“Rabin e Peres, un incastro perfetto”

peres rabin“Fu una cerimonia molto sentita e partecipata, segnata da una significativa trasversalità politica. Tra i miei colleghi parlamentari c’era infatti la consapevolezza, largamente diffusa, della portata storica di quell’evento luttuoso”. Docente universitario, una vita nelle istituzioni, stretti legami con il mondo ebraico e con Israele, fu Valdo Spini a organizzare il solenne omaggio della Camera dei deputati alla memoria del primo ministro israeliano.
“Un personaggio indimenticabile – racconta Spini – con cui ho avuto il piacere di confrontarmi in più circostanze. Da un vivace congresso del partito laburista in cui, era il 1977, fui spettatore della contesa per la leadership israeliana tra lo stesso Rabin e Shimon Peres, a una più recente occasione di incontro svoltasi all’Università ebraica dove intervenni come ministro dell’Ambiente e dove ebbi l’opportunità di ascoltare due intense relazioni che colpirono l’intero uditorio. Ancora una volta i protagonisti erano loro: Rabin e Peres”.
“I rapporti tra i due furono a lungo assai poco idilliaci. Aver assistito alla contesa del ’77 – afferma Spini – mi aiutò a capire una battuta che circolava ai tempi di Oslo. E cioè che il vero miracolo del processo di pace fosse quello di aver avvicinato non tanto israeliani e palestinesi quanto gli stessi Rabin e Peres. Un aneddoto che ho voluto riportare anche nel mio ultimo libro (La buona politica. Da Machiavelli alla Terza Repubblica, ed. Marsilio) e che forse aiuta a comprendere meglio le complessità della politica e l’incastro tra questi due uomini straordinari. Personalità diverse, le loro, ma anche perfettamente complementari e funzionali alla causa”.

Adam Smulevich twitter @asmulevichmoked

(4 novembre 2015)