Gli Usa contro le Nazioni Unite“Danneggiate il processo di pace”
L’Assemblea generale dell’Onu voterà domani la risoluzione presentata dall’Egitto di condanna agli Stati Uniti per il riconoscimento di Gerusalemme come capitale di Israele. Il Consiglio di sicurezza si è già espresso lo scorso 18 dicembre, ma gli Stati Uniti hanno posto il veto alla risoluzione che prende di mira le dichiarazioni del Presidente Usa Donald Trump su Gerusalemme. Domani saranno 193 i paesi invitati a votare e secondo i media internazionali il provvedimento – non vincolante – dovrebbe passare a larga maggioranza. Lo scorso 18 dicembre il Premier israeliano Benjamin Netanyahu ha ringraziato gli Stati Uniti per aver posto il veto sulla risoluzione del Consiglio di sicurezza dell’Onu. In un messaggio a Trump e all’ambasciatrice Usa all’Onu Nikky Haley, Netayahu ha parlato di “trionfo della verità sulla falsità”. In base alla risoluzione il presidente degli Stati Uniti avrebbe dovuto annullare il riconoscimento di Gerusalemme come capitale ufficiale di Israele annunciato lo scorso 6 dicembre. E in merito al voto Onu, l’ambasciatore Usa Haley ha inviato una lettera ai rappresentanti degli Stati membri, avvisando che il Presidente Trump “seguirà attentamente questa votazione e mi ha chiesto di riferire su coloro che hanno votato contro di noi”.
“L’annuncio degli Stati Uniti è un riconoscimento che la pace avanza meglio, e non arretra, – ha scritto Haley – quando tutte le parti sono oneste riguardo al fatto che Gerusalemme è stata la capitale di Israele fin dalla fondazione del Paese quasi settant’anni fa”. “Il Presidente ha chiaramente espresso il sostegno per una soluzione a due Stati se questo è ciò vogliono le parti”.
"What we witnessed here today in the Security Council is an insult. It won’t be forgotten. It’s one more example of the @UN doing more harm than good in addressing the Israeli-Palestinian conflict."
-Amb. Haley after vetoing a UNSC resolution on Jerusalem: https://t.co/ipDIorG7KY pic.twitter.com/rhRLzZXWFr— US Mission to the UN (@USUN) 18 dicembre 2017
Haley aveva affermato che la risoluzione Onu su Gerusalemme è “un insulto” che non sarà dimenticato, ribadendo che “agli Stati Uniti non verrà detto da nessun paese dove mettere la nostra ambasciata” (in riferimento allo spostamento dell’ambasciata Usa da Tel Aviv a Gerusalemme) e accusando le Nazioni Unite di fare più male che bene quando si tratta del conflitto tra israeliani e palestinesi. Per la diplomatica “è scandaloso dire che stiamo rinviando gli sforzi per la pace”, chiedendosi “cosa guadagnino i palestinesi dall’ostacolare i negoziati”. Per la Haley “un processo di pace che nega Gerusalemme come capitale di Israele non è un processo di pace”.