Israele – Aiuto e soccorso ai Balcani

presidente DodikIsraele sta inviando squadre di soccorso per fornire il proprio aiuto alle regioni balcaniche colpite dall’alluvione. Diverse aree della Serbia e della Bosnia sono infatti in stato di emergenza a causa delle violenti piogge cadute negli scorsi giorni e delle esondazioni di diversi fiumi. Di fronte a una situazione di grande gravita, con un bilancio che parla di decine di vittime e migliaia di sfollati, il governo israeliano è stato tra i primi a intervenire per prestare soccorso alle popolazioni colpite (nella foto il
presidente della Repubblica Serba di Bosnia ed Erzegovina Milorad Dodik mentre riceve una spedizione di aiuti da Israele). Domenica, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, parlando con il premier serbo Alexander Vučić, ha confermato l’impegno di Gerusalemme nel garantire assistenza e coordinare gli interventi per mettere in sicurezza famiglie e case colpite dal disastro. Netanyahu ha spiegato che Israele ha già inviato 1,5 tonnellate tra medicine e spedizioni umanitarie.
I media locali hanno riferito che Israele ha inviato un primo carico di aiuti di emergenza tra cui medicine, cibo, coperte e equipaggiamenti per affrontare la pioggia, e presto inviare delle pompe per il drenaggio delle terre. Gli aiuti sono stati trasportato in elicottero perché le città sono praticamente rimaste tagliate fuori dalle inondazioni, con buona parte della rete stradale sommersa dall’acqua.
La città di Doboj, nel nord della Bosnia ed Erzegovina, è stata tra le più colpite, con il centro città rimasto completamente sott’acqua e almeno 20 morti, secondo quando riferito dalle autorità ai giornali. A Doboj vive inoltre una piccola comunità ebraica, cui sinagoga si trova proprio nella parte più colpita. Secondo quanto riporta il Jerusalem Post, il presidente della Comunità ebraica di Nis, in Serbia – raggiunto al telefono dal quotidiano israeliano – praticamente tutti i membri della comunità di Doboj sono in salvo ma alcuni sono sono rimasti intrappolati nelle loro case senza elettricità , acqua e telefono.
Ringraziamento per l’impegno dei soccorsi israeliani è arrivato in queste ore da Aleksander Nikolic, rappresentante delle autorità serbe in Israele, che ha parlato di “gesto di grande umanità” e “prova di amicizia in un momento molto difficile per il paese”.

d.r

(20 maggio 2014)