Il vile attentato – Itamar, una madre e un padre
assassinati a freddo dai terroristi

rivlinUn’esecuzione fredda e brutale, compiuta davanti agli occhi dei quattro bambini, rimasti fortunatamente illesi. “Assassini assetati di sangue hanno strappato la vita a una madre e un padre, lasciando orfani i loro giovanissimi bambini. Il cuore mi si spezza di fronte ad un odio così crudele”, il doloroso commento del presidente di Israele Reuven Rivlin dopo l’accaduto, dolore condiviso da tutto il paese e nel mondo ebraico. I coniugi Eitam e Naama Henkin erano in auto, diretti verso casa. Quattro dei loro sei figli – il più piccolo di quattro mesi, il più grande di nove anni – erano a bordo, seduti sui sedili posteriori. Mentre stavano viaggiando lungo la strada nei pressi degli insediamenti di Itamar ed Elon Moreh, in Cisgiordania, una vettura palestinese si è affiancata alla loro auto, e sono stati esplosi diversi colpi d’arma da fuoco.
Rivlin, assieme a diversi membri della Knesset e del governo e al rabbino capo ashkenazita d’Israele David Lau, ha presenziato nelle scorse ore al funerale dei coniugi Henkin a Gerusalemme. Con loro, migliaia di persone a testimoniare il momento di cordoglio che ha attraversato tutta la nazione. “Continueremo la nostra coraggiosa lotta contro i terroristi e di questo i nostri nemici possono essere certi. – ha dichiarato Rivlin – Questo è il nostro dovere, l’unica via perseguibile per assicurare agli orfani che oggi hanno perso i loro genitori e a tutti i figli e i nipoti di Israele il diritto di vivere in pace e sicurezza ovunque in questa terra”.
Quattro battaglioni dell’esercito israeliano sono impegnati nella ricerca dei terroristi, perlustrando l’area nel nord della Cisgiordania. Una zona già nota per i drammatici fatti di sangue di Itamar, dove nel 2011 terroristi palestinesi trucidarono la famiglia Fogel. E ora ad essere colpita è un’altra famiglia, civili rimasti vittime dell’odio più violento ed ottuso. A rivendicare l’attentato sono state le Brigate Abdel Qader al-Husseini, gruppo affiliato al movimento di Fatah che costituisce la spina dorsale dell’Autorità nazionale palestinese ovvero l’organizzazione che controlla la Cisgiordania. E al presidente dell’Anp Mahmoud Abbas si è rivolto il Premier israeliano Benjamin Netanyahu, a New York per l’Assemblea Generale dell’Onu, chiedendo al leader palestinese di condannare l’attentato. Per ora Abbas è rimasto in silenzio mentre da Gaza è arrivato, come già più volte in passato, l’oltraggioso plauso di Hamas per gli assassini di rav Eitam e Naama Henkin.
La giovane coppia israeliana, residente nell’insediamento di Neria, lascia sei figli orfani, di cui quattro testimoni involontari dell’efferata esecuzione. Di loro si prenderà cura, tra gli altri, la nonna Chana Henkin, che nella cerimonia funebre di Gerusalemme ha voluto ricordare suo figlio Eitam, diventato da poco rabbino. “Avevamo tra noi una lingua speciale – ha spiegato la madre – di Torah e di Halakha. Hai continuato nella via della Torah segnata da tuo padre (rav Yehuda Henkin, autorevole rabbino israeliano, ndr) e di tuo nonno, con talento e integrità; tu stesso eri in tutto e per tutto un uomo di Torah”.
In queste ore continuano le ricerche dei responsabili e la tensione è alta in Cisgiordania con le autorità israeliane a cercare di mantenere la calma anche sul fronte interno. Da settimane gli scontri tra manifestanti palestinesi e forze di sicurezza israeliane hanno registrato una escalation di violenza. E il timore, spiegano gli analisti, è che la situazione precipiti, in particolare dopo l’omicidio dei coniugi Henkin.

Daniel Reichel @dreichelmoked

(2 ottobre 2015)