Il convegno medico a Saluzzo
L’esperienza italiana e israeliana
a confronto sulle emergenze

nl-160919-saluzzo-ame-emergenzaEntrano nel vivo a Saluzzo i lavori del seminario binazionale che vede specialisti italiani e israeliani impegnati in quattro giorni dedicati alla gestione delle emergenze mediche. Il convegno, che da oggi propone anche esercitazioni pratiche, è stato organizzato dall’Associazione medica ebraica (Ame), dagli Amici del Magen David Adom (Mda) e dall’Azienda sanitaria di Cuneo, grazie all’appoggio del “Disaster Medicine Service” della Regione Piemonte. E proprio in apertura dei lavori il dottor Giorgio Mortara, nel suo multiplo ruolo di Presidente dell’Ame, Vicepresidente e Assessore alle politiche sociali dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane ha voluto sottolineare la proficua collaborazione ricordando all’ottantina di partecipanti medici, infermieri e paramedici del 118 – provenienti da Piemonte, Liguria e Lombardia – che “È grazie all’esperienza e alla tenacia del dott. Mario Raviolo e della sua equipe del 118 è stato possibile realizzare con l’Asl di Cuneo e Saluzzo e la collaborazione con Mda questo primo corso nel quale oltre alle esercitazioni pratiche nelle quali verranno confrontate le diverse tecniche da adottare in caso di calamità ed incidenti sarà possibile un proficuo confronto di esperienze tra i massimi esponenti dell’emergenza italiana ed israeliana con lo scopo di migliorare la qualità delle prestazioni erogate”. Oltre all’interesse delle competenze specialistiche messe in campo a Saluzzo, e all’arricchimento dei partecipanti, diversi sono i risultati ottenuti dagli organizzatori del seminario: questa mattina a Torino è stato firmato un accordo di collaborazione tra il Magen David Adom e l’Associazione Volontari Italiani Sangue del Piemonte per l’elaborazione di protocolli condivisi, di cui sarà garante uno degli organizzatori del convegno, il presidente dell’Associazione Amici del Magen David Adom (Amda) Italia Sami Sisa. Le borse di studio offerte da Ame e Amda, poi, che hanno permesso a molti di partecipare alle giornate in corso in queste ore a Saluzzo e da anni sponsorizzano la partecipazione a corsi di emergenza-urgenza in Israele, e di etica medica, poi, oltre a favorire lo scambio e la condivisione delle competenze, offrono la possibilità di conoscere il paese al di là degli stereotipi. Come ricordato dal Segretario generale dell’Ame Rosanna Supino, si tratta di borse di studio per studenti del quinto e sesto anno delle facoltà di Medicina, per medici e infermieri che lavorano in strutture ospedaliere, un’occasione colta da molti, provenienti da tutto il paese. “In Italia il ruolo degli infermieri e la loro autonomia non sono ancora sufficientemente riconosciuti rispetto alle altre nazioni, e sono molti quelli che sono tornati entusiasti dell’esperienza, e ci hanno scritto per dimostrarci non solo amicizia per Israele ma anche interesse e ammirazione per le lezioni, l’organizzazione, la tecnologia, la voglia di condividere, l’empatia dei relatori dei corsi.
Israele è un paese giovane pieno di entusiasmo e lanciato nel futuro, e la partecipazione a questi seminari favorisce la creazione di ponti tra Italia e Israele, insieme ad altre nazioni, nel campo della medicina. Va ricordato che quasi sempre chi partecipa mantiene poi i contatti con docenti e colleghi di altri paesi conosciuti lì. Anche per questo troviamo interessante che partecipi non solo personale che lavora nei reparti di pronto soccorso o medicina d’urgenza ma anche di altre specialità perché la gestione dei pazienti in caso di calamità, incidenti stradali o terroristici deve trovare preparati tutti coloro che vi si trovano coinvolti”.
In programma oggi, dopo “Domestic disaster: italian coordination” a cura di Enrico Generali e “European Civil Protection Mechanism (EUCP Mechanism): European Medical Corps and Emergency Medical Team” di Paolo Vaccari, il Magen David Adom e il corpo medico di Tsahal ha presentato “Worldwide disaster: Israeli experience. Activities and role of Mda in cooperation with Home Front Command”, per continuare con il ruolo su supporto medico a militari e civili dei medici dell’esercito israeliano e “Medical application for small-UAS” di Fulvia Quaglio e Laura Novaro Mascariello del Politecnico di Torino. Le strategie di comunicazione da utilizzare durante i disastri sono state tema dell’intervento di Sirio Magliocca, e prima di concludere la sessione mattutina Mario Caroli ha portato un contributo su “Development of an EMM-EMTs from Regional Context to International Aid”, seguito ancora da “Training of the European Medical Modules: think and act in the contest of an international emergency environment”, a cura di Gaetano Dirica.
Il pomeriggio prevede un workshop su “Emergencies and Disaster Preparedness”, che si è aperto con “EMS response to terroristic attacks and suicide terrorism – Israeli experience” – Mda e Tsahal – per continuare con “New medical training program for terrorism” di Pier Luigi Ingrassia e Luca Genticle con “Risk Assessment and Management. From Safety to Security: experience in a Health Local Agency and proposals for emergency plans and staff training”. Dopo una pausa la chiusura della giornata, a cura del Magen David Adom, sarà dedicata a “Role and training of paramedics in the Israelian EM organization”.

a.t. twitter @atrevesmoked

(19 settembre 2016)