“Basta pregiudizi contro Israele,
l’Onu si occupi di altri paesi”

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L’amministrazione Trump rivedrà la posizione degli Stati Uniti all’interno del Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite (UNHRC). Ad annunciarlo, Erin Barclay, vicesegretario di Stato Usa, citando “l’ossessione” dell’organizzazione internazionale per Israele. “Gli Stati Uniti sono profondamente turbati dalla costante e ingiusta attenzione che il Consiglio riserva a un paese democratico come Israele – le parole di Barclay pronunciate all’Assemblea dell’UNHRC a Ginevra lo scorso 1 marzo – A nessun’altra nazione è dedicato un intero punto all’ordine del giorno dell’agenda. Come può essere questa una priorità?”. Il riferimento del vicesegretario Usa è al punto 7 dell’agenda dell’ente dell’Onu, dedicato appunto a Israele e al conflitto con i palestinesi. “L’ossessione per Israele è la più grande minaccia per la credibilità del Consiglio. – ha ribadito Barclay – Questa limita il bene che possiamo fare facendo diventare il Consiglio una parodia di se stesso. Gli Stati Uniti si opporranno a qualsiasi tentativo di delegittimare o isolare Israele, non solo in questa sede ma ovunque”. Parole che hanno trovato l’apprezzamento, tra gli altri, del Congresso ebraico mondiale (World Jewish Congress) che ha inviato un messaggio a Barclay, ribadendo la necessità “di rimuovere l’articolo 7 dall’agenda permanente dell’organizzazione”.
“Come organizzazione internazionale che rappresenta più di 100 realtà ebraiche di tutto il mondo, il Wjc è profondamente impegnato nella promozione dei diritti umani universali e del rispetto della dignità umana. Noi crediamo che il Consiglio dei diritti umani è uno strumento importante nell’ambito delle Nazioni Unite, ma siamo turbati e preoccupati dal fatto che questo Consiglio abbia perso la direzione e si sia fissato nel condannare Israele. Dalla sua istituzione, – sottolinea il Wjc – questo Consiglio ha approvato un numero record di risoluzioni di condanna di Israele: più di 65 risoluzioni, ovvero più della metà di tutte le risoluzioni specifiche fatte su di un singolo paese”. Dall’istituzione ebraica internazionale fanno sapere che il loro impegno contro l’UNHRC continuerà fino a che il Consiglio non smetterà di prendere di mira Israele.

(5 marzo 2017)