Israele – Mercati stabili nonostante il conflitto

Tel-Aviv-Stock-ExchangeTiene lo Shekel, la moneta israeliana, nonostante la difficile atmosfera che si vive in Israele. Tiene la fiducia degli investitori nel mercato israeliano nonostante la pioggia di razzi che ha investito il paese e che avrebbe potuto destabilizzare l’economia locale. Dopo le notizie negative degli scorsi giorni, che davano uno shekel in flessione rispetto al dollaro – la valuta israeliana aveva perso lo 0.34% rispetto alla moneta americana e lo 0,14% nei confronti dell’euro – la Banca di Israele ha fissato ieri il tasso di cambio a NIS (shekel) 3.436/$, con un rialzo dello 0,204%. “Fluttuazioni prevedibili che non incidono sull’economia considerata nel suo insieme”, aveva dichiarato al quotidiano economico israeliano Globes Yossi Fraiman, presidente del fondo investimenti Prico. Se da una parte la situazione monetaria tiene, meno positive le notizie legate al turismo. I numeri delle cancellazioni di singoli e gruppi di turisti stranieri sono poche, ma la preoccupazione è per le future prenotazioni. In un recente comunicato, l’Associazione degli albergatori israeliani afferma che “il numero di nuove prenotazioni si è virtualmente prosciugato da quando la situazione nel sud è peggiorata e dall’inizio di operazione Protective Edge”. “L’associazione – continua il comunicato – guarda con grande preoccupazione alla situazione della sicurezza interna, situazione che se dovesse continuare così causerà sicuramente molte cancellazioni. Senza dubbio dopo la crisi (che speriamo finisca al più presto) sarà necessaria una forte campagna mediatica per riportare in alto la domanda nel settore turistico”.
I missili di Gaza sono dunque una minaccia anche per l’economia israeliana, con il settore turistico condizionato dall’escalation di violenza dovuta alle azioni del gruppo terroristico di Hamas. Sul sito dell’aeroporto Ben Gurion si legge “a causa dell’incremento dell’attività dell’aviazione militare israeliana, lo spazio aereo per voli civili è stato ridotto. Le attività dell’aeroporto continuerà regolarmente le sue attività, con qualche cambiamento nei piani di volo”. Vista la situazione, la compagnia di bandiera israeliana El Al ha deciso ieri di permettere ai suoi passeggeri con biglietti per viaggiare all’estero di cancellare o posticipare i propri voli. Una possibilità valida, riporta il Globes, fino a venerdì 18 luglio.

d.r.

(10 luglio 2014)