Israele – Stati Uniti, Obama saluta Peres

peres obamaIran, Iraq, processo di pace, vicenda Pollard. Shimon Peres, per il suo ultimo viaggio ufficiale prima di lasciare l’incarico di presidente di Israele, ha incontrato il presidente degli Stati Uniti Barack Obama in un confronto a tutto campo, prima di ricevere, nella giornata di oggi, la Medaglia d’Oro del Congresso, massimo riconoscimento civile negli USA insieme alla Presidential Medal of Freedom, già assegnata a Peres nel 2012.
Aggiornando il collega israeliano sulle trattative con la Repubblica degli Ayatollah, Obama ha garantito che gli Stati Uniti non accetteranno alcun compromesso sulla sicurezza dello Stato ebraico, né cambieranno la propria posizione sul potenziale nucleare iraniano o sugli aspetti chiave del suo sviluppo tecnologico. Sul punto, così come sui negoziati di pace tra israeliani e palestinesi, ma anche sulla difficile situazione in Iraq, il presidente USA ha chiesto un parere a Peres. I due hanno inoltre incontrato una rappresentanza dei leader ebraici americani. Rivolgendosi a loro, Obama ha sottolineato l’impegno dei due paesi per ritrovare i tre ragazzi (uno di loro ha la doppia cittadinanza israeliana e americana) rapiti nell’area di Gush Etzion e ha promesso che gli Stati Uniti continueranno a offrire la loro assistenza.
Tra l’altro, Peres ha sottolineato che il processo di pace con i palestinesi potrà ripartire e dovrebbe farlo presto, definendo Abu Mazen un “vero partner” di pace, ma mettendo anche in guardia contro l’accordo tra Fatah e il gruppo terroristico di Hamas per il governo d’unità nazionale ribadendo che “non è possibile mettere fuoco e acqua nello stesso bicchiere”, ricordando il continuo lancio di razzi da Gaza contro Israele.
Forte la richiesta di una soluzione sulla questione dell’americano Jonathan Pollard, da trent’anni in prigione per aver passato informazioni riservate a Israele. Secondo quanto riportato dalla stampa, Peres avrebbe presentato a Obama dei nuovi documenti per ottenerne il rilascio.

(26 giugno 2014)