Israele – Hamas prosegue l’aggressione

Ashdod attacco benzinaioUn enorme colonna di fumo ha avvolto questa mattina la città di Ashdod, nel sud di Israele. A essere colpita dai razzi provenienti dalla Striscia di Gaza, una stazione di benzina. Tre persone sono rimaste ferite dall’attacco rivendicato dal gruppo terroristico di Hamas, di cui una gravemente. A Tel Aviv sono risuonate le sirene e tre missili sono stati intercettati dal sistema di difesa Iron Dome. Negli ultimi tre giorni, afferma l’esercito israeliano, sul paese sono stati lanciati oltre 570 missili. Siamo al quarto giorno dall’inizio dell’operazione Protective Edge – o Roccaforte, nella sua traduzione dall’ebraico – avviata per fermare la pioggia di razzi sparati da Hamas e dagli altri gruppi estremisti. Il bilancio dell’operazione è di oltre 900 obiettivi colpiti dall’Idf nella Striscia di Gaza, da punti di lancio dei missili a infrastrutture legate a Hamas fino ai tunnel sotterranei. Le azioni sono state portate tutte per via aerea e forti interrogativi rimangono su una eventuale decisione di agire via terra. “Niente ci ferma dall’andare avanti”, ha affermato il generale dell’esercito israeliano Benny Gantz, se non “una direttiva politica”. I vertici politici, premier Benjamin Netanyahu in testa, stanno valutando se dare il via alle operazioni via terra oppure no. Intanto Hamas – che sosterebbe di poter protrarre il conflitto per mesi – minaccia di colpire l’aeroporto Ben Gurion Tel Aviv, fino ad oggi regolarmente operativo. I voli internazionali hanno continuato ad atterrare nonostante il lancio quotidiano di missili proveniente da Gaza. “Il braccio armato del movimento di Hamas ha deciso di rispondere all’aggressione israeliana e vi avvisiamo dal non far arrivare voli all’aeroporto di Ben-Gurion, che sarà uno dei nostri obiettivi oggi”, la minaccia del gruppo islamista Izz el-Deen al-Qassam Brigades, riportata dalla Reuters.
Altra minaccia arriva invece da più lontano con Teheran, finora silenziosa a far sentire la sua ingombrante voce – e non solo, i missili di lunga gittata in dotazione alle varie fazioni estremiste della Striscia provengono in gran parte, secondo l’Idf, dall’Iran. “La nazione palestinese, che è difficile da sconfiggere, batterà sicuramente e ancora una volta il regime sionista”, avrebbe scritto, in una nota inviata ai palestinesi, il presidente iraniano Hassan Rouhani. Così riporta il sito israeliano Ynet.
Intanto il presidente americano Barack Obama, in una telefonata con il premier Netanyahu, si sarebbe fatto avanti per cercare di mediare e trovare un accordo per il cessate il fuoco. Opzione che Israele non prende in considerazione fino a che Hamas continuerà a minacciare i suoi civili, avrebbero dichiarato alcuni officiali dell’esercito israeliano.

(11 luglio 2014)