Israele – Gerusalemme, ancora alta la tensione

gerusalemmeA Gerusalemme la tensione corre sul filo dopo i disordini dei giorni scorsi: mercoledì sera Yeuhda Glick, rabbino e attivista di destra è stato ferito mentre usciva dal Begin Center da un terrorista palestinese di 32 anni, Mu’taz Hijazi, che è morto poco dopo in uno scontro con la polizia. In risposta giovedì Israele ha deciso di chiudere, per la prima volta dopo quattordici anni, la Spianata delle Moschee per questioni di sicurezza. Una mossa pericolosa che ha scatenato l’ira dell’autorità palestinese e dei gruppi estremisti: se Abu Mazen ha reagito dicendo che un’azione del genere poteva generare solo una dichiarazione di guerra, Hamas ha invitato alla mobilitazione, Fatah ha invocato un Day of rage, una giornata di rabbia e la Jihad islamica ha chiesto di continuare la resistenza incitando a una nuova guerra di religione. Micky Rosenfeld, il portavoce della polizia israeliana ha spiegato: “La decisione della chiusura temporanea del sito è stata presa solo per evitare disordini ed incidenti. Oggi la Spianata delle Moschee sarà riaperta”. Aperta, ma con delle restrizioni di età: potranno accedere solo gli uomini sopra i 50 anni, per le donne invece nessun limite. Gerusalemme si prepara oggi a contrastare i possibili attacchi: più di 3000 poliziotti sono dispiegati in tutta la città pronti ad intervenire in un venerdì da codice rosso. Nella notte un palestinese è stato arrestato a Sawahra perché teneva in casa due Kalashnikov e delle munizioni. Alle cinque della mattina un autobus è stato danneggiato dal lancio di sassi, due ragazzi di 22 anni sono stati inoltre arrestati mentre si preparavano a lanciare delle pietre. Bloccati altri due palestinesi che cercavano di entrare in Israele da Gaza. Al Monte del Tempio dei giovani arabi di Gerusalemme Est hanno cercato di superare il blocco della polizia al termine della preghiera di mezzogiorno, creando nuove tensioni. Gli scontri per il momento non hanno provocato feriti, quattro invece sono le persone ferite a bordo di un autobus che ha apparentemente perso il controllo vicino alla capitale. Intanto, dopo il funerale del terrorista Hijazi svoltosi ieri sera e sorvegliato dalla polizia che temeva nuove proteste violente, lo Shin Bet continua ad indagare nel sospetto che Hijazi avesse un complice. Le proteste potrebbero durare settimane se non mesi” ha dichiarato al Jerusalem Post un ufficiale di polizia, in una situazione che sembra non accennare a migliorare.

Rachel Silvera twitter @rsilveramoked

(31 ottobre 2014)