. Un’esperienza che è da tempo il fiore all’occhiello delle iniziative di Memoria promosse dalla regione sotto il coordinamento di Ugo Caffaz (nell’immagine).
Un’iniziativa, quella del treno, con cui la Toscana ha fatto da apripista tra le regioni: dodici i convogli partiti fino al 2019, oltre settemila studenti complessivamente saliti a bordo. Fino al 2005 quel treno si è messo in moto ogni anno, poi la frequenza è diventata biennale, intervallata negli anni pari da un meeting con più di ottomila studenti di nuovo delle scuole superiori e da tutta la regione riuniti in un palazzo delle sport a Firenze, occasione ambedue di dialogo e confronto con testimoni e sopravvissuti. Lo stesso spirito anima l’iniziativa di quest’anno, che si svolgerà online, in collegamento in streaming dal Teatro della Compagnia di Firenze.
L’appuntamento è alle 9.30 di mercoledì 27 gennaio. Si partirà, come è consuetudine, in musica: con Enrico Fink, l’Orchestra Multietnica di Arezzo e Alexian Group. Sul palco Ugo Caffaz introdurrà l’assessora Alessandra Nardini e il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo. Una testimonianza raccolta in una videointervista in questi giorni di Enrico Pieri, superstite alla strage toscana nazi-fascista di Sant’Anna di Stazzema, farà da prologo. Ad un video lungo venti minuti sarà affidato il compito di provare a trasmettere l’atmosfera che sul treno, quello vero, ogni volta si respira, “dove si sale con uno stato d’animo e immancabilmente si torna con un altro, scossi ma cresciuti, i giovani come i grandi”. Un viaggio “dove niente è improvvisato, denso di emozioni dal primo all’ultimo minuto, preparato con lezioni di approfondimento in estate con i professori e poi da settembre a gennaio a scuola, in classe con ragazze e ragazzi. Un lavoro che non è mancato neppure quest’anno”.
Quindi sarà la volta dei testimoni e sopravvissuti, intervistati e introdotti da Camilla Brunelli e da Luca Bravi del Museo della Deportazione e Resistenza di Prato, che dal 2009 il treno l’organizza. Farà sentire la sua voce Vera Vigevani Jarach, lei che ben due tragedie del Novecento ha vissuto: la persecuzione contro gli ebrei di nazisti e fascisti e poi, fuggita in Argentina, la scomparsa della figlia ‘desaparecida’ nel 1976, vittima di un’altra dittatura. Ci sarà poi Kitty Braun, fiumana ‘adottata’ da Firenze all’indomani della Seconda guerra mondiale, deportata con la mamma e il fratellino. Ci saranno poi Andra e Tatiana Bucci, cugine di Kitty, sorelline scambiate per gemelle e per questo sopravvissute alla selezione iniziale di Birkenau ma scampate poi anche agli esperimenti di Mengele. Durante l’evento in streaming saranno presentati anche dei lavori più interessanti realizzati in questi mesi, in classe, dagli studenti delle scuole superiori toscane. Quindi, a far le conclusioni, sarà il presidente della Toscana Eugenio Giani, per poi, attorno alle 12.30, chiuderà di nuovo in musica.

(25 gennaio 2021)