Nikki Haley, l’ambasciatrice Usa che difende Israele all’Onu
“Non succederà più quanto accaduto con la risoluzione Onu 2334 e che qualcuno metta in discussione il nostro sostegno” per Israele. Applausi a scena aperta per Nikki Haley da parte dell’Aipac, l’organizzazione americana impegnata a sostenere le ragioni d’Israele negli Stati Uniti. La Haley, ambasciatrice Usa alle Nazioni Unite, ha fatto capire chiaramente quale sarà la posizione di Washington al Palazzo di Vetro: risoluzioni come la citata 2334, che condannava Israele per la costruzione degli insediamenti in Cisgiordania e che era passata lo scorso inverno anche grazie al mancato veto deciso dall’amministrazione Obama, non saranno più possibili, ha affermato dal palco della Convention dell’Aipac Haley.
“I giorni in cui Israele veniva bastonata (all’Onu) sono finiti”, ha dichiarato l’ambasciatrice. “Per chi dice che non è possibile ottenere nulla alle Nazioni Unite, sappiano che c’è un nuovo sceriffo in città – ha proseguito la combattiva Haley – Io non sono lì per fare giochetti e voglio assicurare che gli Stati Uniti sono tornati ad essere i leader”. Una frecciata, quest’ultima, chiaramente riferita al predecessore del presidente Usa Donald Trump: a quell’Obama che i repubblicani hanno sempre dipinto come un debole sul fronte internazionale. Riferendosi al pregiudizio anti-israeliano presente alle Nazioni Unite, Haley ha affermato: “Sapevo che la situazione fosse brutta, ma fino a quando non la si tocca con mano, non si comprendere quanto”. Dell’astensione dell’amministrazione Obama sulla risoluzione 2334 ha detto che è stata “imbarazzante ed offensiva”.
“Tutti alle Nazioni Unite hanno paura di parlare con me della risoluzione 2334 – ha detto. – È successo, ma non potrà mai accadere di nuovo”.
(28 marzo 2017)