Gerusalemme capitale d’Israele,
Trump prepara l’annuncio

170215-netanyahu-trump-presser-1223p_7a07f0c48afb1e2a971bfe3c3493fb3d-810x540“Non è una questione di se ma di quando”, hanno spiegato dall’amministrazione Usa in riferimento allo spostamento dell’ambasciata americana da Tel Aviv a Gerusalemme. Uno decisione che il presidente Donald Trump aveva annunciato in campagna elettorale e che nelle ultime ore – dopo che lo stesso Trump aveva scelto di posticipare lo spostamento – è tornata di attualità. “Una decisione verrà resa nota nei prossimi giorni”, ha infatti annunciato il viceportavoce della Casa Bianca Hogan Gidley. E in tanto è arrivata l’aggressiva reazione del presidente turco Erdogan alla possibile azione americana su Gerusalemme. “L’eventuale riconoscimento di Gerusalemme a capitale di Israele rappresenta una linea rossa per i musulmani” e potrebbe portare alla rottura delle relazioni diplomatiche della Turchia con Israele, ha dichiarato Erdogan. La risposta d’Israele non si è fatta attendere, con il portavoce del ministro degli Esteri Emmanuel Nahshon che ha precisato che “Gerusalemme è la capitale del popolo ebraico da tremila anni e la capitale di Israele da 70, senza riguardo se sia riconosciuta o meno da Erdogan”. Anche il ministro dei Trasporti Yisrael Katz ha respinto l’intervento di Erdogan e il leader di Yesh Atid Yair Lapid ha detto che Israele “non si farà minacciare”.
Il segretario generale della Lega araba, Ahmed Abul Gheit, ha giudicato l’evenienza, “pericolosa”: “Se dovesse accadere, avrà ripercussioni non solo sulla situazione palestinese ma in tutta la regione araba e islamica”. Nel suo intervento alla sessione straordinaria dell’assemblea della Lega araba, Abul Gheit, ha esortato “l’amministrazione statunitense ad astenersi da qualsiasi iniziativa che possa portare a un cambiamento dello status giuridico e politico di Gerusalemme o a pregiudicare eventuali questioni relative a una soluzione finale”.