Israele – A lavoro per riportare la calma

.A Gerusalemme si rafforza la sorveglianza di fronte agli asili, checkpoint sono stati installati dalla polizia nelle aree limitrofe alla zona Est. Sono misure che vogliono dare risposta ai cittadini, sempre più insicuri e con negli occhi ancora le terribili immagini dell’attentato di martedì scorso alla sinagoga di Har Nof. Si chiedono risposte di fronte al ritorno della paura degli attentati e il primo ministro Benjamin Netanyahu nelle scorse ore è rimasto a stretto contattato con i vertici della polizia e dell’esercito per valutare come muoversi. Questi ultimi sono d’accordo su di una cosa: evitare il dispiegamento di soldati nella zona di Gerusalemme Est. Il rischio, fanno sapere dal Tzahal e dalla polizia, è che la situazione si aggravi a causa di un uso della forza eccessivo. Meglio utilizzare le unità della polizia di frontiera, tesi sposata anche dal ministro della Difesa Moshe Yaalon. Intanto ha fatto discutere e ha ricevuto condanne bipartisan, la decisione del sindaco di Ashkelon Itamar Shimoni di vietare agli operai arabi di lavorare nella costruzione di tre asili della città durante l’orario scolastico. “Non c’è posto per la discriminazione degli arabi israeliani – il duro intervento di Netanyahu rispetto all’accaduto – Non dobbiamo generalizzare rispetto a un’intera popolazione a causa di una piccola minoranza violenza e belligerante. La grande maggioranza dei cittadini arabi rispetta la legge, e contro chi la viola, noi agiamo con determinazione e fermezza”. “Non ho nulla contro gli arabi israeliani, lavorano e costruiscono per noi da anni”, ha dichiarato il primo cittadino, rispondendo alle critiche piovutegli addosso da tutto l’arco politico israeliano. Secondo il sindaco, però, quando la tensione è alta, come si deve evitare che gli ebrei salgano al Monte del Tempio, “con le stesse precauzioni, credo sia sbagliato permettere di far lavorare operai arabi negli asili”.
Un provvedimento “inaccettabile”, secondo il ministro degli Interni Gilad Erdan, che ha aperto un’istruttoria ministeriale per appurare la legalità della decisione di Shimoni. “In un momento come questo, è un obbligo della leadership politica di calmare l’atmosfera e far tornare nelle persone un senso di sicurezza”, ha dichiarato il ministro del Likud. “Capisco le preoccupazioni del sindaco e dei cittadini ma dovrebbero lasciare alla polizia e alle forze armate il compito di restaurare la calma”.

Daniel Reichel

(20 novembre 2014)