Qui Stoccolma – I giovani uniti contro l’odio
Una settimana dopo il Fredens Ring, l’anello della pace di Oslo che ha visto molti cittadini musulmani riunirsi intorno alla sinagoga della città per proteggerla e gridare un ‘no’ alla violenza e l’antisemitismo perpetrato dagli estremisti islamici, questa volta è Stoccolma a diventare la protagonista di un evento analogo.
Venerdì alla grande sinagoga vicina al memoriale del Giusto tra le nazioni Raoul Wallenberg, insieme a centinaia persone, ha partecipato anche il primo ministro svedese Stefan Lofven, che ha dichiarato: “Non permetteremo mai che l’odio faccia cambiare il corso delle nostre vite”. Lofven ha poi concluso: “Questa di oggi è la vera Svezia”.
A prendere la parola anche Petra Kahn Nord, segretario generale dell’associazione svedese dei giovani ebrei: “Dalla nostra prospettiva di ebrei europei è fondamentale avere la sensazione di non essere soli”. Kahn aggiunge inoltre: “Questa iniziativa porta con sé un messaggio potentissimo: abbiamo dei gruppi, non solo ebraici, di giovani che prendono posizione contro l’antisemitismo e il razzismo. Stiamo affrontano un periodo pieno di tristezza e paura, proprio per questo quando l’assocazione Humanity Without Borders mi ha contattata per organizzare l’anello della pace ho avuto la sensazione che tutto fosse cambiato. Adesso possiamo avere speranza, sentire l’empatia degli altri. Adesso la voce delle minoranze si è levata e promuoveremo di nuovo la speranza e tolleranza per l’Europa e per la Svezia”.
L’evento è stato organizzato, tra gli altri, dal gruppo dei giovani musulmani svedesi e da Young Roma, il forum europeo dei giovani che combatte la xenofobia nei confronti dei rom, degli zingari e delle minoranze in generale.
Il presidente di Young Roma Emir Selimi ha spiegato: “Vogliamo dimostrare comprensione, amore, fiducia. Al di là dell’odio che imperversa, siamo tutti semplicemente delle persone”.
A coordinare l’anello è stata la giovane Gul Alci dell’associazione Humanity Without Borders che sulla propria pagina Facebook ha scritto colma di entusiasmo: “Ieri è stato fantastico! Non posso spiegare fino in fondo i miei sentimenti, è stato amore allo stato puro. Ieri ci siamo riuniti senza distinzione di etnia, religione, posizione politica o sesso. Mi tolgo il cappello di fronte alla partecipazione del primo ministro. Siamo stati tutti insieme, abbiamo manifestato per il diritto di vivere sicuri. L’abbiamo fatto per la Svezia. Noi non siamo contro qualcuno, siamo anche quel qualcuno”.
Rachel Silvera twitter @rsilveramoked
(1 marzo 2015)