Israele – Guerra globale contro Hezbollah

Bulgaria, India, Georgia, Thailandia. Il conflitto tra Israele e Hezbollah, il gruppo terroristico che ha base in Libano, da anni ormai vede il mondo come teatro di scontro. Questa volta l’obiettivo dei fondamentalisti islamici, che storicamente possono contare sul sostegno del regime siriano di Bashar Al Assad e di quello iraniano degli Ayatollah, era Bangkok. Venerdì sera infatti, come riporta il Bangkok post, sono stati arrestati dalla polizia locale due uomini, legati a Hezbollah, sospettati di progettare un attentato terroristico nella capitale thailandese e diretto a colpire i turisti israeliani. In questo periodo, infatti, sono centinaia le persone che hanno lasciato l’aeroporto Tel Aviv Ben Gurion alla volta delle coste thailandesi e della vivacità di Bangkok. Ignari turisti, lontani migliaia di chilometri dal tradizionale terreno di scontro tra Israele e Hezbollah – il confine sud del Libano – diventati obiettivo delle cellule del terrore fondamentalista. Grazie alle informazioni dell’autorità israeliana, la polizia thailandese è riuscita a fermare i due uomini, il francolibanese Daoud Farhat e Libanese-filippino Youssef Ayad, prima che potessero portare a termine il piano. Secondo il Bangkok post, i due avrebbero ammesso di aver progettato sei attacchi terroristici nelle vie della capitale thailandese in sei luoghi altamente frequentati da turisti israeliani. Assieme a Farhat e Ayad,
a formare la cellula terroristica thailandese sarebbero altri sette uomini, riusciti per il momento a sfuggire alla cattura.
Vista la delicatezza della situazione, da Gerusalemme è arrivata la richiesta alle autorità locali di aumentare la sicurezza, in particolare nelle zone più a rischio e attivare controlli più stringenti nelle zone turistiche più popolari.
Hezbollah non è nuovo a questa politica del terrore, applicata su scala internazionale. Nel luglio del 2012, ad esempio, un attacco suicida nei pressi della città bulgara di Burgas, località di vacanza, causò la morte di cinque turisti israeliani e del guidatore del pullman su cui viaggiavano. In India a essere presa di mira era stata la moglie di un diplomatico, ferita da un attacco rivendicato da Hezbollah mentre una bomba, rimasta inesplosa, era stata posizionata a Tiblisi sull’auto del ambasciatore di Israele in Georgia. Una politica del terrore su larga scala a cui Israele ha risposto colpendo Hezbollah in Libano e in Siria, cercando di fermare i rifornimenti di armi provenienti dalla sponda siriana e dal lontano Iran. Lo sventato attentato di Bangkok voleva essere, secondo quando riportano i media israeliani, la vendetta di Hezbollah per la morte di uno dei suoi comandanti, Hassan al-Laqis, ucciso lo scorso dicembre nonché la risposta al presunto attacco dell’aviazione israeliana di febbraio. Nessuna delle due azioni è stata fino ad ora confermata dalle autorità israeliane.

d.r

(20 aprile 2014)