Israele mette in guardia gli Usa:
‘Senza fondi, a Gaza sarà il caos’

170215-netanyahu-trump-presser-1223p_7a07f0c48afb1e2a971bfe3c3493fb3d-810x540Il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, avrebbe chiesto all’amministrazione del Presidente americano Donald Trump, di non tagliare i fondi all’Unrwa, l’agenzia delle Nazioni Unite che si occupa dei profughi palestinesi. A riferirlo, un funzionario del ministero degli Esteri israeliano, citato dalla stampa locale. Israele sarebbe dunque contraria ai tagli proposti dall’amministrazione Trump – annunciati dallo stesso presidente su Twitter – nei confronti dell’agenzia di aiuti dell’Onu per i palestinesi perché le conseguenze potrebbero portare ad un disastro umanitario nella Striscia di Gaza. “Dietro le quinte, il Primo ministro (Netanyahu) è in contatto con gli americani per fare in modo di prevenire un massiccio taglio” all’Unrwa, affermava un servizio andato in onda sul canale due israeliano.
Secondo il Jerusalem Post, un documento interno preparato dal ministero degli Esteri israeliano riporta che la mossa americana “potrebbe peggiorare la situazione umanitaria e portare alla catastrofe, specialmente a Gaza”, aggiungendo che “non aiuterà, ma al contrario, [pone l’onere su] Israele”. Inoltre, le fonti hanno osservato che “anche i funzionari dell’esercito credono che tagliare il bilancio non sia d’aiuto, anzi”. Gli Stati Uniti nel 2016 sono stati il principale donatore dell’Unrwa, con 368.429.712 dollari.
Israele, per parte sua, ha più volte contestato l’agenzia internazionale, soprattutto a causa del suo atteggiamento nei confronti del movimento terroristico di Hamas a Gaza. Il generale Yoav Mordechai, capo del Coordinamento delle attività governative nei Territori, ha denunciato che il personale dell’Unrwa a Gaza gira la testa mentre Hamas scava gallerie sotto le scuole gestite dall’agenzia stessa. Nel giugno 2017, Mordechai ha rivelato che Hamas aveva scavato un tunnel sotto una scuola nel nord di Gaza. Ha anche accusato Hamas di usare gli alunni come scudi umani e ha puntando il dito contro i leader e il personale dell’Unrwa per non aver impedito lo scavo delle gallerie nonostante il pericolo che ciò rappresenta per gli studenti.