Netanyahu a Fabius: “La pace è possibile solo negoziando”

fabius netanyahu“Caro ministro degli Esteri, la pace ci sarà solo attraverso i negoziati diretti tra le due parti, senza condizioni imposte da altri. La pace non arriverà di certo grazie alle risoluzioni dell’ONU che provengono dall’esterno”, con queste parole il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha accolto il ministro degli Esteri francese Laurent Fabius in viaggio a Gerusalemme e a Ramallah per portare avanti una risoluzione di pace redatta in accordo con l’Autorità nazionale palestinese. Progetto che ha ricevuto un’accoglienza fredda da parte di Israele e che verrà proposto al Consiglio di Sicurezza dell’ONU indicando la soluzione dei due Stati e ridisegnando i confini alla condizione anteriore al 1967.

Rivolgendosi al ministro Fabius, Netanyahu ha evidenziato come non esistano magiche scorciatoie alla pace: “L’anno scorso – ha dichiarato il premier israeliano – i palestinesi hanno sbattuto la porta in faccia ai negoziati del segretario di Stato Usa John Kerry, prima hanno sbattuto la porta in faccia al primo ministro Barak, poi a Sharon poi a Olmert, poi a me. Questo nuovo tentativo non solo fallirà ma allontanerà ancora di più la pace perché Israele non accetterà le imposizioni date dai paesi esterni e i palestinesi non accetteranno di negoziare se crederanno che l’ONU darà loro ciò che vogliono senza bisogno di negoziazioni”. Israele, ha ribadito Netanyahu, sarebbe pronta a entrare in trattative con i palestinesi solo ricevendo conferme che tutelino la sicurezza dello Stato ebraico.

D’altro canto, il ministro degli Esteri francese ha evidenziato i propri timori: “La situazione di congelamento nella quale si trova il conflitto israelo-palestinese – ha spiegato – è molto preoccupante e potrebbe portare ad una esplosione da un momento all’altro”. “L’unico vero obbiettivo – ha poi concluso Fabius – è cercare la pace e la sicurezza, prerogative necessarie per portare alla soluzione dei due Stati”.

r.s. twitter @rsilveramoked
(22 giugno 2015)