La comunità drusa d’Israele:
“Salvate i nostri fratelli in Siria”

druze israelDai villaggi drusi d’Israele arriva in queste ore un appello al governo di Gerusalemme e alla comunità internazionale: “salvate i nostri fratelli e sorelle in Siria”, la richiesta che corre sulle bocche di migliaia di manifestanti, scesi in piazza per chiedere azioni concrete per la comunità drusa siriana, minacciata dalle milizie dello Stato islamico e dai ribelli legati ad Al Qaeda. “Ho parenti e amici dall’altra parte del confine – racconta al quotidiano Yedioth Ahronoth un manifestante proveniente da un villaggio druso sulle alture del Golan – Spero che lo Stato di Israele li aiuterà e li lascerà venire nel nostro villaggio. Siamo tutti pronti ad accoglierli nelle nostre case”. Il governo israeliano, secondo quanto riporta Haaretz, è pronto a prestare aiuti umanitari ai drusi di Khadr, villaggio siriano che si trova vicino al confine israeliano, ed ha chiesto una mano dagli Stati Uniti per dare protezione alla comunità drusa, sconvolta dall’uccisione giovedì scorso di 20 suoi membri per mano di uomini di Al Nusra (gruppo terroristico legato ad Al Qaeda). “Siamo in un pericolo imminente, senza alcuna ragione. Per questo chiediamo a tutti i leader, inclusi i nostri amici musulmani, di unirsi alla nostra richiesta a tutte le fazioni che combattono in Siria di fermare il massacro dei drusi e non solo”, ha dichiarato Jaber Hamed, a capo del Consiglio di Sajur (area nel nord di Israele) e presidente dell’organizzazione che rappresenta i drusi e circassi d’Israele. “Chi più degli ebrei – ha aggiunto Jaber – può capire a cosa stiamo passando oggi, come minoranza nel mondo”.
La comunità drusa, cui dottrina deriva dall’Islam ma è stata influenzata anche dall’Ebraismo e dal Cristianesimo, conta un milione e mezzo di persone nel mondo. La maggior parte vive in Siria e Libano mentre in Israele i numeri parlano di oltre 100mila persone (18mila nell’area del Golan), tutelate come minoranza e integrate nella società civile israeliana.

(14 giugno 2015)