#EyalGiladNaftali – Brasile 2014, in piazza per la solidarietà

manifestazioneMaglie con la stella di Davide e verdeoro, bandiere di entrambi i paesi, striscioni con l’appello “BringBackOurBoys” in bella vista. Non erano in molti, qualche decina, ma questo non ha impedito loro di sensibilizzare i media sul dramma dei tre studenti israeliani rapiti negli scorsi giorni nel Gush Etzion e di cui ancora si ignora la sorte. In larga maggioranza appartenenti alla locale comunità ebraica, i manifestanti scesi nelle strade di Rio De Janeiro (in concomitanza con l’incontro ‘mundial’ del Brasile) hanno voluto lanciare un chiaro messaggio all’opinione pubblica già a partire dal luogo di ritrovo: la piazza antistante la sede ufficiale del torneo. A spiegare la scelta è stata una dimostrante: “La nostra preoccupazione è che, con i Mondiali in corso, la notizia del rapimento di tre ragazzi innocenti passi sotto traccia. Consapevoli di ciò – ha detto ai giornalisti – abbiamo voluto incontrarci in questo luogo: per manifestare la nostra solidarietà ai familiari, ma anche per far sì che l’attenzione su questa vicenda non cali con il passare del tempo”.
Ad organizzare l’evento il rav Rami Avigdor, a capo dell’associazione Centro Kehila e tra i principali promotori di iniziative a carattere ebraico nel paese. Insieme ai dimostranti anche il deputato della Knesset Eli Ben Dahan, che rivolgendosi al gruppo ha così commentato: “La vostra è una nuova prova del fatto che lo sforzo di riportare a casa questi giovani attraversa tutti i continenti e unisce in un comune sentimento le diverse comunità ebraiche nel mondo”.