#IsraeleDifendeLaPace – “I tunnel vanno neutralizzati”

tunnelLa necessità assoluta di compiere la missione. È ciò che ha messo in luce il primo ministro Benjamin Netanyahu aprendo la riunione di governo nella sede del Ministero della Difesa a Tel Aviv. Impossibile lasciare intatta la minaccia dei tunnel che da Gaza arrivano in territorio israeliano. “Non accetteremo alcun accordo che non consenta alle nostre forze di completare questa operazione necessaria alla nostra sicurezza – ha dichiarato Netanyahu – Hamas avrebbe potuto usare queste infrastrutture per rapire o uccidere soldati e civili. Ora ci stiamo occupando di neutralizzarle”. Già decine i tunnel distrutti, ma ancora grande il lavoro da compiere, mentre dopo una notte di relativa quiete è ripreso in mattinata il lancio dei razzi, in particolare verso il sud del paese (nella cittadina di Sderot, sul confine, tre persone sono rimaste ferite in modo lieve dai detriti e diverse sono state ricoverate in stato di shock).
Sono passati 24 giorni dall’inizio dell’Operazione Margine Protettivo, che supera così la durata della crisi del 2008-2009 (Piombo fuso) e di quella del 2012 (Pilastro di Difesa). Sono 56 i soldati israeliani che hanno perso la vita dallo scorso 8 luglio, e oltre 2800 i razzi piovuti su Israele nello stesso periodo. Tsahal ha inoltre annunciato il richiamo di 16mila riservisti per consentire il ricambio delle truppe al fronte, portando il totale dei riservisti coinvolti a 86mila.
Sono in programma oggi pomeriggio i funerali dei tre soldati caduti ieri: tutti tra i 20 e i 21 anni, sono rimasti vittima di una trappola esplosiva piazzata in un edificio della zona di Khan Yunis che nascondeva l’ingresso di un tunnel, oltre a un ambulatorio delle Nazioni Unite, come ha rivelato l’esercito israeliano, mettendo ancora in luce come Hamas, che governa la Striscia, prosegua nel nascondere postazioni militari tra la popolazione civile, esponendola al rischio di rimanere coinvolta o facendosene scudo (secondo i dati del Ministero della Sanità di Gaza, sono oltre 1300 i palestinesi che hanno perso la vita in queste settimane).

(31 luglio 2014)