I social avvelenano il voto
Israele tra i paesi a rischio

Schermata 2018-10-29 alle 14.38.55Attacchi informatici e uso di falsi profili social network per interferire nelle libere elezioni. È accaduto negli Stati Uniti, come hanno documentato Cia ed Fbi indicando la Russia come mandante, può accadere anche in Israele. Per questo è stato creato un organismo governativo, la Direzione Nazionale Cyber, che possa confrontarsi con il problema: l’ente, che agisce sotto le direttive dell’Ufficio del Primo ministro, sta lavorando in collaborazione con i giganti dei social media per impedire che queste interferenze ci siano. Un problema urgente visto che domani milioni di israeliani saranno chiamati alle urne per le elezioni comunali. In un lungo articolo del Times Of Israel, sito d’informazione israeliano, si spiega come la minaccia alle libere elezioni nel paese attraverso finti profili social, fakenews e veri e propri attacchi hacker motivati politicamente sia vera e attuale. “Ma nel rivelare gli sforzi per influenzare le elezioni locali, – scrive il Times of Israel – la Direzione Nazionale Cyber ha anche evidenziato, forse sorprendentemente, dato l’alto grado di alfabetizzazione digitale di Israele, le profonde debolezze del Paese nella preparazione di massa davanti ai tentativi di influenzare gli elettori, così come l’acuta mancanza di supervisione a cui è soggetta l’agenzia stessa”. La Direzione Nazionale Cyber ha di recente affermato che migliaia di falsi profili Facebook creati per diffondere false informazioni sui candidati politici israeliani sono stati messi offline su richiesta dell’agenzia stessa al colosso guidato da Zuckerberg. La stessa agenzia si è però rifiutata di dare dei dettagli sugli interventi fatti, non rispondendo ai giornalisti in merito alle motivazioni delle rimozioni, all’identità dei profili e a chi li gestisse, se privati o governi stranieri. Un elemento che, scrive il Times of Israel, “solleva preoccupazioni sulla mancanza di trasparenza e sulla possibilità di manipolazione politica” rispetto al lavoro della Direzione Nazionale Cyber.
In una riunione della Knesset, Erez Tidhar, capo dell’unità di protezione personale della Direzione, ha spiegato che l’agenzia lavora di concerto con il governo e che da tempo è coinvolta nel limitare gli attacchi informatici su tutte le piattaforme, sottolineando che la cooperazione con Facebook ha portato la società a rimuovere “migliaia di profili fittizi” prima delle elezioni comunali e “un sacco di avatar creati per cercare di cambiare l’opinione pubblica e manipolare le informazioni”.