Israele – Mike Harari (1927-2014)
È scomparso a 87 anni Mike Harari, il leggendario agente del Mossad coinvolto nell’Operazione Entebbe, la cosiddetta Mivtsa‘ Kadur Ha-ra‘am, nella quale Israele riuscì a salvare i passeggeri di un aereo preso in ostaggio da un gruppo di terroristi palestinesi (unico soldato a perdere la vita fu il fratello di Benjamin Netanyahu, Yeonathan) e nell’Operazione Mivtza Za’am Ha’el, risposta alle sanguinose Olimpiadi di Monaco del ’72 nelle quali vennero uccisi 11 atleti israeliani. Nato a Tel Aviv nel 1927, ha iniziato giovanissimo a far parte della Palmach (la forza di combattimento precedente alla nascita dello Stato di Israele) in lotta contro gli inglesi per ottenere l’indipendenza ed è poi entrato nello Shin Bet, il servizio di intelligence per gli affari interni, occupandosi di sicurezza. Una volta ottenuto un posto nel Mossad, si è preso in carico le operazioni più delicate, riscuotendo grandi successi ma affrontando anche situazioni di crisi (caso esemplare: l’uccisione dell’uomo sbagliato quando si cercava la mente dietro al massacro di Monaco, errore a causa del quale presentò le dimissioni al premier Golda Meir che le rifiutò). Diventa poi capo dei servizi segreti israeliani nella ramificazione del Latino-America. La sua permanenza a Panama fa sollevare molte polemiche e dicerie che lo volevano in rapporti con il presidente Manuel Noriega, fatto sempre negato dallo stesso Harari. Il leggendario agente che amava l’opera e l’arte è stato impersonato nel 2005 dall’attore israelo-marocchino Moshe Ivgy nel film di Steven Spielberg Munich. Moshe Ya’alon, ministro della Difesa, lo ricorda: “Chiunque abbia avuto il privilegio di conoscerlo, sa quanto fosse creativo e coraggioso. La sua influenza sul Mossad e l’esercito è evidente nel presente e continuerà ancora per molti anni”. L’uomo delle operazioni, delle soluzioni creative, l’uomo da chiamare in tempi di massima allerta, l’uomo sul quale aleggerà per sempre un velo di mistero. Mike Harari era tutto questo.