“Alture del Golan sono d’Israele, tempo che Usa lo riconoscano”
Israele vuole che gli Stati Uniti riconoscano la propria sovranità sulle alture del Golan. È il messaggio recapitato dal Primo ministro Benjamin Netanyahu al consigliere americano per la Sicurezza nazionale John Bolton durante un incontro tra i due a Gerusalemme per parlare dei piani statunitensi per il Medio Oriente. “Le alture del Golan sono tremendamente importanti per la nostra sicurezza”, ha detto Netanyahu nel corso di una conferenza congiunta con Bolton. “Sorvolandole, vi renderete perfettamente conto perché non le lasceremo mai e perché è importante che tutti i paesi riconoscano la sovranità di Israele sulle alture del Golan”. Bolton, scrivono i quotidiani israeliani, è arrivato sabato per colloqui volti a rassicurare Israele dopo la decisione di Trump del mese scorso di ritirare 2.000 soldati americani dal nord-est della Siria. A riguardo, ha spiegato che il ritiro sarà fatto in modo da garantire che gli uomini dello Stato islamico siano definitivamente sconfitti e che la situazione di Israele e quella degli “altri nostri amici della regione sia assolutamente sicura”.
“Il presidente Trump ha detto più volte che sostiene il diritto di Israele all’autodifesa. Lo dice con orgoglio e in modo inequivocabile”, ha detto Bolton. “E vorrei solo dire a qualsiasi nazione di questa regione – o non di questa regione – che se ha qualsiasi dubbio sul sostegno dell’America all’autodifesa di Israele – è meglio che ci ripensi”.
La visita di Bolton è stata anche l’occasione per tornare a parlare del piano di pace americano per il conflitto tra israeliani e palestinesi. L’ambasciatore Usa David Friedman, accompagnando il Consigliere per la sicurezza di Trump, ha dichiarato ai giornalisti che il piano di pace in Medio Oriente è “praticamente completato”, e che probabilmente verrà lanciato “entro i prossimi mesi”. L’ambasciatore ha spiegato che le elezioni anticipate in Israele sono state “un fattore, ma non l’unico” rispetto alla scelta delle tempistiche per rendere pubblico il piano. Cosa che dovrebbe accadere, “entro i prossimi mesi”, ha detto Friedman. “Vogliamo renderlo pubblico in un modo che dia le migliori possibilità (all’accordo) di ricevere una buona accoglienza”.