Roma – Il vertice tra Yaalon e Pinotti Italia-Israele, impegno comune sulla sicurezza
In attesa del vertice bilaterale tra Italia e Israele, che potrebbe tenersi a Milano il prossimo settembre nel corso della visita del premier israeliano Benjamin Netanyahu ad Expo, continuano i rapporti tra le istituzioni diplomatiche dei due Paesi. Dopo la visita del ministro degli Esteri Paolo Gentiloni a Gerusalemme, mercoledì è stata Roma ad ospitare il ministro della Difesa israeliano Moshe Ya’alon che ha incontrato l’omologo italiano Roberta Pinotti e i vertici militari del Paese. “I colloqui bilaterali hanno analizzato il reciproco impegno nel ricercare uno spazio di pace e sicurezza nell’area del Mediterraneo Orientale”, afferma un comunicato del ministero della Difesa italiano rispetto all’incontro con Yaalon, che rimarrà nella Capitale per tre giorni, incontrando tra gli altri il Capo di Stato Maggiore della Difesa e visiterà il Comando Operativo di Vertice Interforze (COI) e il Comando in Capo della Squadra Navale . “I due ministri hanno espresso la piena disponibilità a consolidare la collaborazione in atto tra le Forze Armate dei due Paesi sui temi della sicurezza”, sottolinea ancora il comunicato del ministero di Roma.
A margine dell’incontro, il ministro Yaalon si è soffermato sulla minaccia dell’Isis e le violenze contro l’esercito egiziano nel Sinai. A riguardo, per la prima volta Yaalon ha tracciato un quadro dei rapporti tra Hamas, il movimento terroristico che controlla Gaza, e le fazioni islamiste legate all’Isis che minacciano il Sinai e l’Egitto. “Hamas sta combattendo contro una parte dello Stato islamico – ha dichiarato il ministro israeliano – ma dall’altra parte coopera con lo stesso movimento nel Sinai per colpire l’Egitto. Questi fatti a noi sono noti ed erano evidenti anche nell’attacco omicida della scorsa settimana proprio nel Sinai”. Il rappresentante del governo israeliano ha espresso da Roma anche la sua preoccupazione per l’accordo sul nucleare che sembra sia prossimo alla firma tra le potenze occidentali e l’Iran. “Pensare che l’Iran sia parte di una soluzione è un errore. L’Iran fa parte del problema. L’Occidente non può ignorare le attività aggressive di Teheran e permettere a questo regime di ristabilire la sua economia diretta al terrorismo”, l’appello di Yaalon.
Daniel Reichel
(8 luglio 2015)