melamed – Conoscere la lingua dell’altro

160115 ShevaMel tagliatoLo scorso ottobre la Knesset, il parlamento israeliano, ha approvato all’unanimità un disegno di legge che prevede l’insegnamento dell’arabo agli studenti israeliani a partire dalla prima elementare. “Non ho dubbi sul fatto che una volta che la popolazione ebraica capirà l’arabo, allo stesso modo in cui i cittadini arabi capiscono l’ebraico, avremo davanti a noi giorni migliori” ha dichiarato ai media il promotore della legge, il parlamentare del Likud Oren Hazan. La sua proposta ha ricevuto subito l’appoggio del presidente Reuven Rivlin, sin dalla nomina impegnatosi a porre l’attenzione sull’integrazione della minoranza araba (20 per cento della popolazione) nella società israeliana. L’arabo nella sua famiglia era una lingua conosciuta: il padre del presidente, Yosef Rivlin, è stato uno studioso di arabo e soprattutto il primo a tradurre il Corano in ebraico.
Secondo una recente ricerca dell’istituto Van Leer di Gerusalemme sono pochi gli ebrei israeliani ad avere padronanza dell’arabo: il 10 per cento afferma di comprendere la lingua mentre la percentuale si abbassa al 2.6 per chi dichiara di saper leggere un giornale in arabo (l’1 per cento è in grado di leggere testi di letteratura). Non stupisce che tra le persone contattate dai ricercatori del Van Leer, ad avere una maggiore padronanza dell’arabo si siano dimostrati gli israeliani mizrachi ovvero gli ebrei orientali provenienti dai paesi del mondo arabo ma ci sono significative differenze al loro interno tra le diverse generazioni. A parlare in modo fluente è il 25 per cento della prima generazione mentre la percentuale si dimezza nella seconda (14 per cento) e diminuisce di ben venti volte tra i figli di quest’ultima (1.3 per cento).
“Conoscere la lingua dell’altro – ha dichiarato Hazan parlando della legge – è la base per la comprensione e il rispetto reciproco, necessari nell’attuale situazione d’Israele”. Secondo le linee guida del ministero, le scuole ebraiche in Israele dovrebbero insegnare tre ore di arabo alla settimana. Tuttavia, la direttiva non viene applicata e molti istituti non offrono classi.

d.r.

(15 gennaio 2016)