Le auto come armi del terroreL’odio palestinese colpisce ancora
Lotta per la vita il soldato israeliano vittima nelle scorse di un attentato terroristico palestinese nel nord della Cisgiordania. L’ufficiale delle forze armate è stato investito assieme a un poliziotto di frontiera israeliano – rimasto lievemente ferito – da un auto palestinese, lanciata contro un gruppo di soldati che si trovavano fuori da un villaggio nei pressi di Ramallah. “Ha lasciato la sala operatoria ed è stato trasferito in terapia intensiva, le sue condizioni sono difficili ma è stabile”, ha riferito uno dei medici che ha curato l’ufficiale ferito. Il portavoce dell’esercito ha riferito che i soldati presenti sulla scena hanno aperto il fuoco contro il veicolo dei terroristi, uccidendo due palestinesi all’interno. Un terzo è stato ferito e preso in custodia. Inoltre diverse bombe Molotov sono state trovate all’interno dell’auto. Secondo le autorità israeliane, i tre ne avevano lanciate alcune contro un check point israeliano per poi poco dopo lanciare la propria auto contro il gruppo di soldati. In una ricostruzione iniziale, sembra che alcuni soldati si fossero fermati al ciglio della strada per aiutarne altri che avevano avuto un guasto alla propria auto. Durante la notte, le forze di difesa israeliana e della polizia di frontiera hanno arrestato 16 persone ricercate e sospettate di coinvolgimento in attività terroristiche, violenze contro i civili e le forze di sicurezza. I sospetti sono stati presi per interrogatorio. In un’altra operazione, undici miliziani di Hamas sono stati arrestati.
Il primo ministro Benjamin Netanyahu ha detto, riferendosi all’attacco terroristico, che ha già ordinato la demolizione delle case degli attentatori. “Questa mattina i soldati dell’IDF hanno agito rapidamente e hanno eliminato i terroristi che minacciavano di investirli”, ha detto il primo ministro. “Inviamo i nostri migliori auguri di pronta guarigione all’ufficiale ferito e faremo di tutto per accelerare la demolizione delle case di questi assassini”.
L’esercito ha avvertito che nei prossimi mesi potrebbe verificarsi un’escalation di violenza in Cisgiordania e nella Striscia di Gaza, alla luce delle pressioni esercitate dalle prossime elezioni israeliane, dai piani del presidente americano Donald Trump per annunciare la sua proposta di un accordo di pace israelo-palestinese e a causa delle lotte intestine tra le due principali fazioni palestinesi, l’Autorità nazionale palestinese e Hamas.