#IsraeleDifendeLaPace – La ferocia di Hamas

Schermata 2014-08-22 alle 14.14.04Una vendetta per la morte di alcuni dei suoi capi militari. Secondo l’esercito israeliano, è possibile che Hamas stia preparando un piano per un attacco terroristico su larga scala contro Israele oppure il rapimento di civili o soldati sul confine con Gaza. Per questo la zona di frontiera è stata rinforzata, con i soldati di Tzahal a perlustrare la zona. C’è il rischio, dichiarano dall’esercito, che il movimento terroristico possa utilizzare dei tunnel sotterranei per infiltrarsi in territorio israeliano. Nonostante l’ampia operazione portata avanti da Israele per distruggere la rete di cunicoli costruita da Hamas, il pericolo che alcuni di questi tunnel non siano stati scoperti esiste. E mentre le autorità israeliane controllano i confini con Gaza, dalla Striscia continuano a partire razzi contro Israele. A Beersheva, un uomo è rimasto ferito da colpi di mortaio mentre un missile è caduto in un’area vicino a Tel Aviv. Nella sola giornata di ieri, 109 razzi sono stati sparati contro Israele. Alcuni esperti israeliani dicono che Hamas stia esaurendo le scorte di armi (avrebbe ancora a disposizione il 25% del suo arsenale). Il premier Benjamin Netanyahu afferma che il movimento non è mai stato colpito così duramente e ieri tre dei suoi capi militari sono stati uccisi. Il nervosismo di Hamas nelle ultime ore ha mostrato una volta di più il volto del gruppo che controlla Gaza: 18 palestinesi sono stati giustiziati perché sospettati di aver passato informazioni a Israele. Almeno sei in pubblico, di fronte a una moschea.
Stando alle ricostruzioni dell’Agenzia France Press, uomini con le uniformi delle Brigate Ezzedine al-Qassam hanno portato i sei sospettati davanti alla moschea e, dopo averli spinti a terra, li hanno giustiziati a colpi di pistola. Un testimone – riporta la Afp – ha sentito uno degli aguzzini gridare: “questo è l’ultimo attimo dei collaboratori del nemico sionista”.
Secondo Hamas, le 18 vittime avrebbero collaborato con Israele, indicando a Tzahal e all’intelligence israeliana tunnel e posizioni dei leader e miliziani del movimento nella Striscia, facendone un bersaglio dei raid israeliani. Nessun processo, ma solo efferata giustizia sommaria.

Daniel Reichel

(22 agosto 2014)