Israele – Contro l’intolleranza religiosa
Unanime condanna in Israele per l’atto vandalico compiuto nella notte contro la Chiesa della Moltiplicazione a Tabhga in Galilea, nel nord del Paese. Un incendio, secondo le autorità di origine dolosa, ha infatti danneggiato la struttura meta di pellegrinaggio del mondo cristiano. “Un atto di codardia che condanniamo fortemente – ha affermato il ministro israeliano della Pubblica sicurezza Gilad Erdan – non lasceremo a nessuno di distruggere la coesistenza religiosa di Israele. Colpire il principio di tolleranza è un danno a valori cruciali di Israele e mostreremo tolleranza zero nei confronti di queste azioni”. Atti che il rabbino capo d’Israele ashkenazita rav David Laud ha definito contrari all’ebraismo e alla moralità umana”. “La polizia farà di tutto per arrestare coloro che sono responsabili di queste azioni e prevenire che si ripetano”, ha garantito il viceministro degli Esteri Tzipt Hotovely. Nelle scorse ore le forze dell’ordine israeliane hanno arrestato sedici persone considerate coinvolte nell’incendio in Galilea. All’interno della Chiesa, meta di pellegrinaggio del mondo cristiano in quanto ritenuta il luogo del miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci, è stata ritrovata la scritta in ebraico “i falsi idoli verranno distrutti”. Il ministro degli Interni Silvan Shalom ha telefonato a padre Matthias Karl, che ha in gestione la struttura, per porgere “personalmente e a nome dello Stato di Israele le nostre scuse per l’attacco compiuto da alcuni estremisti”.
d.r.
(18 giugno 2015)