Medio Oriente – La luce della scienza oltre le diffidenze
Con l’accensione del primo lume di Channukah, un progetto per dare “luce” ai scienziati mediorientali nomina un nuovo vicepresidente, il fisico israeliano Eliezer Rabinovici. L’organizzazione Sesame (Synchrotron-light for Experimental Science and Applications in the Middle East – nella foto, l’immagine del Centro di ricerca vicino ad Amman, Giordania), che raccoglie scienziati da tutto il Medio Oriente, da Israele all’Iran, dall’Egitto al Pakistan, ha nominato Rabinovici alla vicepresidenza. Il progetto, di cui aveva parlato su queste pagine la giornalista Daniela Ovadia, punta a realizzare una sorgente di luce di sincrotrone in Giordania, il primo della regione, strumento dedicato alle scienze sperimentali: funzionerà come un potentissimo microscopio e avrà applicazioni in vari ambiti, dalle scienze della vita, ai beni culturali, alle nanotecnologie. Gli scienziati potranno infatti utilizzarlo per studiare le proprietà di materiali avanzati, processi biologici e così come opere d’arte
“Questo programma ha un valore scientifico ed è anche una piattaforma che permette a molti paesi della regione di collaborare per ottenere insieme risultati scientifici”, ha dichiarato Rabinovici. Per tradizione, la scienza non guarda ai confini e in questo caso si propone come uno strumento per allentare le tensioni in una realtà, quella mediorientale, in cui gli equilibri sono sempre precari (al progetto partecipano scienziati dell’Autorità Palestinese, Bahrein, Cipro, Egitto, Iran, Israele, Giordania, Pakistan e Turchia). “Lavoriamo insieme per raggiungere insieme degli obiettivi che possano fa avanzare tutta la regione – ha spiegato il nuovo vicepresidente, professore di fisica all’Università ebraica di Gerusalemme nonché tra gli ideatori del progetto – Ciò avviene grazie alla fiducia costruita tra noi dopo tanti anni e senza le pressioni che dominano l’arena politica”. Tra gli attori protagonisti nella costruzione di questo super microscopio, un iniziativa che dal punto scientifico ha una rilevanza mondiale, anche l’Italia: è stato firmato ieri infatti il memorandum di intesa tra la Sesame e l’Istituto nazionale di fisica nucleare. “L’Italia è un Paese osservatore – ha dichiarato Fernando Ferroni, Presidente dell’INFN – con un ruolo oggi divenuto molto importante all’interno di un progetto che, al di là della sua validità scientifica, è significativo per la funzione che riveste nel costituire un terreno di incontro tra nazioni spesso molto distanti e che difficilmente trovano altri ambiti di collaborazione oltre a quello scientifico”. L’accordo, che formalizza la partecipazione dell’Italia, è stato siglato in occasione dell’11° meeting di SESAME, durante il quale è stato proposto a Giorgio Paolucci, dirigente di ricerca di Elettra Sincrotrone Trieste, il ruolo di direttore scientifico del progetto.
“Ci sono voluti anni per costruire un contesto politico e amministrativo tale da consentire agli scienziati della regione di venire fino a qui. Anni in cui sono stati questi stessi scienziati a portare i propri governi in luoghi dove questi non pensavano di andare, e magari neppure volevano” spiegava Rabinovici a Daniela Ovadia. La luce della scienza per accendere non più conflitti ma pace. Per il progetto Sesame sta funzionando, con collaborazioni che in ambito politico sembrano impossibili.
Daniel Reichel
(28 novembre 2013)