Israele – Hamas rifiuta la tregua

ashdodHamas ha respinto la proposta di cessate il fuoco formulata dall’Egitto e sostenuta da Stati Uniti, Unione europea, Lega araba, e Autorità nazionale palestinese, dopo che Israele, in seguito alla riunione del proprio Consiglio di sicurezza, aveva già dato il proprio assenso.
Mentre in accordo con le disposizioni del governo, l’esercito israeliano in mattinata ha sospeso le azioni mirate contro gli obiettivi di Hamas a Gaza per rispettare la tregua, sono state decine i razzi sparati dall’organizzazione terrorista contro le città di tutto il paese (47 tra le 9 e le 15, che si aggiungono ai 1088 complessivi dell’ultima settimana, come riporta l’Idf). In piena notte cinque missili sono stati lanciati contro Eilat all’estremo sud del paese, ferendo diverse persone. Rimane in condizioni critiche al Soroka Medical Center di Beer Sheba la bambina di 11 anni colpita ieri nella città beduina di Lakiya (in buone condizioni la sorella tredicenne ferita nello stesso attacco).
“Abbiamo accettato la proposta egiziana perché Gaza avesse l’opportunità di smantellare i missili, i razzi, i tunnel attraverso l’azione politica, ma se Hamas rifiuta, come sembra, Israele avrà la piena legittimità internazionale per un’operazione militare di più vasta portata per riportare la calma” ha commentato il primo ministro Benjamin Netanyahu incontrando il ministro degli Esteri tedesco Frank-Walter Steinmeier.
“L’Egitto ha proposto un cessate il fuoco per aprire la possibilità di mettere fine ai combattimenti. Questa mattina il Consiglio di sicurezza israeliano ha accettato. Fino a questo momento il fuoco non ha portato che morte e distruzione. Hamas si è isolata ed è chiamata dal mondo a porvi fine. Se continuano, porteranno soltanto ulteriore sofferenza alla loro gente. Israele continuerà a difendersi, è nostra responsabilità e nostro diritto. I terroristi hanno lo scopo di uccidere civili innocenti. Madri e bambini. Ebrei e arabi” ha dichiarato
il presidente Shimon Peres, incontrando Tony Blair, inviato per il Medio Oriente del Quartetto (Onu, Usa, Ue, e Russia). “I bambini di Gaza meritano le stesse opportunità dei bambini di tutto il mondo, essere sicuri e liberi, ma Hamas continua a tenerli in ostaggio. Cercano la morte, e non la vita, la distruzione e non la crescita. Agiscono spinti dall’odio e portano la tragedia sulla propria gente” ha sottolineato, facendo riferimento al cinico gioco del gruppo terrorista che non si limita a prendere di mira i civili israeliani, ma non mostra alcuna considerazione per la tutela degli abitanti di Gaza, costruendo depositi di armi e rampe di lancio dei missili tra le abitazioni, invitandoli a non mettersi al riparo per non rimanere coinvolti nelle azioni israeliane nonostante gli avvisi dell’Idf per evitarlo (secondo quanto riportato dalla stampa israeliana sarebbero oltre 190 nella Striscia le vittime dall’inizio dell’operazione Margine difensivo), mentre oggi il Times of Israel riferisce che funzionari di Hamas avrebbero impedito il passaggio al valico di Erez di un gruppo di ammalati di cancro che dovevano essere trasportati in Israele per essere curati.
Questa il quadro mentre prende il via la visita nella regione del ministro degli Esteri italiano Federica Mogherini. Tra le prime tappe, Ashdod, uno dei centri più bersagliati dai missili sparati da Hamas (nell’immagine la batteria di Iron Dome a difesa della città). In programma anche la visita del Centro Peres per la pace, dello Yad Vashem, del Tempio italiano e gli incontri con Netanyahu, Peres e Abu Mazen.

Rossella Tercatin twitter @rtercatinmoked

(15 luglio 2014)