premio astrid lindgren 2016: Un attacco all’infanzia

E per me un onore immenso ricevere il premio Astrid Lindgren 2016. Ho l’impressione di non aver ancora ben capito quello mi è successo, e questa notizia continua a sorprendermi ogni giorno.
Quest’anno, ho spesso pensato ai bambini. Ai bambini che vivono in tende a Calais. A coloro che sono fuggiti dalla Siria, da soli. A coloro che sono morti. A quei bambini le cui vite sono ridotte in frantumi dalle decisioni degli adulti.
Ho anche pensato ai bambini più vicini a me, nel Regno Unito, che non vanno mai a giocare fuori, che non giocano proprio, a dire il vero. A quei bambini che credono ai nonsense dei loro genitori e del governo: che niente è più importante dei voti e degli esami, che devono riempirsi il cranio del numero massimo possibile di informazioni, che devono istruirsi e amare i libri ma che possiamo farla finita con le librerie e chiudere le biblioteche. Il nostro governo dice che i bambini non devono sognare ad occhi aperti guardando fuori dalla finestra. Il nostro governo afferma che né la musica né i libri sono utili per una vita di successo. Perché il successo si misura con la quantità di denaro guadagnato.
Spesso mi capita di incontrare questi bambini. A volte ottengono il massimo dei voti nei loro esami. A volte si sacrificano, o si fanno prendere dalla depressione. Non hanno tempo di sognare ad occhi aperti gli insegnanti. Hanno caselle da riempire, questionari da completare. Il numero astronomico di dimissioni in questo commercio non vi è certamente estraneo. Quella che era una vocazione si è trasformata in un lavoro noioso, privo di gioia. È una sensazione che si è diffusa nelle classi, ma gli studenti non possono dimettersi. Tengono duro, addestrati fin dall’infanzia non sognare, immaginare, giocare.
In Inghilterra, stiamo vivendo un vero e proprio attacco all’infanzia.
Astrid Lindgren ha detto: “Tutte le grandi cose di questo mondo sono nate dell’immaginazione”. La Svezia ha creato un paese che potrebbe ospitare 6.000 bambini rifugiati nelle sue scuole, senza che questo crei alcun problema. Un paese che incoraggia i giovani autori (e che per una settimana, li trattano come delle star!). Un paese dove i librai e gli insegnanti hanno la stessa importanza dei banchieri e degliavvocati. Forse avete percepito che senza la fantasia dei bambini, l’umanità è perduta?
Astrid Lindgren ci ricorda che un giorno saranno i bambini che guideranno il mondo, nulla è più importante di ciò che insegniamo loro, quali valori, quali saperi, quale futuro possono immaginare. È per me un grande onore e una grande responsabilità di portare avanti il lavoro di Astrid Lindgren. Nel ricevere questo premio, mi commuove il riconoscimento dato al mio lavoro, soprattutto da parte di un paese che attribuisce tanta importanza ai bambini, ai loro libri e la loro immaginazione.
In memoria di Astrid Lindgren con un affetto speciale per i suoi eroi coraggiosi, liberi, unici, e con tutti i miei ringraziamenti alla giuria dell’Astrid Lindgren Memorial Award, accetto questo premio con gioia e stupore. Farò di tutto per dimostraremene degna.

Meg Rosoff, Astrid Lindgren Memorial Award 2016